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Doppio incidente di caccia a Santo Stefano: 64enne colpito per errore in Versilia, 43enne perde gamba in Piemonte

Immediato il trasporto dei due feriti in ospedale, sotto shock i due cacciatori responsabili

Doppio incidente di caccia a Santo Stefano: 64enne colpito per errore in Versilia, 43enne perde gamba in Piemonte
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Dopo i recenti drammi del cacciatore 27enne che si è tolto la vita dopo aver ucciso per sbaglio un coetaneo durante una battuta e quello del vicino che ha sparato dei colpi per spaventare un cane e ha colpito un anziano amante della caccia, in questi giorni di festa, due nuovi gravi incidenti si sono verificati in Italia nel quadro dell'attività venatoria.

Incidente di caccia in Versilia, 64enne gravissimo

Il primo caso, in Toscana, è quello di un uomo di 64 anni di Forte dei Marmi ricoverato in gravi condizioni. Nella tarda mattinata del giorno di Santo Stefano, giovedì 26 dicembre 2024, un giovane cacciatore era uscito con alcuni amici per una battuta di caccia al cinghiale a Seravezza, in provincia di Lucca.

Come riportato da Prima Firenze, il malcapitato stava lavorando in un terreno di sua proprietà. Improvvisamente, è stato colpito all'inguine da un proiettile partito accidentalmente dal fucile del ragazzo. È stato da subito evidente che le condizioni del 64enne erano gravissime e sul posto si sono precipitati gli operatori sanitari con automedica e ambulanza.

Immediato il trasporto in ospedale a Cisanello dove è ricoverato. Le sue condizioni sono gravi, ma fortunatamente non è in pericolo di vita. Sotto shock, anche il cacciatore è finito in ospedale. Stanno indagando, nel frattempo gli agenti del Commissariato di Polizia di Forte dei Marmi.

Asti, cacciatore spara all'amico 43enne per errore

Ma come anticipato, purtroppo non si tratta dell'unico incidente di caccia avvenuto nel giorno di Santo Stefano. Nella tarda serata del 26 dicembre 2024, poco prima della mezzanotte, un cacciatore si trovava con un amico a Castelnuovo Don Bosco, in provincia di Asti. I due erano usciti per una battuta di caccia, ma qualcosa è andato storto.

Come racconta il nostro affiliato, la Nuova Provincia di Asti, l'amico 43enne è stato infatti colpito per errore alla caviglia con un proiettile di fucile dal collega cacciatore. Sconvolto, ha subito chiamato i soccorsi. Al poveretto è stato subito applicato il laccio emostatico per limitare la perdita di sangue, la ferita era molto grave. Sul posto è arrivato anche l'elicottero.

Il cacciatore ferito è stato trasportato d'urgenza in eliambulanza al Centro Traumatologico Ortopedico di Torino.

Le condizioni erano già apparse molto gravi ai primi soccorritori della Croce Rossa di Castelnuovo Don Bosco intervenuti sulla strada per Gallareto per portare via con urgenza il 43enne di Riva di Chieri, colpito da un colpo di fucile accidentalmente esploso dal giovane cacciatore che si trovava con lui.

Portato all’elisuperficie di Castelnuovo, il ferito è stato poi elitrasportato in volo notturno al Cto di Torino dove è stato immediatamente sottoposto ad un intervento. I medici hanno provato a ridurre l’emorragia e le conseguenze della ferita, ma il colpo ha provocato danni così gravi da imporre l’amputazione della gamba destra dal ginocchio in giù. L’uomo, attualmente, è ancora sotto sedazione.

La dinamica

I due erano appena arrivati a bordo dell’auto del cacciatore pronti per un intervento di depopolamento dei cinghiali, sempre molto presenti nelle colline fra Ranello, Mondonio San Domenico Savio e Gallareto.

L’uomo che è rimasto ferito non era armato ma stava accompagnando il giovane cacciatore verso un terreno dove era stata segnalata la presenza di ungulati selvatici che tanti danni arrecano all’agricoltura. Si è trattato, dunque, di un cosiddetto intervento in “autodifesa”, consentito da qualche tempo proprio per dare strumenti in più agli agricoltori per difendersi dai cinghiali. Non dunque di una squadra di quelle abitualmente dedite al contenimento e alle battute al cinghiale.

Secondo la Nuova provincia, i due uomini erano appena scesi dalla vettura parcheggiata in una stradina secondaria vicina alla provinciale quando il giovane cacciatore, maneggiando il fucile, ha fatto inavvertitamente partire un colpo che ha raggiunto il suo accompagnatore. Immediatamente ha chiesto aiuto e, in attesa che arrivassero i soccorritori, al ferito è stato applicato un laccio emostatico per limitare l’emorragia.

La corsa a terra e in volo verso il Cto ha consentito di salvare la vita al ferito ma non una parte della sua gamba.

Commenti
Mara P

I danni li fanno i cacciatori non gli animali.

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