Intossicazione di massa alla mensa aziendale: in 60 finiscono al Pronto soccorso
Succede alla Elecrolux di Susegana. Sotto la lente gli straccetti di carne con cipolle e olive. I lavoratori: "La vera causa? I tagli"
In sessanta, tra operai e impiegati della Electrolux di Susegana, in provincia di Treviso, sono finiti in Pronto soccorso per malesseri riconducibili a una possibile intossicazione alimentare. E i sospetti si concentrano sulla mensa aziendale.
Sessanta intossicati alla mensa Electrolux di Susegana
Come racconta Prima Treviso, sono circa 60 gli operai e gli impiegati della sede Electrolux di Susegana che hanno segnalato sintomi, principalmente gastrointestinali e in alcuni casi anche cutanei, riconducibili a una possibile intossicazione alimentare.
I sintomi sono stati accusati soprattutto da chi avrebbe consumato gli "straccetti di carne con cipolle e olive" tra lunedì 2 e martedì 3 dicembre 2024. Su 450 pasti serviti, il numero di segnalazioni riguarda prevalentemente dipendenti, ma anche un'operatrice della cucina e alcuni lavoratori di ditte esterne.
Indagini in corso da parte di Ulss e Nas
La mensa, gestita da una società di ristorazione esterna, è ora sotto esame. Sul caso stanno lavorando i medici dell'Ulss 2, i carabinieri del NAS di Treviso e gli esperti di sicurezza alimentare dell'azienda incaricata dei pasti.
È stato distribuito un questionario ai lavoratori colpiti per raccogliere dettagli sui cibi o le bevande consumati, inclusa l'acqua microfiltrata degli erogatori. Sono stati effettuati tamponi e colture microbiologiche, ma i risultati delle analisi sono ancora in attesa.
I sindacati: "E' colpa dei tagli"
La RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) sottolinea che in 60 anni di attività dello stabilimento non si era mai verificata una situazione simile.
L'episodio alimenta una polemica già in corso: i sindacati provinciali Fim, Fiom e Uilm denunciano che l'azienda, insieme alla società di ristorazione, ha ridotto quantità e qualità dei pasti per contenere i costi. Questo nonostante il contratto prevedesse un miglioramento del servizio in cambio di un aggiornamento annuale dei prezzi dei pasti. Di fronte a queste criticità, la RSU annuncia la possibilità di ricorrere al tribunale del lavoro.
I cinquanta intossicati all'ostello delle suore
Il caso, per quanto curioso, non è unico. Può infatti capitare che avvengano intossicazioni "di massa". Come quella occorsa la scorsa estate a un gruppo di turisti ospiti di un ostello delle suore a Chiusi della Verna, in provincia di Arezzo.
Sfortunati protagonisti della vicenda una trentina di ragazzi e bambini (tra i 10 e i 16 anni) che partecipavano a un campo musicale nell'Alto Casentino e alcuni anziani dei gruppi di preghiera: una cinquantina di persone in tutto.
Come racconta Prima Firenze, i problemi sono iniziati dopo il banchetto di venerdì sera, quando una cinquantina di persone ha iniziato ad accusare problemi dopo aver cenato nella struttura gestita dalle suore. Tra loro c'erano alcuni anziani dei gruppi di preghiera ei ragazzi che partecipavano ad un campus musicale nell’Alto Casentino.
Ci sono stati anche momenti di paura per due persone fragili: un giovanissimo con alcune patologie pregresse e un’anziana signora con problemi cardiologici. Entrambi sono arrivati all’ospedale di Bibbiena ma alla fine sono stati dimessi. Non si è trattato fortunatamente di nulla di grave.