"Imbroglio", "Truffa", "Cavolata": opposizione e sindacati smontano l'esultanza di Salvini sul contributo delle banche
Si tratterebbe solo di un anticipo di soldi che gli Istituti di credito avrebbero dovuto comunque dare
Manovra di bilancio il giorno dopo. Dopo l'esultanza di Salvini (e della Lega) e le lodi al buon senso da parte della premier Giorgia Meloni (FdI) e di praticamente tutta Forza Italia ecco però che dall'opposizione e dalle associazioni di categoria (soprattutto quelle di ambito sanitario) si alzano nubi di critiche al documento del Governo.
Un documento che peraltro come ammesso anche nella giornata di ieri, mercoledì 16 ottobre 2024, dal presidente della Commissione Finanze, Marco Osnato (FdI) deve ancora essere presentato integralmente e in tutte le sue voci di dettaglio.
Legge di bilancio, da Pd e Calenda bocciatura al Governo
Dunque, in soldoni un provvedimento che anche la maggioranza parlamentare attende di conoscere appieno, mentre a dir la verità, nella stessa coalizione di Governo c'è già chi conta di apportare qualche modifica al documento in nome di futuri miglioramenti.
Come ad esempio ha già annunciato sempre ieri proprio il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani.
Insomma, anche se "battezzata" con una manovra di "buon senso", la sensazione è che si tratti di un provvedimento ancora in divenire con la la stessa maggioranza che forse vuole capirne di più.
Ma al di là di quelli che potranno essere i correttivi della coalizione (e naturalmente dall'opposizione sono in arrivo una "valanga" di emendamenti), nel frattempo la manovra e in particolare la previsione delle risorse da banche e assicurazioni sono state letteralmente stroncate da Pd e Calenda (Azione) che di fatto hanno smontano l'esultanza di Salvini.
Il leader della Lega, vicepresidente del Consiglio e Ministro alle Infrastrutture e Trasporti proprio durante la seduta del Consiglio dei Ministri di martedì sera aveva pubblicato sui suoi canali social un post riguardo la previsione in manovra di 3 miliardi e mezzo provenienti da banche e assicurazioni, risorse da destinare appunto alla Sanità.
E il leader della Lega si era arrogato i meriti di quella previsione spiegando che si trattava di un passaggio della manovra che seguiva le indicazioni auspicate dalla Lega.
"Imbroglio", "Truffa", "Cavolata", che stroncature
E la bocciatura è arrivata senza troppi giri di parole. In alcuni casi con toni durissimi.
Come ad esempio dal giudizio del segretario nazionale del Partito democratico, Elly Schlein:
"Altro che tassa sugli extraprofitti e risorse per la sanità pubblica. È il solito gioco delle tre carte, come se gli italiani fossero stupidi".
E ancora:
"I soldi dalle banche? La verità è che si tratta di anticipi di tasse già dovute. L'altra verità è che 900 milioni per la sanità sono pochi per un settore così importante. Dall'Esecutivo è arrivata la solita propaganda".
Insomma, secondo l'opposizione quando si parla (come ha fatto appunto trionfalmente Salvini) di 3 miliardi e mezzo che, arrivando dalle banche e dalle assicurazioni, verranno destinati alla Sanità, si tratterebbe solo di un anticipo di soldi che gli Istituti di credito e assicurativi avrebbero dovuto comunque dare.
Senza troppo bisogno di commenti anche il giudizio di Carlo Calenda di Azione:
"La manovra e i soldi dalle banche? Una cavolata".
Sulla stessa falsariga e ancor più duro l'ex presidente del Consiglio e leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte:
"Non c'è nessuna tassa sulle banche, è un imbroglio. Dalle pensioni alla Sanità siamo molto preoccupati per questa manovra. Ad esempio, per la Sanità che è a pezzi, serve una cura da cavallo, un piano straordinario. I ministri e la premier Meloni sono ma entrati in un pronto soccorso? Hanno visto le prenotazioni di un esame diagnostico per cui servono due o tre anni? Tutti i medici e gli infermieri sono sul piede di guerra e noi con loro".
Anche i medici sul piede di guerra: le proposte al Governo
E in effetti sul fronte sanità, una sonorissima bocciatura alla manovra è arrivata in queste ore anche da Anaoo Assomed, la maggiore sigla sindacale dei medici.
Durissimo infatti è stato il commento del segretario Pierino Di Silverio:
"Se dovesse essere confermato che per il 2025 sarebbero destinati alla Sanità solo 880 milioni e i restanti 3 miliardi a valere sul 2026, saremmo di fronte a una scandalosa mistificazione che vanifica tutti i proclami che sono stati fatti fino a oggi. Siamo pronti a forti azioni di protesta".
Dall'associazione dei medici è poi arrivata nuovamente la sollecitazione al Governo a tassare alcol e sigarette, senza contare i seri dubbi sulla questione della detassazione degli stipendi:
"Il problema sta nel come verranno utilizzate queste risorse: se davvero, come è stato ipotizzato, l'intenzione è quella di dividere in due tranche successive la defiscalizzazione sugli stipendi dei medici, per noi sarebbe una vera presa in giro. Così, infatti, si posticiperebbe un aumento per lo stipendio dei medici che invece chiediamo quale segnale immediato da parte del governo, perché non c'è più tempo".
Ecco allora che Di Silverio ha lanciato una proposta urgente al Governo Meloni:
"Chiediamo la defiscalizzazione dal primo gennaio 2025. Inoltre, il governo avrebbe anche stanziato i fondi per il prossimo contratto di lavoro dei medici 2025-2027, e noi chiediamo un anticipo economico su questo contratto nella more di iniziare ancora la trattativa del contratto attuale 2022-2024 che scade a dicembre".