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Minaccia un medico e si scaglia contro tre infermieri: 47enne arrestato

E' accaduto negli scorsi giorni, nell'ospedale della Capitale Umberto I

Minaccia un medico e si scaglia contro tre infermieri: 47enne arrestato
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E' ormai un report quotidiano quello relativo ad aggressioni a medici e infermieri in Italia. A Roma, negli scorsi giorni, un 47enne è stato arrestato dalla polizia per aver aggredito un medico e picchiato tre infermieri all’ospedale Umberto I.

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Minaccia un medico e aggredisce tre infermieri

Martedì 19 novembre 2024, un uomo di 47 anni, originario della Campania, è stato arrestato dalla polizia per aver aggredito un medico e picchiato tre infermieri all’ospedale Umberto I. L'aggressore dovrà rispondere di minacce e lesioni. I tre infermieri hanno riportato contusioni, giudicate guaribili in 3-4 giorni.

Il grido dei medici

Nelle scorse ore, Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, aveva lanciato due campagne di sensibilizzazione rivolte proprio ai pazienti. La prima si intitola ‘Mentre aspetti' e cerca di mostrare a chi attende fuori dal pronto soccorso cosa avviene al di là della porta chiusa che hanno varcato i pazienti. La seconda mette invece in evidenza tutte le possibili conseguenze di tipo penale di un'aggressione al personale sanitario e riporta lo slogan: "Qui curiamo tutti, senza distinzioni".

Filippo Anelli

"In tanti Paesi l'assistenza sanitaria è solo per ricchi. Il problema della violenza non può risolversi senza interventi strutturali che colmino le carenze di personale e garantiscano condizioni di lavoro sicure ai Medici. Serve anche un'azione culturale che incida sul modo in cui i cittadini guardano al Servizio sanitario nazionale, come bene comune da tutelare", ha spiegato il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli.

Secondo i dati della federazione, sono state 16000, nel 2023, le aggressioni agli operatori sanitari, considerando la violenza fisica, verbale e contro la proprietà. Sono stati in totale 18000 gli operatori coinvolti e di questi, i due terzi sono donne.

"La stragrande maggioranza dei Medici vittima di aggressione sono colleghe donne. E donne sono purtroppo molte dei Medici che hanno perso la vita, dottoresse che sono state uccise mentre stavano facendo il loro lavoro: Barbara Capovani, Paola Labriola, Eleonora Cantamessa Maria Monteduro, Roberta Zedda", ha aggiunto Anelli.

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