Caos treni: le linee coinvolte e come chiedere il rimborso per i disagi di sabato 11 gennaio 2025
Un guasto nei pressi di Milano Centrale ha paralizzato il traffico per ore nella giornata di ieri. Le linee coinvolte e cosa fare
Sabato 11 gennaio 2025 è stata una giornata disastrosa per i trasporti ferroviari, con tanti treni bloccati e in ritardo e i viaggiatori furibondi. E ora è tempo di rimborsi.
Caos treni: cosa è successo sabato 11 gennaio 2025
Il blocco alla circolazione ferroviaria è partito da Milano e si è esteso poi sulle principali linee ferroviarie nazionali. La Polizia ha confermato che non ci sarebbe stato alcun atto doloso. Sembra che un treno ad Alta velocità attorno alle 7 con il suo pantografo abbia originato un guasto alla linea aerea, proprio a Milano Centrale. Poco dopo sarebbe passato un altro convoglio agganciando il tutto e creando un danno ancora più grande.
Caos treni 11 gennaio 2025: le linee interessate
Di seguito, l'elenco dei treni rimasto direttamente coinvolto nel caos.
Treni Alta Velocità e Intercity direttamente coinvolti con un maggior tempo di percorrenza superiore a 60 minuti
• FR 9304 Napoli Centrale (5:23) - Torino Porta Nuova (12:20)
• FR 9300 Perugia (5:24) - Torino Porta Nuova (10:20)
• FR 9604 Brescia (6:42) - Napoli Centrale (12:08)
• FR 9611 Torino Porta Nuova (6:50) - Napoli Centrale (12:38)
• FR 9515 Milano Centrale (7:10) - Salerno (13:13)
• FR 9707 Milano Centrale (7:45) - Trieste Centrale (13:08)
• FR 8803 Milano Centrale (7:50) - Bari Centrale (15:27)
• FR 9709 Milano Centrale (8:15) - Venezia Santa Lucia (10:42)
• FR 9613 Milano Centrale (8:30) - Napoli Centrale (13:13)
• IC 604 Pescara (7:02) - Milano Centrale (13:40)
• ICN 1962 Siracusa (13:35) - Milano Centrale (10:10) del 10 gennaio.
Treni Alta Velocità che non si sono fermati a Milano Centrale:
• FR 9612 Battipaglia (5:12) - Torino Porta Nuova (12:10)
• FR 9516 Salerno (5:50) - Torino Porta Nuova (13:00)
• FR 9508 Roma Termini (6:00) - Bardonecchia (12:20)
• FR 9514 Taranto (6:10) - Torino Porta Nuova (16:00)
• FR 9710 Genova Brignole (6:58) - Venezia Santa Lucia (11:12)
• FR 9583 Torino Porta Nuova (8:00) - Reggio Calabria Centrale (19:02)
• FR 9587 Torino Porta Nuova (10:00) - Reggio Calabria Centrale (21:24)
• FR 9626 Roma Termini (10:50) - Torino Porta Nuova (15:10)
• FR 9535 Torino Porta Nuova (11:00) - Napoli Centrale (17:12)
• FR 9543 Torino Porta Nuova (13:00) - Salerno (20:05)
• FR 9641 Torino Porta Nuova (13:50) - Roma Termini (18:15)
• EC 41 Genève (5:27) - Domodossola - Venezia Santa Lucia (12:42): ferma a Milano Certosa.
Come ottenere il rimborso con Trenitalia
Trenitalia ha comunicato il rimborso integrale del biglietto a chi è stato costretto a rinunciare al suo viaggio.
"Trenitalia ha disposto il rimborso integrale per chi ha rinunciato al viaggio, a seguito del problema tecnico alla linea elettrica che ha interessato una parte dei binari di Milano Centrale. Le cause sono in corso di accertamento".
Ma cosa bisogna fare? La procedura di fatto è sempre la medesima.
L'utente deve compilare uno dei form appositi disponibili qui, differenti a seconda che si tratti di un treno ad Alta velocità o un regionale. Inserendo il numero del treno coinvolto dal ritardo verrà erogato un rimborso integrale.
Se avete effettuato l'acquisto con carta di credito, dall'1 gennaio 2025 l'indennizzo sarà accreditato entro 30 giorni dal viaggio direttamente sulla tessera utilizzata per l'acquisto, senza bisogno che facciate nulla. Per i biglietti cartacei invece resta in vigore la richiesta formale di rimborso.
I rimborsi
Ci sono poi singole specifiche a seconda dei disagi riscontrati. In caso di ritardo di treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca, compreso tra i 30 e i 59 minuti, Trenitalia riconosce un bonus pari al 25% del prezzo del biglietto che potrà essere utilizzato entro 12 mesi per l'acquisto di un nuovo biglietto.
Per ritardo superiore ai 59 minuti per i treni Frecce, Intercity e Intercity Notte invece, in caso di ritardo in arrivo superiore ai 59 minuti l'indennità è pari al: 25% del prezzo del biglietto per un ritardo compreso tra 60 e 119 minuti; 50% del prezzo del biglietto per un ritardo di almeno 120 minuti.
Per i treni regionali è possibile chiedere un'indennità pari al: 25% del prezzo del biglietto in caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti; 50% del prezzo del biglietto in caso di ritardo pari o superiore a 120 minuti.
I danni dimostrabili
In ogni caso resta ferma la possibilità, per chi ha subito danni materiali maggiori e dimostrabili, come ad esempio la perdita di un appuntamento di lavoro, di una visita medica programmata, o di un esame universitario, di ricorrere sulla base della carta dei servizi allo strumento della conciliazione avviata da Trenitalia con le associazioni dei consumatori, al fine di ottenere un equo indennizzo.