Sposini novelli col gusto del business: 18mila euro in cinque mesi grazie alla droga
Dalle nozze all'arresto.
In soli cinque mesi, i novelli sposini erano riusciti ad incrementare il loro business illegale fino a raggiungere guadagni pari a 18mila euro... e forse proprio grazie ai soldi fatti con il giro di spaccio che hanno deciso di convolare a nozze e fare festa grande. La gioia del matrimonio è stata però buttata all'aria dall'arresto eseguito dai militari dell'Arma.
Sposini novelli col gusto del business della droga
Novelli sposini con il gusto per il business della droga. Come raccontato da "Prima Vercelli", due giovani trentenni di nazionalità nigeriana, residenti nel Comune piemontese e da poco convolati a nozze, sono stati arrestati dai Carabinieri per spaccio di sostanze stupefacenti.
I due avevano messo in piedi un vero e proprio business dello spaccio, gestito in prima persona dal neo marito, che riceveva le ordinazioni telefoniche da vari clienti, ai quali con un metodo ormai consolidato e grazie anche al supporto della moglie, provvedeva a consegnare le quantità di stupefacente richiesto, mediante cessioni per lo più sotto l’abitazione familiare.
A confermare tali attività di spaccio hanno contribuito i vari sequestri operati dagli stessi carabinieri a carico di svariati acquirenti, sorpresi con ancora indosso lo stupefacente poco prima acquistato.
Operazione "Togo Togo"
Il fiorente mercato di hashish è stato interrotto da un’articolata e complessa attività di indagine denominata “Togo-Togo”, condotta dallo scorso mese di marzo fino a luglio, dai militari della Stazione Carabinieri di Vercelli che, attraverso intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione e pedinamenti, sono riusciti a raccogliere e delineare un importante quadro probatorio, ponendo un definitivo freno alle illecite attività della coppia, alla quale a poco sono valsi i tentativi posti in essere al fine di passare inosservati.
Giro d'affari di 18.000 euro in 5 mesi
Nel solo periodo delle indagini, le attività svolte dai carabinieri hanno portato alla luce oltre 400 cessioni mensili di stupefacente a favore di circa 150 clienti abituali, tutti di una fascia di età compresa tra i 15 ed i 60 anni, per un “giro d’affari” stimato nell’ordine di 18.000 euro.
Oltre ad includere almeno tre generazioni di vercellesi, i clienti appartengono a tutte le classi sociali, compresa la cosiddetta “Vercelli bene”. A confermare, il fruttuoso commercio, sono i capi di abbigliamento griffati e gli accessori di lusso in uso agli sposini, non certo passati inosservati ai carabinieri durante le investigazioni.
La donna aveva persino il reddito di cittadinanza
I 18mila euro guadagnati dal giro di spaccio rappresentano poi una cifra poco compatibile con il reddito di cittadinanza percepito dalla donna, per altro già denunciata in merito per assenza di requisiti alla competente autorità giudiziaria.