Latitante da tre anni, rintracciato e arrestato per "merito"... delle tasse

L’ultima volta che si avevano avute sue notizie, era stato quando il tribunale spagnolo di Palma di Maiorca lo aveva condannato a tre anni di reclusione. L’accusa per lui, nigeriano oggi 39enne, era di spaccio e altri reati in materia di stupefacenti: il giudice maiorchino lo aveva condannato a tre anni di reclusione, ma lui, prima di finire nelle carceri spagnole, si era dato alla macchia e da tre anni era considerato latitante. Fino a oggi, quando a stringergli le manette ai polsi sono stati i carabinieri di Padova. "Aiutati"... dall'Agenzia delle Entrate.

Latitante da anni, preso grazie... alle tasse

L’uomo, nel suo ultimo periodo di fuga, si era stabilito nel Ferrarese. A tradirlo però non sono state le indagini dell’Interpol, ma una pratica da lui stesso richiesta all’Agenzia delle Entrate di Padova. Da qualche tempo, infatti, i sistemi informatici di alcuni enti italiani finalmente comunicano tra loro: non appena il ricercato ha chiesto una pratica all’impiegato degli uffici di via Turazza, alla Stanga, è scattato un alert immediato alla Radiomobile, che ha ricevuto la notifica della presenza in città di un uomo su cui pendeva un mandato di cattura internazionale.

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Si sentiva troppo sicuro

Evidentemente, questi pensava di averla ormai fatta franca: una pattuglia, inviata sul posto, l’ha trovato ancora alle prese con le pratiche fiscali, e non ha avuto difficoltà a trarlo in arresto.

Il nigeriano non ha infatti opposto resistenza: ora si trova nel carcere Due Palazzi, in attesa che la Corte d’Appello di Venezia esamini la richiesta di estradizione in arrivo dai giudici iberici.