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Manovra 2025, arriva la "Carta dei nuovi nati": come funziona, chi ne ha diritto, quanto vale

"Vogliamo sostenere concretamente le famiglie italiane, soprattutto quelle più numerose”, ha dichiarato una fonte vicina al Ministero dell’Economia

Manovra 2025, arriva la "Carta dei nuovi nati": come funziona, chi ne ha diritto, quanto vale
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Martedì 15 ottobre 2024, intorno alle 20.30, si è svolto uno dei vertici più attesi dell’anno a Palazzo Chigi: il Consiglio dei ministri ha discusso il testo della legge di Bilancio 2025. A poche ore dall’inizio dell’incontro, sono già emerse alcune indiscrezioni significative. Fra cui il bonus nuovi nati 2025.

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La Manovra per il prossimo anno prevede un valore complessivo di 30 miliardi di euro lordi, mentre per il 2026 il bilancio salirà a 35 miliardi e supererà i 40 miliardi nel 2027.

Manovra: bonus nuovi nati 2025

La terza Legge di Bilancio del governo Meloni, con uno stanziamento di 30 miliardi lordi, pone i nuclei familiari, in particolare quelle con figli, al centro dei suoi interventi.

Una delle principali novità riguarda il sostegno alle famiglie, con un’attenzione particolare a quelle numerose e alle politiche di incentivo alla natalità. L’assegno unico subisce un restyling, con un tetto massimo di detrazione variabile in base al numero dei componenti del nucleo familiare. Si fa strada l’introduzione del "quoziente familiare", un meccanismo che favorisce le famiglie con più figli.

Famiglie numerose

Fra le nuove misure, si segnala la "Carta per i nuovi nati", un bonus una tantum di mille euro destinato ai genitori con un ISEE inferiore a 40 mila euro. L'agevolazione punta a dare un aiuto alle famiglie per far fronte alle cospicue spese per ogni nuovo nato, come si legge in una nota del Mef sulla manovra appena licenziata, che dovrà ottenere il via libera in Parlamento entro il 31 dicembre. Per conoscere i dettagli della Carta, e sapere come funzionerà e quando sarà effettivamente utilizzabile dalle famiglie, bisogna aspettare il testo della legge di Bilancio. Sempre in tema di maternità si rafforza il bonus per asili nido, per ottenere uno sconto nelle rette, e prevista anche l'esclusione delle somme relative all’assegno unico universale dal computo dell'Isee.

Confermata poi la decontribuzione per le mamme con 2 o 3 figli, una misura che sarà estese anche alle lavoratrici autonome.

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Più numerosa sarà la famiglia, maggiori saranno le agevolazioni fiscali di cui potrà beneficiare. 

"Vogliamo sostenere concretamente le famiglie italiane, soprattutto quelle più numerose”, ha dichiarato una fonte vicina al Ministero dell’Economia.

Inoltre, viene rifinanziata la "Carta dedicata a te", con una dotazione di 500 milioni di euro.

Altri interventi

Fra le principali conferme troviamo le disposizioni pensionistiche già stabilite in precedenza. Resta infatti invariato l’impianto della riforma Fornero, introdotta sotto il governo Monti, e si confermano anche le misure adottate lo scorso anno, come Quota 103. Sono inoltre previsti interventi a sostegno dei lavoratori, sia pubblici che privati, che raggiungono l’età pensionabile ma scelgono di continuare a lavorare.

Per quanto riguarda il settore immobiliare, viene prorogato il bonus ristrutturazioni al 50%, ma sarà riservato solo alle prime case. Un aggiornamento catastale interesserà coloro che hanno usufruito del Superbonus 110%, e questi proprietari dovranno attendersi un aumento delle imposte. Il governo conferma anche il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi inferiori a 35 mila euro e la riduzione a tre degli scaglioni Irpef. Novità importanti riguardano anche l’affidamento dei minori: i costi relativi, finora sostenuti dai Comuni, passeranno a carico dello Stato, liberando così risorse economiche per gli enti locali.

Finanziamento delle misure

Per finanziare queste misure, il governo potrà contare su un contributo di 3,5 miliardi di euro proveniente da banche e assicurazioni, che negli ultimi anni hanno beneficiato di ingenti guadagni grazie all’aumento dei tassi di interesse. Anche il taglio del 5% delle spese ministeriali contribuirà a finanziare parte della Manovra. Il settore sanitario riceverà un incremento di 3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 5 miliardi già stanziati nella precedente Finanziaria. Sul fronte dei carburanti, è previsto un aumento delle accise sul diesel di 1,5 centesimi, mentre quelle sulla benzina subiranno una riduzione dello stesso importo.

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