La Germania ripiomba nell'incubo terrorismo: auto-killer ai Mercatini di Natale come otto anni fa
L'attentatore avrebbe agito da solo, la solidarietà dall'Italia
Otto anni dopo la strage di Berlino messa in atto da Anis Amri (poi fermato e ucciso dalla Polizia italiana a Sesto San Giovanni, vicino a Milano) la Germania ripiomba nell'incubo terrorismo ed è sotto shock, dopo che ieri sera, venerdì 20 dicembre 2024, un'auto si è lanciata sulle bancarelle dei mercatini natalizi di Magdeburgo, principale centro della Sassonia a circa 150 chilometri dalla capitale tedesca.
Il bilancio è di 2 morti e oltre 60 feriti. Di questi, 15 sono ricoverati in gravi condizioni.
L'attentatore è già stato arrestato dalla Polizia tedesca. Si tratta di un immigrato saudita non islamista e anzi ben integrato sul territorio, anche se con idee e teorie decisamente bizzarre.
Avrebbe agito da solo anche se la polizia tedesca tiene aperte ancora tutte le piste investigative.
In tutta Europa sale ora la preoccupazione.
Ore 19,04 a Magdeburgo shock ai mercatini natalizi
Erano le 19,04 quando un'auto ha fatto irruzione ai mercatini natalizi di Magdeburgo procedendo a zig zag e colpendo i visitatori delle bancarelle come fossero i birilli.
Dopo una lunga corsa l'auto ha poi fermato la sua corsa, l'attentatore è sceso dalla macchina, si è inizialmente dato alla fuga a piedi, ma dopo qualche decina di metri si è fermato e si è inginocchiato prima di venir bloccato dalla polizia.
Chi è l'attentatore
Poco dopo sono stati forniti i primi dettagli sulla figura e la "carta d'identità" dell'attentatore.
Si tratta di un medico psichiatra di origine saudita e come detto, salvo colpi di scena investigativi (le indagini proseguono comunque a tutto campo) avrebbe agito da solo.
Almeno queste sono le conferme che arrivano dalla polizia della città tedesca. Nell'automobile noleggiata poche ore prima dell'attentato è stata trovata una valigia sospetta, ma pare non siano rinvenuti esplosivi di alcun genere.
L'attentatore è dunque Taleb Abdul Mohsen, un medico molto attivo sui social, in particolare su X, l'ex twitter.
Le folli teorie dell'attentatore
Proprio dai social sono emerse le folli convinzioni dell'attentatore. Ovvero che lo Stato tedesco stia portando avanti "operazione segreta" per rendere la vita impossibile agli ex-musulmani sauditi emigrati in tutto il mondo.
Il tutto mentre ai jihadisti siriani verrebbe concesso asilo in Germania.
Ma non solo. Quello che al momento per gli inquirenti è l'unico attentatore, per anni sarebbe stato un attivista impegnato soprattutto nel dispensare consigli alle donne dell'Arabia Saudita su come fuggire dal loro Paese.
Taleb Abdul Mohsen gestiva anche un sito web con informazioni sul sistema di asilo in Germania.
Magdeburgo, il giorno dopo
Nel frattempo, oggi, sabato 21 dicembre 2024, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, e Nancy Faeser, ministro dell'Interno, si recheranno a Magdeburgo.
Proprio Scholz non ha nascosto la paura di fronte alla strage di ieri. Vale la pena ricordare che in Germania l'Esecutivo è appena caduto e le nuove elezioni (con la destra in fortissima ascesa) sono in programma a febbraio.
Nel Duomo di Magdeburgo è prevista una commemorazione delle vittime.
Il cordoglio dall'Italia
Dall'Italia è arrivato il cordoglio della premier Giorgia Meloni:
"Sono profondamente scioccata dal brutale attacco che ha colpito la folla inerme al mercatino di Natale a Magdeburgo. Sono vicina, con tutto il governo, alle famiglie delle vittime, ai feriti e a tutto il popolo tedesco. La violenza non deve avere spazio nelle nostre democrazie".
Anche il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha portato la vicinanza del nostro Paese alla Germania:
"Sono vicino al popolo tedesco ed alle famiglie delle vittime del criminale attacco di Magdeburgo. Un augurio di pronta guarigione ai feriti. Nessun cedimento di fronte alla violenza. Il Governo italiano in prima linea contro ogni tipo di terrore".
La storia del terrorista Anis Amri
Anis Amri fu ucciso a Sesto San Giovanni, nell'hinterland milanese, al termine di un conflitto a fuoco con la Polizia davanti alla stazione ferroviaria. Fu lui a compiere la strage dei mercatini di Natale di Berlino del 19 dicembre 2016, costata la vita a dodici persone.
Dopo l'attentato compiuto con un camion lanciato sulla folla (ha investito le persone senza rallentare, procedendo a luci spente, prima di scontrarsi con alcune strutture in legno e stand), Amri iniziò a vagare per mezza Europa. Fino a quando una pattuglia del Reparto volanti del Commissariato lo intercettò davanti alla stazione di Sesto San Giovanni nella notte tra il 22 e il 23 dicembre.
Gli agenti gli chiesero i documenti. E lui estrasse una pistola dal suo zaino, facendo fuoco contro i due poliziotti di pattuglia. Uno rimase ferito. Il collega rispose al fuoco, uccidendo il terrorista che nei giorni precedenti era diventato il ricercato numero 1 d'Europa.