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Criminali in fuga dai Carabinieri si schiantano, un morto e cinque feriti: tre casi in due giorni in Lombardia e Veneto

Tre episodi molto simili in poche ore. A Corvetto (Milano) manifestazioni e scontri dopo la morte di un ragazzo

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Inseguiti dai Carabinieri vanno a schiantarsi. Tre episodi in due giorni tra Lombardia e Veneto, e c'è stato anche un morto.

Ruba un'auto con un cane a bordo: 16enne si schianta

Come racconta Prima Lodi, domenica 24 novembre 2024, un frenetico inseguimento degno dei migliori film d'azione ha coinvolto i Carabinieri di Lodi in una corsa di oltre 60 chilometri attraverso tre province. Protagonisti della vicenda una Ford Ka rubata, un cagnolino scomparso e un gruppo di giovanissimi.

Tutto è iniziato intorno alle 10 quando l'auto, parcheggiata lungo viale Risorgimento a Codogno, in provincia di Lodi, è stata rubata da un 16enne e da  altri tre ragazzi. La macchina apparteneva a una donna del posto che ha lanciato subito un appello sui social perché all’interno del veicolo c’era il suo adorato cagnolino, Flò.

La notizia è diventata rapidamente virale. Fortunatamente, poche ore dopo, il piccolo amico a quattro zampe è stato ritrovato in buone condizioni, vagava libero nei pressi di Codogno. L’animale è stato riconsegnato alla proprietaria, ma della Ford guidata dal minorenne non c'era nessuna traccia.

La cagnolina rubata e ritrovata

Dopo ore di ricerche, il mezzo è stato intercettato a Fombio. Da lì è partito un rocambolesco inseguimento, le pattuglie dei Carabinieri hanno inseguito l’auto tra le province di Piacenza e Milano. Attraverso l'autostrada, hanno poi seguito i fuggitivi per tutto il Lodigiano.

L’inseguimento si è concluso in modo drammatico sulla Tangenziale Esterna di Milano (Teem) nel territorio di Mulazzano. Dopo essere stato accerchiato da tre mezzi dei Carabinieri e due volanti della Polizia Stradale, il veicolo è stato speronato e si è schiantato contro le barriere protettive.

A bordo della vettura c’erano quattro ragazzi tra cui due 16enni e un 18enne. Tre di loro sono rimasti feriti e sono stati trasportati in diversi ospedali, al Policlinico di Milano, al San Raffaele e al San Gerardo di Monza per accertamenti. Il conducente 16enne, accusato di furto e resistenza a pubblico ufficiale, è stato arrestato mentre il quarto è riuscito a fuggire e le ricerche sono ancora in corso.

In fuga dopo i furti

Un altro episodio simile si è verificato nella serata di lunedì 25 novembre 2024, intorno alle 19,30, a San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso, le forze dell’ordine sono intervenute  per intercettare una Mercedes con targhe rubate, sospettata di essere coinvolta in una serie di furti in abitazione nei comuni di Ceggia (Venezia) e Salgareda.

Il veicolo, con a bordo quattro sospettati, è stato localizzato lungo la strada Postumia. Ma quando i militari si sono avvicinati, ha tentato una fuga pericolosa imboccando contromano la rotatoria di Olmi.

Questa manovra azzardata ha provocato un incidente stradale che ha coinvolto altre due auto: una Volkswagen T-Cross, la cui conducente, una 27enne, è stata trasportata in ospedale con lesioni non gravi, e una Fiat Panda guidata da un 31enne, fortunatamente rimasto illeso.

Nonostante l’impatto, i militari sono riusciti a fermare tre malviventi a bordo della Mercedes, tutti di origine albanese, di 46, 35 e 25 anni. Durante l’incidente, due di loro hanno riportato ferite e il più giovane è stato ricoverato in ospedale per una frattura alla mandibola. Un quarto occupante del veicolo è invece riuscito a scappare nei campi circostanti e risulta ancora ricercato.

L’operazione ha portato al sequestro della Mercedes, di diversi attrezzi da scasso, tra cui mazze, piedi di porco e una smerigliatrice, e di refurtiva composta da monili d’oro e denaro contante, riconducibile a furti commessi in almeno due abitazioni a Ceggia.

I tre criminali fermati sono stati posti in stato di fermo per indiziato di delitto. Due di loro sono stati trattenuti in caserma, mentre il ferito ricoverato sarà piantonato in ospedale fino alle dimissioni, per poi essere trasferito in carcere insieme ai complici.

Dei tre, l'unico incensurato è il 25enne ricoverato. Gli altri due hanno numerosi precedenti per furti, ricettazione, porto di strumenti atti allo scasso ed altro.

Disordini e incendi dopo la morte di Ramy a Milano

L'episodio che sicuramente ha fatto più parlare è quello legato alla morte di Ramy Elgaml, 19enne deceduto nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 novembre 2024 in un incidente stradale al termine di un inseguimento con i carabinieri. La tragedia ha scatenato rabbia e proteste tra i giovani della zona, degenerando in disordini che hanno coinvolto strade, mezzi pubblici e residenti. (foto da pagina facebook e video da Milanobelladadio)

L'incidente, avvenuto in via Ripamonti, ha visto il giovane perdere il controllo dello scooter su cui viaggiava. Secondo i familiari e gli amici, Ramy sarebbe stato investito dalla pattuglia durante l'inseguimento, una versione che le indagini non hanno confermato. Domenica sera, nel punto dell'incidente, un presidio pacifico è stato sconvolto da un’auto che ha investito quattro ragazzi, uno dei quali è in gravi condizioni.

Secondo i carabinieri, invece, i due stavano scappando perché poco prima avevano messo a segno una rapina. Avevano il passamontagna e in tasca 2mila euro, una collanina d'oro, uno spray al peperoncino e un coltello a serramanico

Da lì, la situazione è rapidamente degenerata. Tra domenica sera e martedì, le strade del Corvetto sono state teatro di incendi dolosi, atti vandalici e scontri con le forze dell’ordine. Cassonetti dati alle fiamme, petardi, lanci di bottiglie e cestini rovesciati hanno trasformato alcune vie in un campo di battaglia. La notte di lunedì è stata particolarmente critica: un gruppo di giovani ha bloccato e vandalizzato un autobus in viale Omero, costringendo i passeggeri alla fuga.

L’arresto e le richieste di verità

La polizia, intervenuta con cariche di alleggerimento, ha arrestato un 21enne di origine montenegrina, accusato di aver partecipato attivamente ai disordini. Intanto, amici e parenti di Ramy continuano a chiedere giustizia, reclamando la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza per chiarire le circostanze della tragedia.

Commenti
claudi

ancora albanesi o clandestini ? chiedo a quando un sciur brambilla ?

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