In Trentino

Il fungaiolo aggredito nel bosco difende l'orso: "Non uccidetelo"

"Si è solo difeso, d'altronde ero io a casa sua e non il contrario"

Il fungaiolo aggredito nel bosco difende l'orso: "Non uccidetelo"
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La notizia, come sempre accade su questo argomento, ha fatto molto discutere. E ora interviene anche il protagonista, con una dichiarazione a sorpresa. Il fungaiolo aggredito nel fine settimana da un orso nei boschi del Trentino difende l'animale:

"Non abbattetelo, si è solo difeso".

Il fungaiolo aggredito nel bosco difende l'orso

L'aggressione è avvenuta nel pomeriggio di sabato 19 ottobre 2024 nei boschi di Bleggio Superiore, in Trentino. Il fungaiolo, un 33enne di origini piemontesi, si trovava da solo nei boschi quando è stato aggredito alle spalle dall'orso, che lo ha graffiato ripetutamente con le zampe e ferendolo alla schiena e alle braccia prima di allontanarsi. L'uomo, sanguinante da schiena e braccia, è tornato a piedi fino al paese più vicino da dove è stato dato l'allarme.

Immediatamente la Provincia di Trento ha annunciato l'applicazione del protocollo, che prevede l'abbattimento dell'animale una volta che sarà catturato.

Tra i tanti pareri contrari, però, a quelli delle associazioni animaliste si aggiunge a sorpresa quello dello sfortunato protagonista dell'episodio.

Il racconto: "Si è difeso, ero io a casa sua"

Ripresosi dallo spavento, il 33enne ha voluto spiegare nel dettaglio l'accaduto in un'intervista rilasciata a La Stampa.

"Mi ha sorpreso d'improvviso alle spalle, mi ha buttato a terra e mi ha schiacciato ripetutamente con le zampe mentre io, mani sulla testa, cercavo di proteggermi".

"Non ho sentito nulla, non mi ero proprio accorto di averlo alle spalle, ma l'orso non mi ha aggredito. I segni che ho sulla schiena sono quelli provocati dalle unghie mentre mi schiacciava a terra con le zampe. Le sue unghie infatti non sono retrattili e quindi mi ha per forza segnato la pelle. Ma, sia chiaro, non ha affondato le unghie. Probabilmente quella sua reazione era solo per difendersi, del resto ero io a casa sua e non il contrario".

E sulle strategie per la convivenza tra orsi e umani ha un suo pensiero:

"A mio parere sarebbe meglio controllarli di più, monitorare i loro spostamenti e comportamenti. E fare in modo che la gente sappia da fonti certe quali sono le zone più a rischio, dove è più probabile incontrare l'orso. Insomma, adottare un sistema per avvertire le persone delle aree più pericolose".

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