“Due mani in più”, a fianco dei soggetti più fragili
Il servizio gratuito di spesa a domicilio con cui Coop Lombardia supporta tutti coloro che non sono più autonomi.
"Due mani in più" è un ’importante rete solidale costruita in quasi vent’anni di lavoro, per aiutare le persone più anziane o non autosufficienti. Si tratta di servizio gratuito di spesa a domicilio con cui, dal 2001, Coop Lombardia supporta tutti coloro che, per ragioni di età e di salute, non sono più in grado di svolgere autonomamente le più elementari attività quotidiane.
"Due mani in più", il progetto di Coop Lombardia
Il progetto alimenta legami di prossimità che hanno un grande valore sociale, grazie al supporto dei soci volontari al fianco di Croce Rossa, Caritas Ambrosiana, Consorzio Farsi Prossimo e Auser Milano. Un valore che è stato già riconosciuto nel 2016 in occasione dell’assegnazione dell’Ambrogino d’Oro per la città di Milano.
«Nella fase emergenziale che stiamo vivendo, la rete di “Due Mani in più“ è stata un’importante e immediata risposta alle necessità delle persone anziane e non autosufficienti, costrette all’isolamento - precisa Alfredo De Bellis, vice presidente Coop Lombardia - Dalle prime settimane dell’emergenza sanitaria, il servizio ha consolidato maggiormente la sua presenza nei punti vendita di Coop Lombardia già coinvolti, grazie alla generosa collaborazione di alcuni volontari indirizzati dalle istituzioni comunali e dal supporto di nuovi partner. I solidi rapporti costruiti in anni di collaborazione attiva con le associazioni del territorio e le amministrazioni comunali sui progetti Buon Fine e Dona la Spesa, hanno permesso a Coop Lombardia di essere in prima fila sin dall’inizio dell’emergenza per attivare insieme ai sindaci dei comuni lombardi le reti solidali di consegna della spesa».
L'aiuto del Comune di Milano
Sul territorio milanese inoltre, il progetto "Due mani in più" è stato potenziato e continua ad operare a stretto contatto con l’Amministrazione comunale. In particolare con l’assessorato alle Politiche sociali. Questo contributo, unito all’impegno e alla dedizione dei volontari, dei soci volontari, e all’efficace risposta dei punti vendita Coop, ha aumentato il numero delle spese, che ha raggiunto il ritmo di migliaia di consegne settimanali (oltre 60.000 in pochi mesi) in tutta la Lombardia.
«In questo ultimo anno e mezzo come Comune abbiamo fatto il possibile per arrivare a tutte le famiglie che hanno bisogno - spiega l’assessore alle Politiche sociali e abitative del Comune di Milano Gabriele Rabaiotti - da un lato mantenendo tutte le tradizionali misure annuali di sostegno al reddito, e dall’altro mettendo in campo misure straordinarie come la straordinarietà del momento ha richiesto. Parlo delle politiche di sostegno alimentare e anche di quelle di sostegno all’affitto, che hanno comportato entrambe uno sforzo notevole da parte dell’Amministrazione. Con la rete di Milano Aiuta, cui ha aderito un centinaio tra associazioni, imprese, cooperative, enti e organizzazioni non profit siamo riusciti a mettere in campo molti progetti. Tra cui questo di Coop Lombardia, e a raggiungere così migliaia di persone, aiutandole in molti modi diversi: dalla consegna di pasti, spesa e farmaci all’accompagnamento a visite mediche, passando per le operazioni di igiene personale, di pulizia della casa e al trasporto gratuito in caso di necessità, negli ultimi mesi molto utilizzato soprattutto per recarsi nei centri vaccinali».
Questo contributo, unito all’impegno e alla dedizione dei volontari, dei soci volontari, e all’efficace risposta dei punti vendita Coop, ha aumentato il numero delle spese, che ha raggiunto il ritmo di migliaia di consegne settimanali in tutta la Lombardia. I servizi gratuiti di consegna della spesa di Coop Lombardia si rivolgono a: persone anziane e disabili adulti con difficoltà motorie, in situazioni di non autosufficienza, soli o con rete parentale non in grado di provvedere a tale attività in modo autonomo persone che per motivi di salute non sono in grado, temporaneamente, di provvedervi in modo autonomo; persone immunodepresse; persone in quarantena.
Per chi fosse interessato al servizio, è possibile contattare il numero di riferimento per conoscere i dettagli, che possono variare da Comune a Comune 800.016.706.