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Verona, maltratta la ex per anni: "Ha fatto bene Turetta". Mantova: le chiede un ultimo appuntamento e la accoltella

Invece in Valtellina un imprenditore è stato arrestato dopo che la compagna ha trovato il coraggio di denunciare un calvario fatto di violenze sessuali, botte, minacce e sequestri

Verona, maltratta la ex per anni: "Ha fatto bene Turetta". Mantova: le chiede un ultimo appuntamento e la accoltella
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La cronaca restituisce ancora gravi episodi di violenza sulle donne che, in alcuni casi, sono stati ad un passo dal tradursi in femminicidi.

E' il caso della brutale aggressione di un 53enne che ha pugnalato al collo la propria ex, dopo averle chiesto un ultimo appuntamento, in provincia di Mantova. La donna si è miracolosamente salvata grazie all'intervento di un camionista.

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Due storie di violenza e ossessione arrivano inoltre dal Veneto, mentre in Valtellina un imprenditore è stato arrestato dopo che la compagna ha trovato il coraggio di denunciare un calvario fatto di violenze sessuali, botte, minacce e sequestri.

Si presenta ubriaco a casa dell'ex: picchia il fratello che tenta di difenderla

Domenica 1° dicembre 2024, la Polizia di Stato di Verona, nell’ambito di un intervento per violenza domestica, ha arrestato un colombiano di 33 anni che, dopo essersi recato a casa dell’ex compagna, ha colpito con una testata il fratello 19enne della vittima, procurandogli una ferita sulla testa, e ha aggredito due agenti intervenuti. Il violento è finito in manette con l’accusa di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Come riporta Prima Verona, bloccare il 33enne – con precedenti per reati contro la pubblica amministrazione - è risultato particolarmente difficile: l'uomo era, infatti, totalmente fuori controllo.

"Ha fatto bene Turetta"

Rimanendo in Veneto, sempre a Verona, un'altra vicenda sconcertante. Nella serata di mercoledì 27 novembre 2024, la Polizia di Stato di Verona, in concerto con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, ha dato esecuzione all’ordinanza di sostituzione della misura cautelare del divieto di avvicinamento, applicando la misura più afflittiva degli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio del GIP del Tribunale su richiesta del Sostituto Procuratore, a carico di un 40enne di origine italiana.

Come riporta Prima Verona, quest'ultimo è stato dichiarato in arresto è stato accusato dalla compagna di averla maltrattata per due anni, dall’anno 2022 all’estate del 2024, quando la vittima stessa ha deciso di chiedere aiuto e denunciare l’accaduto.

La malcapitata ha raccontato di continue vessazioni, condotte umilianti, violente e minatorie; ha raccontato di venire percossa continuamentecon cadenza quasi giornaliera, e ogni qualvolta emergeva che avesse effettuato o ricevuto una telefonata. In questo caso, il 40enne controllava gli spostamenti con specifiche app installate sul telefono della compagna. Quest’ultima è stata, inoltre, minacciata con frasi del tenore: “Ha fatto bene Turetta ad uccidere la Cecchettin” e ancora: “Andrò in galera sorridendo, ma ti faccio fuori”.

Turetta a processo

Le era stato vietato di frequentare gli amici, i genitori e le era stato imposto di lasciare il lavoro. Il 40enne, inoltre, ha obbligato la convivente, in stato di totale prostrazione, a subire rapporti sessuali contro la propria volontà, insultandola pesantemente e provocandole lesioni.

Il controllo è stato tale da provocare nella compagna timore per la propria vita, al punto di essere indotta a ritrattare in Questura quanto denunciato l’anno precedente. Gli agenti della locale Squadra Mobile hanno sentito anche i genitori della vittima, i quali hanno confermato la presenza in più occasioni di lividi su più parti del corpo. I genitori hanno, inoltre, raccontato che la figlia aveva confidato loro le percosse subite.

Violenza e controllo

La accoltella all'ultimo incontro

Orrore in provincia di Mantova, a Viadana. Nella mattinata di lunedì 2 dicembre 2024. Una donna di 45 anni è stata accoltellata dall’ex compagno 53enne che non accettava la fine della loro relazione. Ora è accusato di tentato femminicidio.

Come riporta Prima Mantova, l'ex, residente in provincia di Modena, le aveva chiesto un ultimo incontro chiarificatore, un pretesto che si è trasformato in un’aggressione feroce. Secondo le prime ricostruzioni, i due avrebbero avuto una discussione in macchina. All'improvviso, l’uomo avrebbe estratto un coltello colpendo la 45enne alla gola per poi abbandonarla in strada. Non è ancora chiaro se la vittima sia riuscita a gettarsi dall’auto per sfuggire alla furia del suo aggressore o se sia stata spinta fuori.

La situazione è precipitata ulteriormente quando l’uomo, dopo essersi fermato, avrebbe tentato di colpirla nuovamente. Provvidenziale l’intervento di un camionista veronese che si trovava dietro l'auto e che stava testimoniando la scena con un video. Immediatamente, avrebbe spinto l'aggressore alla fuga per poi soccorrere la vittima.

La vittima è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Reggio Emilia in codice rosso. Nonostante la gravità delle lesioni, fortunatamente non è in pericolo di vita. Nel frattempo, dopo l’allarme lanciato dal camionista e dai soccorritori, i Carabinieri sono intervenuti avviando immediatamente una caccia all’uomo. La fuga del 53enne è durata solo alcune ore, è stato infatti rintracciato e arrestato nel modenese. Ora rischia l’accusa di tentato omicidio aggravato, decisivi per la sua identificazione il video girato dal camionista e la testimonianza della vittima. In ospedale, la vittima ha poi confessato che l'ex non aveva accettato la fine della loro storia e continuava a importunarla.

Ironia, amara, della sorte: Viadana è stata recentemente teatro anche del brutale omicidio di un'altra donna: Maria Campai.

Maria Campai

Era scomparsa venerdì 20 settembre 2024 e probabilmente è stata uccisa proprio quel giorno. E' stata ritrovata senza vita nel Mantovano giovedì 26 settembre la 42enne di origini straniere residente a Parma. La vittima i sarebbe fatta accompagnare da un amico in Lombardia per un incontro intimo pianificato online con un 17enne del posto. Lo stesso giovane, messo alle strette, ha confessato di averle tolto la vita a mani nude.

Imprenditore arrestato: violenza sessuale, lesioni e sequestro sulla compagna

Un imprenditore di 37 anni, residente a Buglio in Monte, provincia di Sondrio, è stato arrestato con accuse pesantissime. Nella serata del 29 novembre 2024, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, violenza sessuale e sequestro di persona nei confronti della compagna 29enne

Come riporta Prima La Valtellina, l’arresto è il risultato di approfondite indagini, avviate a seguito della denuncia della giovane donna, presentata presso gli uffici della Procura della Repubblica. La Squadra Mobile della Questura di Sondrio, sotto il coordinamento della Procura, ha raccolto testimonianze che hanno corroborato i dettagli forniti nella denuncia, permettendo di ricostruire un quadro chiaro e preoccupante della vicenda.

L'uomo avrebbe infatti picchiato, violentato e sequestrato la compagna. Un incubo che la 29enne è stata costretta a vivere per diverso tempo. Sulla base degli elementi raccolti, la Procura di Sondrio ha richiesto la custodia cautelare in carcere che è stata quindi disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sondrio. L'imprenditore è stato quindi trasferito nel carcere di Sondrio dove resterà a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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