La spiegazione

Perché gli scioperi sono sempre di venerdì (o di lunedì)

Matteo Salvini attacca i sindacati, ma c'è una motivazione "tecnica" sul perché vengano scelti quasi sempre i giorni a inizio o fine settimana

Perché gli scioperi sono sempre di venerdì (o di lunedì)
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La scorsa volta c'era andato giù pesante, accusando il segretario della Cgil Maurizio Landini di volersi fare "il weekend lungo", stavolta è stato meno esplicito, ma Matteo Salvini ha nuovamente contestato la data dello sciopero generale fissato per venerdì 29 novembre 2024.

"Casualmente è sempre di venerdì", ha detto il vicepremier, che ha precettato la manifestazione dei trasporti pubblici (che sarà, salvo sorprese, ridotta a 4 ore).

E in effetti gli scioperi sono sempre di venerdì, o al massimo di lunedì. E sapete perché?

Perché gli scioperi sono sempre di venerdì

Il dubbio che qualcuno voglia aggiungere un giorno al weekend inevitabilmente viene. E in un certo qual modo la risposta alla domanda ci va molto vicina.

Uno sciopero infatti coglie nel segno inevitabilmente quando provoca più disagio possibile, proprio per ottenere maggiore soddisfazione alle richieste di chi lo indice. E per questo motivo è necessario che l'adesione sia massiccia. E - ovviamente - è più facile che il lavoratore incroci le braccia un venerdì (o un lunedì) piuttosto che in un giorno in mezzo alla settimana (anche se i dati relativi al trasporto pubblico e privato mostrano che i giorni più importanti della settimana sono il martedì, il mercoledì e il giovedì, soprattutto nell'era dello smart working, concesso maggiormente dalle aziende nei giorni vicini al weekend).

Tutta questione di potere contrattuale, dunque, che è maggiore quanto più alto è il numero di lavoratori aderenti.

Salvini-Landini, la lunga "guerra del weekend"

Lo scorso anno, sempre a novembre, Salvini aveva duramente attaccato il segretario Cgil Landini:

"Milioni di italiani non possono essere ostaggio dei capricci di Landini che vuole organizzarsi l’ennesimo weekend lungo".

Una dichiarazione che ha suscitato la replica di Landini, sempre sullo stesso canovaccio:

"Capisco il suo nervosismo, in campagna elettorale ha raccontato che avrebbe aumentato gli stipendi e cancellato la Fornero. E di tutto questo non c'è traccia. Forse Salvini, che non ha mai lavorato, pensa al suo weekend".

Quest'anno i toni sono stati meno accesi, ma il concetto è rimasto lo stesso.

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