Non solo il venerdì nero per i trasporti: a novembre incrociano le braccia insegnanti, sanitari e ferrovieri
Numerosi i settori cruciali in agitazione, in attesa dello sciopero generale del 29 novembre 2024
Venerdì 8 novembre 2024 sarà una giornata davvero difficile per moltissimi pendolari. E' infatti in programma uno sciopero di 24 ore del trasporto pubblico che si annuncia davvero pesante. Non sono previste, infatti, le solite fasce di garanzia e dunque andare al lavoro (o tornare a casa a fine giornata) potrebbe essere davvero un'impresa.
Ma non si tratta dell'unico sciopero in programma a novembre 2024, che si annuncia un mese carico di proteste.
Lo sciopero dei trasporti di venerdì 8 novembre 2024
Come detto il primo sciopero in programma è quello dei trasporti, venerdì 8 novembre 2024. E sarà particolarmente complicato. Solitamente negli scioperi dei mezzi sono previste le cosiddette fasce di garanzia, nelle ore di maggiore afflusso di utenti, in particolare di coloro che vanno al lavoro o tornano a casa a fine giornata:
- dalle 6 alle 9;
- dalle 18 alle 21.
Questa volta però non ci saranno, e dunque lo sciopero potrebbe effettivamente essere di 24 ore continuative. Questo perché la Legge sullo sciopero (L.146/90 e s.m.) prevede possa essere usata una sola volta nel corso della vertenza nazionale.
Lo sciopero della scuola di lunedì 11 e venerdì 15 novembre 2024
La settimana seguente non sarà migliore. Perché se ci si potrà spostare senza problemi particolari, chi potrebbe subire disagi sono le famiglie, dato che è in programma un doppio sciopero della scuola.
Lunedì 11 novembre 2024 tocca alle scuole statali di ogni ordine e grado con lo sciopero proclamato da Anquap e a cui ha aderito il Movimento Nazionale Dsga. A essere interessati sono tutti i Direttori SGA con ogni tipologia contrattuale che potranno sospendere le prestazioni eccedenti l'orario d'obbligo
Ma non è finita, perché il sindacato Anief ha indetto uno sciopero della scuola per l'intera giornata di venerdì 15 novembre 2024 per chiedere lo stop all'utilizzo sistematico delle supplenze, cambiare il reclutamento per immettere in ruolo su tutti i posti disponibili, assumere in ruolo gli idonei dei concorsi, spostare nell'organico di diritto tutti i posti in organico di fatto e in deroga.
Lo sciopero di medici e infermieri del 20 novembre 2024
Ha fatto rumore quando è stato indetto - e lo farà anche nel giorno in cui si svolgerà - lo sciopero proclamato dalle sigle sindacali Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up, che rappresentano medici e infermieri.
Mercoledì 20 novembre 2024 il comparto sanità rischia di rimanere bloccato a causa della mobilitazione di 24 ore proclamata per protestare contro la Legge di bilancio del governo Meloni.
Il testo della Legge di Bilancio per il 2025, accusano i sindacati, "conferma la riduzione del finanziamento per la sanità rispetto a quanto annunciato nelle scorse settimane e cambia le carte in tavola rispetto a quanto proclamato per mesi".
La manovra, rilevano, prevede un aumento dell'indennità di specificità medica sanitaria di 17 euro nette per i medici e 14 euro netti per i dirigenti sanitari per il 2025, 115 euro nel 2026 per i medici e zero per i dirigenti sanitari, mentre nelle tasche degli infermieri arriverebbero per il 2025 circa 7 euro e per il 2026 circa 80 euro, e non va meglio per le altre professioni sanitarie.
29 novembre 2024: sciopero di ferrovie e autostrade
Giornata di scioperi anche venerdì 29 novembre 2024. Dalle 21 di giovedì 28 novembre per 24 ore si fermeranno i lavoratori del settore ferroviario, mentre dalle 22 (anche loro per 24 ore) toccherà al personale delle autostrade.
Previsti anche alcuni scioperi locali nel settore aereo: sciopereranno per 4 ore i lavoratori dell'aeroporto di Venezia, mentre si estenderà all'intera giornata quello riguardante il personale di Milano Linate e Milano Malpensa. Previsto anche sciopero di 24 ore del personale navigante della compagnia aerea Wizz Air.
Lo sciopero generale del 29 novembre 2024
Da non dimenticare poi che venerdì 29 novembre 2024 c'è lo sciopero generale di 8 ore indetto da Cgil e Uil (la Cisl invece non ha aderito), che scenderanno in piazza per chiedere di "cambiare la Legge di bilancio, considerata del tutto inadeguata a risolvere i problemi del Paese" e per rivendicare l'aumento del potere d'acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali.