Bonus famiglia da 500 euro e bonus studenti da 1.500: chi potrà averli
Polemiche soprattutto sul contributo per gli alunni delle scuole paritarie
Due nuovi bonus a sostegno delle famiglie potrebbero entrare nella Legge di Bilancio a seguito di altrettanti emendamenti di Fratelli d'Italia. Si tratta di un bonus per i figli fino a 500 euro e di uno da 1.500 per gli studenti delle scuole paritarie. E su quest'ultimo non mancano le polemiche.
Bonus dote famiglia da 500 euro
Partiamo al primo, il bonus per le famiglie con figli a carico fino a 14 anni, proposto da FdI con un emendamento con primo firmatario Tommaso Foti.
Si tratta di un contributo di 500 euro all'anno per ciascun figlio under 14 per il rimborso di alcune spese come corsi di lingua, musicali e sportivi o percorsi di sostegno scolastico erogati tanto da soggetti pubblici, quanto privati o da enti del Terzo settore.
I beneficiari - secondo l'emendamento - sarebbero le famiglie con un Isee fino a 35mila euro. (non serve Isee "al genitore con figli minori a carico inserito in un percorso personalizzato di protezione e sostegno all’uscita da situazioni di violenza").
Bonus studenti (delle paritarie) da 1.500 euro
Se sul primo bonus è difficile pensare a "ostacoli", fa decisamente più discutere quello presentato sempre da FdI con primo firmatario Lorenzo Malagola.
Sì, perché parliamo di 1.500 euro massimi all'anno per gli studenti iscritti alle scuole paritarie. In questo caso l'Isee massimo è fissato a 40.000 euro. La proposta è triennale e prevede stanziamenti sino al 2027.
Le scuole paritarie sono quelle gestite da soggetti diversi da quelli statali, "che si impegnano - si legge sul sito del Ministero dell’Istruzione - a contribuire alla realizzazione della finalità di istruzione ed educazione che la Costituzione assegna alla scuola e ottengono il riconoscimento della parità scolastica con le scuole statali".
Le opposizioni sulle barricate
La proposta ha fatto drizzare i capelli in testa al Movimento Cinque Stelle. In una nota i membri della Commissione cultura alla Camera Antonio Caso, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato, hanno duramente criticato l'emendamento, accusando il Governo di voler favorire le scuole private a svantaggio di quelle pubbliche:
"Pensavamo che con i tagli alla scuola pubblica ed ai posti in organico del personale scolastico in questa manovra si fosse già toccato il fondo, ma con gli emendamenti della maggioranza si sta iniziando a scavare. Il messaggio che stanno dando è fin troppo chiaro: da un lato con le misure di Valditara e proposte come queste affossano la scuola pubblica, dall'altro foraggiano quelle private sia direttamente che indirettamente incentivando le famiglie ad iscrivere lì i propri figli per avere il voucher".
Va chiarito che al momento si tratta di proposte, il cui inserimento in Manovra va ancora valutato. Certo, il fatto che provengano dal partito di maggioranza ed espressione della premier fa pensare che possano trovare ampio favore in sede di discussione.
Questo governo sta' distruggendo l Italia che già era messa male.Le scuole private andrebbero abolite perché sono inutili non si impara nulla Gli esiti positivi vengono pagati.con le rette e ora ci si mette anche lo stato ad incrementare l ignoranza invece di incrementare la scuola pubblica che una volta era all onore del mondo. Cosa ci si può aspettare da un ignorante come la Meloni? Una che non ha ancora imparato a parlare la sua lingua e da uno come la Russa che parla ancora in siciliano .Queste persone dovrebbero tornare a scuola.Povera Italia sempre peggio.
Non vedo il motivo di dare bonus x le paritarie,chi manda i figli li può permetterselo,o forse vogliono privatizzare le scuole come stanno facendo con la sanità?