è già polemica

La Destra estrema europea si darà appuntamento il 17 maggio a Milano per parlare di "remigrazione"

Vale a dire l'espulsione non solo degli irregolari, ma in generale di tutti gli stranieri regolari e dei loro discendenti, indipendentemente dalla cittadinanza acquisita

La Destra estrema europea si darà appuntamento il 17 maggio a Milano per parlare di "remigrazione"
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Sabato 17 maggio 2025 una rete di attivisti di estrema destra provenienti da tutta Europa si è data appuntamento a Milano per fare propaganda alla propria idea di "remigrazione". Vale a dire l'espulsione non solo degli irregolari ma in generale di tutti gli stranieri regolari e dei loro discendenti, indipendentemente dalla cittadinanza acquisita. Inoltre la data del 17 maggio non sarebbe stata scelta casualmente ma per farla coincidere con"la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia".

Questo tipo di idea politica deriva dal programma del politico austriaco Martin Sellner, 36 anni, già bandito da diversi paesi europei (Germania, Svizzera e Regno Unito) per motivi di ordine pubblico. Il prossimo raduno dei suoi seguaci vorrebbe essere organizzato appunto nel capoluogo lombardo, già in fermento alla sola notizia. Tante le parti già schieratesi contro l'evento, tanto per impedirne la realizzazione quanto per eventualmente contrapporsi in piazza.

La reazione del PD

Ad opporsi al "Remigration Summit" in primis il sindaco Giuseppe Sala - "È una cosa terribile contro cui tutta la città dovrebbe unirsi", le sue parole -, il centrosinistra, con in testa il Partito Democratico, e le associazioni antifasciste e antirazziste. Il primo cittadino starebbe valutando la possibilità di impedire l'evento. Al momento però non vi sono molte informazioni in merito sulla sua effettiva realizzazione, se non appunto la data, il 17 maggio e il costo del biglietto, 25 euro. L'indirizzo "sarà comunicato via mail 48 o 72 ore prima dell’evento".

Come detto, tra i principali movimenti contrari all'evento c'è il PD, la cui frangia milanese ha lanciato una raccolta firme contro la manifestazione. Nei due giorni dalla sua attivazione sono ormai raggiunte le 5mila firme.

"Il prossimo 17 maggio, Milano rischia di diventare il palcoscenico di un raduno razzista e xenofobo: il "Remigration Summit". Un incontro internazionale organizzato dall'estrema destra che ha come unico obiettivo la diffusione di odio e discriminazione" , si legge nel motivo della petizione sul sito Change.or lanciata dai Giovani Democratici Milano Metropolitana.

"Questo evento non è solo un incontro: è un manifesto contro i diritti umani. Promuove l'idea abominevole di deportare gli stranieri, sia regolari che irregolari, e persino i cittadini di seconda e terza generazione considerati "non assimilabili". Martin Sellner, leader del Movimento Identitario Austriaco, è il volto di questo odio. Un uomo che ha fatto della teoria della "grande sostituzione" la sua bandiera, alimentando l'idea di una sostituzione pianificata delle popolazioni europee. Le sue posizioni estremiste gli sono valse il divieto di ingresso in numerosi paesi, tra cui il Regno Unito, la Svizzera e la Germania, ma ora vuole fare di Milano il suo palco".

"Milano non può e non deve diventare terra di accoglienza per chi semina odio. La nostra città è un simbolo di resistenza, antifascismo, e inclusione, e non permetteremo che venga utilizzata per diffondere teorie pericolose e divisive".

"Chiediamo con forza alle istituzioni competenti di vietare questo evento, che non ha altro scopo che alimentare odio, discriminazione e violenza. Non possiamo permettere che la normalizzazione di ideologie razziste e suprematiste prenda piede nel nostro Paese. È il momento di alzare la voce. Lottiamo insieme contro chi vuole costruire un futuro di esclusione. Difendiamo la Milano democratica, inclusiva, e accogliente".

Scontro anche in consiglio regionale tra Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd, il quale ha chiamato l’intera città di Milano a partecipare alla contro-manifestazione, e Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega, il quale ha invece puntato il dito sul silenzio della sinistra rispetto ai fatti di Capodanno avvenuti in piazza Duomo a Milano.

Finanziamento italiano

L’evento riceverà inoltre anche un finanziamento dall'Italia. Ad organizzare un crowdfunding sul web è stato Andrea Ballarati, 18enne ex militante di Gioventù Nazionale, fondatore di Azione Cultura Tradizione (Act Italia), associazione identitaria di Como. La raccolta fondi avrebbe già permesso di accumulare qualche migliaio di euro.

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