CHE ROMPICAMPO

Ennesimo ricorso alla Corte europea: il Centro migranti in Albania rischia di restare fermo per oltre un anno

I tempi per una decisione definitiva non si annunciano brevi e divampa la polemica. Per il Centrosinistra è un flop, ma il Governo i giudici fanno politica

Ennesimo ricorso alla Corte europea: il Centro migranti in Albania rischia di restare fermo per oltre un anno
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Se non è un caso politico si annuncia di sicuro un intricato rompicapo giudiziario. E i tempi per una soluzione definitiva non si annunciano neppure brevi.

Commentatori autorevoli delle dinamiche geopolitiche internazionali parlano addirittura di almeno un anno, se non di più. 

E inevitabilmente a Destra e a Sinistra si infiamma la polemica.

E non potrebbe essere altrimenti dopo che ieri, lunedì 11 novembre 2024, il tribunale di Roma ha rimesso il caso dei migranti trattenuti nel centro in Albania alla Corte di giustizia europea sospendendo il provvedimento di convalida del trattenimento.

I giudici di Roma come quelli di Bologna: sui migranti decida la Corte Europea

E' dunque arrivato un altro stop al progetto dell'accoglienza dei migranti in Albania dopo l'accordo dei mesi scorsi tra il Governo locale e il Governo italiano.

I giudici della sezione immigrazione del tribunale di Roma hanno infatti sospeso il giudizio sulla convalida del trattenimento dei sette migranti portati negli hub in Albania, rinviando il tutto (come aveva già fatto nei giorni scorsi il Tribunale di Bologna) alla Corte di giustizia europea.

Il nodo evidenziato dai giudici di Roma alla fine rimane quello su cui si dibatte da giorni: su quali siano i Paesi sicuri non può decidere un tribunale italiano, non può decidere il Governo attraverso un decreto, ma deve pronunciarsi l'Unione Europea.

Il ritorno in Italia nei "Cara"

E ora di fatto i sette migranti sono "liberi". Non potendo restare in Albania, dovranno tornare in Italia. Verranno riportati a Brindisi nelle prossime ore.

A dir la verità, a cinque di loro era già stato negato il diritto di asilo secondo le procedure accelerate di frontiera, mentre si stavano valutando le "storie" e le testimonianze degli altri due migranti.

I sette migranti verranno portati nei Cara (Centri accoglienza richiedenti asilo), con un particolare non di proprio poco conto: mentre gli hub in Albania era "chiusi" e sorvegliati dalla Polizia italiana, a Brindisi potranno liberamente uscire durante le ore diurne e assentarsi anche per periodi più lunghi.

Tempi non brevi, che ne sarà degli hub in Albania?

Come detto, per un pronunciamento della Corte Europea i tempi non si annunciano brevi: di sicuro si parla di alcuni mesi.

Qualcuno più verosimilmente parla di un anno, altri (in questo caso forse in maniera più pessimistica) dicono che ci vorranno anche più di 12 mesi.

Ecco allora che di fronte a queste tempistiche si apre anche il dibattito che ne sarà dei due hub allestiti in Albania?

Una veduta aerea degli hub di accoglienza in Albania

Addirittura qualcuno, più o meno ironicamente, ha ipotizzato che possano essere "trasformati" in resort turistici. Un'ipotesi probabilmente fantasiosa, ma il tema della gestione e della manutenzione delle strutture rimaste vuote diventerà sicuramente di attualità.

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Le reazioni alla decisione dei giudici: il Centrodestra

Come già accaduto in occasione del primo pronunciamento dei giudici di Roma e di quello del Tribunale di Bologna, non sono mancate le reazioni dal mondo politico.

Durissimo il commento dell'ex ministro dell'Interno, leader della Lega e attuale vicepresidente del Consiglio e Ministro a Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini:

Il leader della Lega Matteo Salvini ieri sul palco durante il suo intervento
Il leader della Lega Matteo Salvini

"L'ennesima decisione dei giudici che impedisce di allontanare i clandestini dal territorio italiano non è uno schiaffo al governo, bensì una scelta che mette in pericolo la sicurezza e il portafogli degli italiani".

Più conciliante, ma probabilmente fiducioso che arrivi la parola fine alla vicenda il presidente del Senato e cofondatore di Fratelli d'Italia, Ignazio La Russa:

Il presidente del Senato Ignazio La Russa
Il presidente del Senato Ignazio La Russa

"Credo che sia un tema oggi molto controverso e credo che alla fine una parola decisiva debba arrivare, c'è stato un ricorso alla Corte europea e può darsi che sia quella la sede giusta per definire quello che secondo me è un problema che sarebbe stato meglio non fosse sorto, ma visto che è sorto in qualche modo dobbiamo definirlo".

Tranciante invece il commento dell'altro vicepresidente del Consiglio e leader di Forza Italia, Antonio Tajani:

Il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani
Il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani

"Ci sono alcuni magistrati che stanno cercando di imporre la loro linea al governo. Questo non è veramente accettabile".

Le stroncature del Centrosinistra

L'opposizione è invece tornata nuovamente all'attacco del Governo.

Come ad esempio dalle parole di Riccardo Magi di +Europa:

Riccardo Magi, segretario di +Europa
Riccardo Magi, segretario di +Europa

"Siamo stati facili profeti. Ora, il governo ha l'obbligo di interrompere le deportazioni: non può e non deve esserci una terza missione prima del giudizio della Corte di Giustizia Ue sui paesi sicuri".

Nicola Fratoianni di Avs ha invece commentato con toni sarcastici:

Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra Italiana
Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra Italiana

"Li avevano avvertiti, siamo di fronte a un film già visto".

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