Regione Lombardia ritira campagna sulla sicurezza stradale. "Sembra dire ai pedoni: Sei stato investito sulle strisce? È colpa tua”
Fontana: “Alcuni passaggi potevano risultare fuorvianti, ma l'intento non era colpevolizzare l'utenza debole"
Il 13 gennaio 2025, Regione Lombardia ha lanciato sui propri canali social una nuova campagna di sensibilizzazione dedicata alla sicurezza stradale. Ideata in collaborazione con l'Automobile Club d'Italia (ACI) e l'INAIL, l'iniziativa mira a promuovere comportamenti responsabili per ridurre il rischio di incidenti. Tuttavia, ciò che avrebbe dovuto rappresentare un invito alla prudenza ha suscitato un'ondata di polemiche, tanto da spingere il governatore Attilio Fontana a sospendere la campagna e a rimuovere il post incriminato.
Campagna sicurezza stradale di Regione Lombardia: il messaggio contestato
La polemica è scoppiata in seguito a un post che conteneva consigli specifici per i pedoni, accompagnati dal titolo “Cosa puoi fare per evitare un incidente? Consigli per pedoni responsabili”.
Fra le raccomandazioni figuravano l’uso degli attraversamenti pedonali, l'invito a controllare il traffico e a cercare un contatto visivo con i veicoli in arrivo, per assicurarsi di essere stati visti dal conducente. Il messaggio proseguiva sottolineando che “la capacità di reazione dei pedoni è più immediata ed efficace rispetto a quella del conducente”.
Parallelamente, un video rivolto ai ciclisti suggeriva maggiore attenzione e responsabilità durante la guida per evitare incidenti, senza menzionare però alcuna misura o comportamento da parte degli automobilisti, ovvero i soggetti più frequentemente responsabili degli investimenti di pedoni e ciclisti.
Le critiche delle associazioni e della politica
Le reazioni critiche non si sono fatte attendere. Diverse associazioni attive per una mobilità più sicura e sostenibile hanno denunciato il contenuto del post come un esempio di victim blaming, ossia di attribuzione della colpa alle vittime. L’associazione “Strada per tutti” ha duramente commentato:
“Invece di incolpare i pedoni, quando farete un post per ricordare agli automobilisti che devono rallentare e fermarsi in presenza di pedoni sugli attraversamenti?”.
Anche il Partito Democratico lombardo ha espresso indignazione.
“Siamo la regione con il maggior numero di pedoni morti sulle strade. Eppure, per la destra, la colpa è delle vittime”, ha dichiarato il consigliere regionale Paolo Romano. Giulia Pelucchi, presidente del Municipio 8 di Milano, ha rincarato la dose: “Come può un’istituzione diffondere un messaggio che sembra dire ai pedoni ‘Sei stato investito sulle strisce? È colpa tua’?”.
La pagina “Sai che puoi?”, richiamando l’articolo 191 del Codice della Strada, ha sottolineato che i conducenti hanno l’obbligo di rallentare e fermarsi in prossimità degli attraversamenti pedonali, e ha ribadito che “è giusto per un pedone dare per scontato di avere la precedenza”.
La reazione della Regione e la sospensione della campagna
Di fronte alle crescenti polemiche, il presidente della Regione Attilio Fontana ha disposto la sospensione della campagna, ammettendo in una nota ufficiale che “alcuni passaggi del post potevano risultare fuorvianti”. Ha però precisato che l’intento originario non era colpevolizzare i pedoni, ma sensibilizzare tutti gli utenti della strada a comportamenti più prudenti per prevenire incidenti.
“Erano previsti anche messaggi rivolti ad automobilisti, motociclisti e ciclisti – ha aggiunto Fontana – ma, considerato il fraintendimento generato, rivedremo i contenuti della campagna”.
Anche l’assessore regionale alla Sicurezza, Romano La Russa, è intervenuto sulla vicenda, ammettendo che “il messaggio poteva e doveva essere scritto meglio”. Tuttavia, La Russa ha anche accusato chi ha protestato di strumentalizzare politicamente la questione: “Qualsiasi cosa avessimo scritto, avrebbero trovato un motivo per attaccare”.
Ha poi sottolineato che la campagna non aveva l’obiettivo di colpevolizzare i pedoni, ma di promuovere una maggiore attenzione da parte di tutti: “Il pedone è il soggetto più debole sulla strada, ma questo non significa che debba abbassare la guardia. Anche il contatto visivo con il conducente è fondamentale”.
Il progetto: obiettivi e materiali
Nonostante la sospensione del post specifico, il progetto “In Lombardia la sicurezza stradale è al primo posto” prosegue, con l’obiettivo dichiarato di formare e informare i cittadini sui comportamenti da adottare per ridurre il rischio di incidenti. Sul sito della Regione sono disponibili materiali e documenti dedicati a vari aspetti della sicurezza, come i pericoli derivanti dall’assunzione di alcol e droghe alla guida, l’importanza della manutenzione dei veicoli e consigli per ciclisti, utenti di monopattini e pedoni.