violenza sulle donne:

La storia di due mogli vessate per anni: ora sono libere

Picchia la moglie per trent'anni in Veneto, 32enne torturata dal marito in Sicilia

La storia di due mogli vessate per anni: ora sono libere
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La violenza sulle donne è un dramma che continua a insanguinare l’Italia. Le statistiche del 2024 sono drammatiche. Nei primi sei mesi dell'anno, quasi 100 donne sono state uccise spesso da uomini che dicevano di amarle. Nel frattempo, il numero antiviolenza e stalking 1522 ha ricevuto oltre 33mila chiamate. E dietro ogni telefonata c’è una storia di dolore, paura e coraggio. Perché denunciare non è mai semplice, a volte ci vogliono anni. Ne sanno qualcosa due donne che si sono liberate dei mariti dopo anni di violenza.

Picchia la moglie per trent'anni, 58enne condannato

Dopo oltre trent'anni di abusi e violenze, una donna di Chioggia, provincia di Venezia, Veneto, è riuscita a far condannare il marito. Il 58enne è stato riconosciuto colpevole dal Tribunale di Venezia e condannato a sei anni e otto mesi di reclusione. La sua storia è un racconto di sofferenza e resilienza. Le violenze erano iniziate appena una settimana dopo il matrimonio, quando l’uomo la spinse giù dalle scale.

Come raccontato da Prima Venezia, da allora ha subito soprusi continui, spesso aggravati dall’abuso di alcol. Le violenze avvenivano sotto gli occhi dei figli minori, testimoni di un orrore domestico che ha segnato anche la loro crescita. Solo lo scorso anno, ha trovato il coraggio di denunciare, dopo che il marito le aveva imposto di lasciare la casa coniugale.

Da quel momento, l’incubo è finito e le testimonianze dei figli sono state decisive per ricostruire i decenni di maltrattamenti.

Tortura la moglie per due anni, 43enne in carcere

Il videoservizio di Italia7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:

 

In provincia di Siracusa, a Lentini, Sicilia, un’altra donna è riuscita a rompere il silenzio dopo due anni di prigionia e torture. Il marito, un operaio di 43 anni è stato arrestato per maltrattamenti aggravati, lesioni e sequestro di persona. La moglie ha vissuto segregata in casa, sottoposta a sevizie e violenze anche di fronte ai loro tre figli minori.

La fuga è avvenuta in un momento di disperazione. Approfittando del sonno del 43enne e dell’assenza dei bambini, è scappata, chiedendo aiuto a dei passanti. Le sue condizioni erano disperate: debilitata fisicamente e psicologicamente, portava sul corpo cicatrici inflitte anche con un coltello arroventato.

La denuncia ha fatto emergere un quadro di violenze quotidiane, umiliazioni e isolamento forzato. I figli erano stati manipolati per controllare la madre, costretti a vivere in condizioni igieniche inaccettabili. Ora, la 32enne e i bambini sono al sicuro in una struttura protetta, mentre l’aggressore è in carcere.

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