Minorenne stalker evade dai domiciliari e va a sparare contro la cameretta dell'ex fidanzatina
Escalation di violenza che richiama alla mente quanto accaduto a Piacenza. Dopo l'autopsia si attende la svolta sulla morte di Aurora Tila
Ormai non sono più isolati, ma un'escalation di violenza che rappresenta a tutti gli effetti un allarme sociale.
Come purtroppo per le violenze su mogli ed ex mogli, anche le cronache riguardo storie drammatiche di "fidanzatini" sono caratterizzate da continui aggiornamenti sulle pagine di cronaca nera.
Come con l'ultimo episodio in ordine di tempo che arriva da Casoria, un Comune di 73mila abitanti nella città metropolitana di Napoli.
Qui un giovane di 17 anni ha sparato alla finestra della casa dell'ex fidanzatina.
Ancora shock, spara alla finestra dell'ex fidanzatina
La vicenda risale a qualche settimana fa e nell'evolversi delle indagini il responsabile è diventato maggiorenne.
Secondo quanto emerso dal quadro investigativo infatti per diversi mesi il giovane avrebbe tormentato l'ex fidanzatina, fino ad arrivare, alla fine dello scorso mese, a sparare con una pistola verso la finestra della casa della ragazzina.
Dopo due settimane di indagini il giovane è stato "beccato" dai carabinieri mentre tra l'altro era alla guida di uno scooter senza patente.
Di cosa è accusato il giovane, i precedenti
I fatti come detto risalgono alla fine di ottobre, precisamente il 21 ottobre, quando un proiettile era stato esploso verso la finestra dell'abitazione della ragazza.
Il giovane dovrà ora rispondere di atti persecutori ai danni della ex fidanzata e di detenzione e porto illegale di arma da fuoco.
Gli episodi di fastidi all'ex fidanzatina andavano avanti già da qualche tempo tanto è vero che il ragazzo (allora appunto minorenne) era già sottoposto alla misura cautelare della permanenza in casa, provvedimento analogo ai domiciliari, ma destinato ai minorenni.
Dopo lo sparo alla finestra, le indagini si erano allora indirizzate verso quel giovane proprio sulla scorta degli episodi precedenti.
Dal racconto della ragazza e dei familiari era infatti stato acclarato che, da quando la "relazione" si era interrotta, il giovane aveva iniziato a vessare l'ex fidanzatina.
Le ricerche dei carabinieri, il fermo
Sta di fatto che dagli spari alla finestra, il 17enne si era reso irreperibile. Nei giorni scorsi la "svolta" alle ricerche.
Il ragazzo è stato infatti "pizzicato" dai militari della stazione di Casoria col supporto dei colleghi del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna.
Da quanto emerso dalle fonti investigative i carabinieri in queste due settimane non avevano mai smesso di cercarlo, concentrandosi proprio su Casoria, con servizi di appostamento e pedinamento.
Nonostante non fosse mai in casa o negli ambienti abitualmente frequentati, l'intuizione degli uomini dell'Arma si era confermato esatta: il giovane nel frattempo diventato maggiorenne non aveva mai lasciato Casoria.
Storie shock tra fidanzatini, il dramma di Piacenza
Quanto accaduto nella cittadina dell'hinterland di Napoli come detto riporta alla mente fatti drammatici che stanno interessando le pagine di cronaca nera di questi ultimi tempi.
Su tutti morte di Aurora Tila, la 13enne di Piacenza precipitata dall'ottavo piano di un palazzo.
Una vicenda che, attraverso un'ultima testimonianza shock, sembra definitivamente inchiodare l'ex fidanzatino della vittima.
"L'ha buttata giù lui dal balcone. Lei tentava disperatamente di aggrapparsi alla ringhiera".
Città ancora sconvolta, i funerali della 13enne
Nel frattempo, nei giorni scorsi, in una città ancora sconvolta e senza parole si sono svolti i funerali della 13enne.
Bandiere a mezz'asta e lutto cittadino hanno accompagnato la cerimonia funebre nel Duomo di Piacenza in tantissimi, soprattutto giovani e amici hanno voluto salutare per l'ultima volta Aurora.
Presenti anche il prefetto di Piacenza Paolo Ponta e il sindaco Katia Tarasconi.
Gli esiti dell'autopsia
Intanto, c'era attesa per l'esito dell'autopsia sul corpo della vittima e per l'analisi dei tabulati telefonici dell'indagato.
Sugli esami autoptici una novità importante è già emersa. Il trauma cranico emerso dall'autopsia sul corpo di Aurora è compatibile con un trauma da precipitazione e, con ogni probabilità, sarebbe dunque una conseguenza della caduta della ragazzina dal balcone del palazzo.
Gli esami però non sono ancora finiti. Si attendono infatti gli esiti degli esami istologici e dei tamponi di ricerca genetica.