Lei è a casa malata, l'autovelox le fa la multa
Il sistema ha confuso una G con una C durante la lettura della targa. Il vero trasgressore è stato rintracciato e ha pagato la multa
Quando ha ricevuto una lettera dalla Svizzera probabilmente si è domandata chi fosse mai a scriverle. E quando ha aperto la busta probabilmente ha sobbalzato. Sì, perché una pensionata italiana 81enne ha ricevuto una multa per eccesso di velocità comminatale il 23 luglio 2024 a Baden. Ma lei non solo non c'era mai stata, ma quel giorno era pure a casa ammalata.
Lei è a casa malata, l'autovelox svizzero le fa la multa
A raccontare la bizzarra vicenda che ha coinvolto un'anziana italiana è Aargauer Zeitung. Secondo quanto riportava la missiva ricevuta dall'anziana, lo scorso 23 luglio la donna era stata beccata al volante di una Opel a infrangere i limiti di velocità a Baden, in Svizzera.
Per lei una multa da 120 franchi (poco meno di 130 euro) più le tasse. Insomma, mica bruscolini.
Peccato che lei non fosse lì in quel momento.
La "battaglia legale"
A quel punto l'anziana si è rivolta a un legale, che ha contattato l'ufficio del pubblico ministero spiegando che la sua cliente era malata quel giorno e che lei non possiede una Opel, bensì una Toyota Aigo.
L'ufficio del pubblico ministero ha risposto, ma il periodo di ricorso di 10 giorni era già scaduto. Secondo il portavoce Adrian Schuler, la lettera dell'avvocato è arrivata solo due settimane dopo il termine.
La Procura è stata quindi costretta a presentare una richiesta di riesame del caso al Tribunale federale, che ha dato ragione alla donna. Non si è trattato infatti di nuove prove, ma di una valutazione errata delle stesse.
Cosa è successo
Ma come è stato possibile l'errore? A spiegarlo è stato Martin Brönnimann, capo della polizia municipale di Baden: nel leggere la targa della vettura, il sistema ha riconosciuto una G come una C e quindi riconosciuto una targa sbagliata.
L'effettivo trasgressore è stato infine individuato e ha già pagato la multa.