La proposta

Salvini rilancia l'idea dell'ingresso dei privati nelle Ferrovie: "Ma non sarà una svendita"

Una quota minoritaria del Gruppo Ferrovie dello Stato potrebbe essere messa sul mercato

Salvini rilancia l'idea dell'ingresso dei privati nelle Ferrovie: "Ma non sarà una svendita"
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Il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini ha riacceso il dibattito sul futuro delle Ferrovie dello Stato con una dichiarazione che potrebbe aprire scenari di forte cambiamento.

In un’intervista pubblicata lunedì 27 gennaio 2025, Salvini ha avanzato la proposta di coinvolgere privati per ottenere maggiori risorse destinate al rinnovo e al potenziamento delle infrastrutture ferroviarie italiane.

Salvini: “Non vogliamo svendere o privatizzare”

“Non vogliamo svendere o privatizzare” ha chiarito Salvini cercando di allontanare ogni timore di un drastico ridimensionamento del controllo pubblico sul settore.

 

Il Ministro Salvini

L’idea di una possibile apertura ai privati non è del tutto nuova. Già in passato Salvini aveva prospettato il possibile scorporo dell’Anas da Ferrovie dello Stato ipotizzando la creazione di due grandi poli dei trasporti, uno dedicato alle ferrovie e l’altro alla rete stradale.

Ma stavolta il ministro è andato oltre lasciando intendere che una quota minoritaria del Gruppo Ferrovie dello Stato, guidato da Stefano Donnarumma, potrebbe essere messa sul mercato.

La questione dei sabotaggi

La proposta arriva in un momento particolarmente delicato per il trasporto ferroviario italiano. Negli ultimi giorni, si è parlato di sospetti di sabotaggio. La holding pubblica che controlla Trenitalia e Anas ha presentato un esposto alla Digos facendo scattare un’indagine affidata al gruppo antiterrorismo della Procura di Roma.

Salvini ha commentato la vicenda dichiarando che i sabotaggi servirebbero a colpire lui stesso. La questione si intreccia con le difficoltà operative di una rete ferroviaria sotto pressione tra scioperi, furti di rame e disagi per i passeggeri.

Nuovi ritardi per l'Alta Velocità

Lunedì 27 gennaio 2025, intanto, è stata un’altra giornata nera per la linea Alta Velocità Roma-Napoli con ritardi fino a 90 minuti e numerose cancellazioni. Dopo lo sciopero di 24 ore dello scorso weekend, ci sono stati disagi anche il giorno dopo.

Treni diretti a Venezia hanno accumulato fino a un'ora e mezza di ritardo mentre i viaggiatori verso Torino e Brescia hanno affrontato attese rispettivamente di 80 e 60 minuti.

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