Rischio chimico, pinoli ritirati dai supermercati Eurospin: il prodotto e i lotti richiamati
Numerosi lotti di prodotto richiamati per l'eccessiva presenza di cadmio
Cadmio in quantità superiore alle dosi ammesse, scatta il richiamo per numerosi lotti di pinoli sgusciati a marchio Mister Sibamba, venduti dai supermercati Eurospin.
Troppo cadmio, pinoli richiamati da Eurospin
L'allerta alimentare riguarda i seguenti lotti di prodotto, venduti in confezione da 100 grammi:
- 24304;
- 24310;
- 24312;
- 24318;
- 24320;
- 24323;
- 24332;
- 24333;
- 24338;
- 24340;
- 24341.
Le date di scadenza sono invece le seguenti:
- 30.10.25;
- 05.11.25;
- 07.11.25;
- 13.11.25;
- 15.11.25;
- 18.11.25;
- 27.11.25;
- 28.11.25;
- 03.12.25;
- 05.12.25;
- 06.12.25.
I pinoli interessati sono prodotti dall'azienda Mocerino Frutta Secca srl nello stabilimento di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli.
Cosa fare se li avete acquistati
Se avete acquistato il prodotto interessato dal richiamo (controllate bene il numero di lotto, tutti quelli non indicati possono essere consumati senza rischio), il consiglio è di non utilizzarlo e riconsegnarlo al punto vendita per chiedere il rimborso o la sostituzione.
Cadmio: perché è pericoloso e quali sono le dosi ammesse
La dose settimanale di cadmio ammissibile negli alimenti non deve superare i 2,5 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo: lo ha stabilito il gruppo di esperti dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) sui contaminanti nella catena alimentare. La soglia definita corrisponde alla dose al di sotto della quale non sono previsti effetti avversi per la salute e corrisponde all’incirca all’esposizione media di un adulto europeo.
Per alcuni gruppi di individui (in particolare i vegetariani, i bambini, i fumatori e le persone che risiedono in zone altamente contaminate), però, si registrano esposizioni al cadmio di gran lunga superiori, fino al doppio. Sebbene anche nei gruppi più esposti il rischio di effetti avversi sia ridotto, gli esperti sostengono che l’esposizione al cadmio andrebbe ridotta rispetto a quella attuale.
Il cadmio è un metallo pesante che, presente nell’aria, nell’acqua e nel suolo, può accumularsi nelle piante e negli animali, e quindi negli alimenti. Deriva sia da fonti naturali come le emissioni vulcaniche o l’erosione delle rocce, sia da attività antropiche come quelle industriali e agricole. Nell’uomo presenta un certo grado di tossicità, soprattutto per i reni, ma può essere dannoso anche per le ossa perché ne può provocare la demineralizzazione.
Per l’uomo le principali fonti di esposizione al cadmio sono gli alimenti, in particolare i cereali, le verdure, le noci e i legumi, le radici amidacee e le patate, ma anche la carne e i prodotti a base di carne. Anche in alghe, pesci, frutti di mare, integratori alimentari, funghi e cioccolato sono stati trovati alti livelli di questo metallo, ma dal momento che questi prodotti vengono generalmente consumati in minore quantità, non sono solitamente considerati tra le principali fonti di esposizione.