La squadra di Trump: l'inseparabile Elon Musk, il no vax Kennedy alla Sanità e la governatrice orgogliosa di aver "sparato al suo cane"
Restano in sospeso alcune posizioni chiave, come quella di vice capo di gabinetto, per cui si fa il nome di Stephen Miller, e altri ruoli di rilievo
Dopo la vittoria alle elezioni presidenziali contro Kamala Harris, Donald Trump si prepara a formare la squadra che lo accompagnerà nel suo secondo mandato. Alcuni incarichi chiave sono già stati annunciati tramite la piattaforma Truth Social, mentre altri ruoli restano da definire. Fra i nomi confermati spiccano figure del mondo politico e imprenditoriale, oltre a volti noti della sua prima amministrazione.
Fra tutti l'uomo più ricco del pianeta: Elon Musk, prodigo sostenitore della scalata del tycoon e recentemente protagonista di quella è stata ricevuta come un'interferenza nella politica nostrana dal presidente Mattarella. Altri nomi hanno destato attenzione: Robert F. Kennedy Jr. (discendente della nota dinastia) guiderà il dipartimento della Salute nonostante le posizione no vax e complottiste sposate negli ultimi anni.
Nota di "colore" che non è passata inosservata è la nomina della governatrice del South Dakota, Kristi Noem, fedele sostenitrice di Trump, alla Sicurezza interna. La donna, nella propria autobiografia, aveva orgogliosamente raccontato di aver ucciso il proprio cucciolo di cane, giudicato "difficile da addestrare".
La squadra di Trump
Susie Wiles, capo di gabinetto: sarà la prima donna a ricoprire il ruolo di capo dello staff della Casa Bianca. Collaboratrice storica di Trump dal 2016, Wiles ha orchestrato le campagne elettorali in modo discreto. Definita “la fanciulla di ghiaccio” dal presidente stesso.
Elon Musk e Vivek Ramaswamy al nuovo Dipartimento per l'efficienza governativa (Doge), L’obiettivo? Smantellare la burocrazia e riformare le agenzie federali.
William Joseph McGinley, avvocato della Casa Bianca. Torna un volto noto: William McGinley, già segretario di gabinetto nel primo mandato, sarà l’avvocato della Casa Bianca. Trump lo ha definito un “combattente per l’integrità elettorale” e un pilastro per promuovere l’agenda America First.
Pete Hegseth al Pentagono. Veterano decorato e conduttore di Fox News, Pete Hegseth guiderà il Dipartimento della Difesa. Trump ha elogiato il suo spirito combattivo e il suo impegno per il rafforzamento delle forze armate. La nomina ha già sollevato critiche, soprattutto per il ruolo di Hegseth nel 2019 nel persuadere Trump a graziare soldati accusati di crimini di guerra.
Kristi Noem alla Sicurezza interna. La governatrice del South Dakota, Kristi Noem, fedele sostenitrice di Trump, sarà segretaria alla Sicurezza interna. Figura controversa, Noem è ricordata per aver proposto di scolpire il volto di Trump sul Monte Rushmore e per il racconto dell’uccisione del suo cane da caccia nella sua autobiografia. Il motivo: la cucciola era considerata "difficile da addestrare".
John Ratcliffe e Tulsi Gabbard alla guida dell’intelligence: John Ratcliffe, già direttore della National Intelligence, dirigerà la CIA. Tulsi Gabbard, ex deputata democratica passata ai repubblicani, guiderà invece l’intera comunità dell’intelligence americana. La nomina di Gabbard segna un punto di svolta, vista la sua posizione critica sulla politica estera statunitense.
Steven C. Witkoff inviato speciale in Medio Oriente: per il delicato ruolo, Trump ha scelto il magnate Steven Witkoff, considerato un esperto di affari e filantropia. Obiettivo primario: promuovere la pace nella regione.
Mike Huckabee ambasciatore in Israele. L'ex governatore dell’Arkansas, sostenitore di lungo corso di Trump, avrà il compito di consolidare le relazioni con il paese mediorientale e lavorare per la pace regionale.
Lee Zeldin all’EPA e Elise Stefanik all’ONU. L’ex deputato di New York Lee Zeldin dirigerà l’Environmental Protection Agency (EPA), con l’intento di ridurre la regolamentazione ambientale in linea con l’agenda America First. Elise Stefanik sarà invece la nuova ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, portando avanti le politiche di Trump su scala globale.
Tom Homan all’ICE e Marco Rubio Segretario di Stato. Tom Homan torna a guidare l’Immigration and Customs Enforcement (ICE), con il compito di intensificare le deportazioni di immigrati irregolari. Il senatore Marco Rubio, noto per la sua fermezza in politica estera, sarà Segretario di Stato, primo ispanico a ricoprire l’incarico.
Matt Gaetz e RFK Jr. alla Giustizia e Salute. Matt Gaetz, noto per la sua critica al Dipartimento di Giustizia, sarà il nuovo ministro della Giustizia. Robert F. Kennedy Jr., figura controversa per le sue posizioni sui vaccini e complottiste, guiderà il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani.
Doug Burgum agli Interni e Scott Bessent al Tesoro: il governatore del Nord Dakota, Doug Burgum, sarà Segretario agli Interni, mentre per il Tesoro il favorito è Scott Bessent, hedge fund manager e consigliere economico di Trump. Entrambi porteranno un approccio orientato al business.
Prossime nomine
Restano in sospeso alcune posizioni chiave, come quella di vice capo di gabinetto, per cui si fa il nome di Stephen Miller, e altri ruoli di rilievo, con ulteriori annunci attesi nei prossimi giorni.