da prima verona

Lancia scatolette di tonno contro medici e infermieri, poi si cala i pantaloni: 35enne fuori controllo al Pronto Soccorso

Ha, inoltre, preso a calci, danneggiandola, la porta scorrevole di accesso all’area delle ambulanze, dove ha scagliato contro l'addetto una tastiera in uso alle operatrici sanitarie

Lancia scatolette di tonno contro medici e infermieri, poi si cala i pantaloni: 35enne fuori controllo al Pronto Soccorso
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Ancora aggressioni a medici e infermieri. Al Pronto Soccorso del Borgo Trento di Verona: un uomo ha scagliato scatolette di tonno contro il personale sanitario. Poco dopo, è stato arrestato dalla Polizia. Oltre che essersi calato i pantaloni davanti a tutti.

La denuncia del sindacato:

"Nulla è stato fatto per migliorare la sicurezza".

Scatolette di tonno contro i sanitari, poi si cala i pantaloni

Venerdì sera, 6 dicembre 2024, un cittadino marocchino di 34 anni, dopo le dimissioni dal Pronto Soccorso dell'ospedale di Verona Borgo Trento, ha aggredito l’addetto alla sicurezza e si è scagliato contro gli agenti intervenuti per calmarlo.

Come riporta Prima Verona, l'episodio è stato denunciato dalla Polizia, intervenuta dopo la richiesta d'aiuto del personale del nosocomio. Il paziente, visibilmente agitato, ha aggredito i medici e gli infermieri, disturbando anche i malati presenti. Allontanato una prima volta, il 34enne si è successivamente ripresentato nella sala d'attesa, abbassandosi i pantaloni facendo gesti osceni.

Il 35enne fuori controllo

Il giovane ha anche lanciato tre scatolette di tonno che teneva nella tasca contro l’addetto alla sicurezza, colpendolo alla scapola destra.

Ha poi preso a calci, danneggiandola, la porta scorrevole di accesso all’area delle ambulanze, dove - secondo quanto dichiarato dalla polizia - ha scagliato contro l'addetto una tastiera in uso alle operatrici sanitarie, di cui si era impossessato, spaccandola irreparabilmente.

La denuncia del sindacato

“Soprattutto nei fine settimana - sostiene Stefano Gottardi segretario UIL sanità enti locali terzo settore Verona - quando i sanitari sono in difficoltà perché arrivano queste persone come è successo, servirebbe qualcuno che potesse intervenire e dargli sicurezza. Altrimenti ci troveremo sempre peggio in una situazione dove c'è un abbandono di questa professione.

I pronto soccorso si dimostrano l'anello debole perché non abbiamo sanità sul territorio e quindi tutti i cittadini quando ne hanno bisogno si rivolgono ai pronti soccorsi e non c'è nessun’altra possibilità. Per questo si intasano e poi ci troviamo anche nei corridoi che restano molte persone per ore, addirittura 40 ore ci viene detto, e sono anche persone anziane e fragili. Questo non è possibile.”

Il caso analogo in Veneto: infermieri eroi

Il malcostume di aggredire i sanitari è ormai una piaga che interessa tutt'Italia, da Nord a Sud. Rimanendo in Veneto, aveva fatto notizia un caso analogo. Grazie al sangue freddo degli infermieri, gli altri pazienti - compresa una donna in travaglio - sono stati messi al sicuro.

Danni Pronto Soccorso, Mestre

E' accaduto in un pronto soccorso di Mestre, provincia di Venezia, nella mattinata del 24 novembre 2024. Un uomo di origini irlandesi, in preda ai fumi dell'alcol, ha distrutto la sala d'attesa del pronto soccorso dell'Ospedale dell'Angelo. Nota di merito alle infermiere, che in quegli attimi di paura hanno avuto l'altruismo e la lucidità di mettere al sicuro alcuni pazienti a rischio in sala d'attesa, fra cui una donna in travaglio.

Un episodio di inaudita gravità, che ha suscitato una violenta condanna anche da parte del governatore del Veneto, Luca Zaia. 
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