Bonus baby sitter, 400 euro al mese per le mamme in Lombardia: chi può richiederlo e come fare
La Lombardia apripista a livello nazionale: il bando
La Lombardia fa da apripista a livello nazionale e offre un contributo da 400 euro al mese per le donne disoccupate da almeno 3 mesi o che lavorano da non più di 60 giorni e intendono tornare a un'occupazione a tempo pieno ma devono fare i conti con i costi di una baby sitter.
E' aperto il bando “Lombardia per le donne - voucher servizi di cura”, finanziato con 4 milioni di euro e disponibile sulla piattaforma digitale per i bandi di Regione Lombardia.
Bonus baby sitter in Lombardia: chi può avere 400 euro al mese
La misura è destinata a donne residenti o domiciliate in Lombardia, con i seguenti requisiti:
1. Occupate, alternativamente, con:
a. Contratto di lavoro subordinato:
- a tempo pieno o part-time, sottoscritto da non più di 60 giorni alla data di presentazione della domanda e della durata di almeno 6 mesi (180 giorni), precedentemente prive di occupazione da almeno 3 mesi (90 giorni);
oppure
- a tempo pieno indeterminato in seguito alla trasformazione da part time senza soluzione di continuità tra i due contratti. La trasformazione deve essere avvenuta da non più di 60 giorni alla data di presentazione della domanda;
b. Contratto di lavoro parasubordinato, sottoscritto da non più di 60 giorni alla data di presentazione della domanda, della durata di almeno 6 mesi (180 gg.) precedentemente prive di occupazione da almeno 3 mesi (90 giorni);
c. Partita IVA aperta da non più di 60 giorni alla data di presentazione della domanda. Prima dell’apertura della Partita IVA, la destinataria doveva essere priva di occupazione e non doveva essere né socia o titolare di altra impresa o partita IVA da almeno 3 mesi (90gg);
d. Titolarità di impresa individuale da non più di 60 giorni dalla data di presentazione della domanda. Prima della registrazione dell'impresa individuale, la destinataria doveva essere priva di occupazione e non doveva essere né socia o titolare di altra impresa o partita IVA da almeno 3 mesi (90 giorni).
2. con carichi di assistenza e cura nei confronti di:
- figli/e minori fino a 14 anni, conviventi;
- figli/e fino a 18 anni con disabilità riconosciuta ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge 104/92, conviventi;
- parenti fino al secondo grado, maggiorenni, anche non conviventi, con disabilità riconosciuta ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge 104/92.
3. che abbiano stipulato un contratto di lavoro, ai sensi del CCNL di riferimento, a tempo determinato o indeterminato, con persona fisica per prestazioni/servizi di baby-sitting, educazione, assistenza e cura;
e/o
che stiano utilizzando il Libretto di famiglia (DL n. 50 del 2017) per acquistare prestazioni/servizi di baby-sitting, educazione, assistenza e cura.
Durata e limiti
Il bonus durerà un anno, destinando dunque ben 4.800 euro a ciascuna mamma lavoratrice, cui si aggiunge un "bonus" una tantum per un massimo di 300 euro a rimborso delle spese sostenute per i servizi di gestione amministrativa del contratto.
Non sono previsti limiti Isee, e dunque può essere richiesto da chiunque.
"Regione Lombardia fa da apripista a livello nazionale e contribuisce alle spese sostenute dalle donne che utilizzano il libretto famiglia o hanno stipulato un contratto di lavoro con babysitter, educatori o assistenti familiari - spiega l'assessora regionale al Lavoro Simona Tironi - Il bando ci permette di raggiungere due obiettivi: garantire posti di lavoro alle mamme, che possono dunque guardare al futuro con più serenità, e contribuire all'emersione del lavoro nero".
Clicca qui per accedere al bando per il bonus baby sitter in Lombardia.