strage nei cieli Usa

Washington, scontro tra volo di linea ed elicottero: si cercano superstiti. Trump: "Evitabile"

Sull'aereo viaggiavano 64 persone, mentre sul mezzo militare erano in tre: lo schianto è avvenuto a pochi chilometri dalla Casa Bianca

Washington, scontro tra volo di linea ed elicottero: si cercano superstiti. Trump: "Evitabile"
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Una drammatica collisione nei cieli di Washington, capitale statunitense, ha trasformato il fiume Potomac nel teatro di una delle peggiori sciagure aeree degli ultimi anni. Mercoledì sera, 29 gennaio 2025, un jet regionale della compagnia American Eagle, volo 5342 operato da PSA Airlines, si è scontrato con un elicottero militare Blackhawk durante un volo di addestramento. Lo schianto è avvenuto a pochi chilometri dalla Casa Bianca, dal Campidoglio e dal Pentagono, in una delle zone aeree più trafficate e sorvegliate al mondo.

Per le 64 persone a bordo dell'aereo e dei tre militari a bordo dell'elicottero si teme il peggio. Secondo fonti dei media statunitensi, sarebbero già stati recuperati 19 corpi dalle acque gelide del fiume, rendendo sempre più flebili le speranze di trovare superstiti.

Dinamica della tragedia

Il jet, partito da Wichita, Kansas, era diretto all'aeroporto Ronald Reagan di Washington, il più vicino al centro cittadino. Secondo le prime ricostruzioni, il velivolo si trovava a un'altitudine di circa 400 piedi (120 metri) e viaggiava a una velocità di 225 km/h mentre si preparava ad atterrare. Il traffico aereo aveva autorizzato l'atterraggio su una pista più corta del previsto e, meno di 30 secondi prima dello schianto, un controllore aveva chiesto all'elicottero militare se avesse in vista l'aereo in arrivo.

Pochi istanti dopo, una seconda comunicazione dalla torre di controllo ha ordinato all'elicottero di spostarsi dietro il jet, ma la collisione è stata inevitabile. Il transponder dell'aereo ha smesso di trasmettere a circa 2.400 piedi dalla pista, con i detriti precipitati nel fiume, illuminando la notte con una palla di fuoco.

Indagini in corso

Al momento, le cause dell'incidente non sono chiare. Tra le ipotesi avanzate, un errore umano o un guasto tecnico, ma l'FBI ha escluso legami con atti di terrorismo. Le indagini sono affidate alla National Transportation Safety Board (NTSB), che coordinerà le operazioni insieme alle autorità militari, considerata la presenza di un elicottero dell'esercito.

Il presidente della Metropolitan Washington Airports Authority, Jack Potter, ha annunciato che l'aeroporto Reagan rimarrà chiuso almeno fino alle 11 di giovedì mattina (le 17 in Italia), con tutti i voli dirottati su altri scali. Nessun impatto, invece, sul traffico del Dulles International Airport.

La reazione della Casa Bianca

Il presidente Donald Trump ha dichiarato di essere stato informato tempestivamente sull'incidente e ha espresso il suo cordoglio per le vittime. "Possa Dio benedire le loro anime", ha scritto sul suo social Truth, definendo la tragedia "evitabile". Il presidente ha sollevato dubbi sulla gestione del traffico aereo, sottolineando che il jet era su una traiettoria di avvicinamento regolare e che l'elicottero sembrava essersi mosso in modo anomalo.

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Donald Trump

"Era una notte limpida, l'aereo aveva le luci accese. Perché l'elicottero non ha deviato? Perché la torre di controllo non ha dato ordini più chiari?", ha commentato Trump, alimentando interrogativi sulla dinamica dell'incidente.

Operazioni di soccorso difficili

Le squadre di emergenza stanno affrontando condizioni estreme per il recupero dei dispersi. Circa 300 soccorritori, tra sommozzatori, squadre nautiche ed elicotteri, sono impegnati nella difficile missione nelle acque gelide e torbide del Potomac, con temperature prossime agli 0°C.

Ricerche in corso

Il capo dei vigili del fuoco di Washington, John A. Donnelly Sr., ha descritto le operazioni come "altamente complesse e pericolose", avvertendo che il recupero potrebbe richiedere diversi giorni. "Di notte il fiume è una grande macchia nera senza visibilità", ha spiegato, aggiungendo che le correnti e le basse temperature stanno complicando il lavoro delle squadre di soccorso.

Alla conferenza stampa di aggiornamento hanno partecipato anche la sindaca di Washington, Muriel Bowser, e il segretario ai Trasporti, Sean Duffy, che ha garantito il pieno supporto del governo federale nelle operazioni di emergenza e nelle indagini.

Un tragico deja-vu

L'incidente richiama alla memoria il disastro del volo Air Florida 90, precipitato nel Potomac il 13 gennaio 1982, causando la morte di 78 persone. Quella tragedia fu attribuita al maltempo, ma in questo caso il cielo era limpido, rendendo ancora più inquietante l'accaduto.

L'America osserva con il fiato sospeso mentre le operazioni di recupero continuano, nella speranza di trovare superstiti e di far luce su una tragedia che ha sconvolto il cuore della capitale.

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