GIRO DI VITE

Aggressioni negli ospedali, via libera del Governo: chi commetterà violenza sarà arrestato

Pugno duro anche contro i danneggiamenti a macchinari e strutture. Previsti fondi anche per aumentare la videosorveglianza

Aggressioni negli ospedali, via libera del Governo: chi commetterà violenza sarà arrestato
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Alla fine, come preannunciato in queste settimane, contro le aggressioni in corsia o nei Pronto soccorso il Governo ha deciso di far partire un giro di vite dopo gli episodi eclatanti, in tutta Italia, degli ultimi tempi.

Ecco allora che dall'Esecutivo è arrivato il via libera alla previsione dell'arresto obbligatorio in flagranza di reato o in via differita per chi si rende responsabile di violenze nei confronti del personale sanitario.

Ma non solo: la stesse disposizioni saranno previste per chi danneggerà macchinari e strumentazioni destinate appunto all'assistenza sanitaria.

Aggressioni a medici e infermieri, cosa ha deciso il Governo

Come detto, gli ultimi episodi accaduti negli ospedali di tutta Italia (eclatante il caso di quei medici e infermieri che si erano barricati in uno stanzino dell'ospedale di Foggia per sfuggire alla rabbia di 50 persone dopo la morte di una giovane), il Governo Meloni ha deciso di correre ai ripari.

Lo ha fatto attraverso un decreto legge contro l'escalation di violenze negli ospedali.

Nella fattispecie, il testo approvato in Consiglio dei ministri prevede la reclusione fino a cinque anni e multe fino a diecimila euro.

L'arresto in differita (non oltre però le 48 ore), è invece previsto in presenza di filmati o altre prove che attestino il reato.

Investimenti anche per la videosorveglianza

Ecco allora che proprio per questa seconda previsione, nella prossima manovra di bilancio il Governo conta di inserire risorse per installare di sistemi di videosorveglianza nelle strutture sanitarie.

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio

Previsioni che sono state così commentate dal ministro della Giustizia Carlo Nordio:

"Si tratta di provvedimenti che hanno fondamentalmente un forte effetto deterrente. È intollerabile che chi lavora con grande sacrificio in ambulatori e pronto soccorso venga malmenato e che ambienti così importanti per la collettività e per la loro salute come quelli ospedalieri vengano devastati".

Il decreto dell'Esecutivo Meloni arriva dopo che comunque nell'ultimo anno c'era stato l'aumento dei posti di polizia negli ospedali (da 120 a 196) e così pure è stata aumentata la presenza di agenti, da 299 a 432.

Escalation di violenze, la necessità di intervenire

Come detto, l'episodio di Foggia era diventato virale e aveva fatto il giro del web, ma il fenomeno in queste settimane ha raggiunto punte ormai intollerabili tanto che il personale ospedaliero aveva minacciato di ricorrere allo sciopero, oltre a chiedere la presenza dell'esercito.

L'ultimo episodio in ordine di tempo si era verificato in Toscana, al Pronto soccorso di Prato dove nottetempo addirittura un 15enne aveva tenuto in ostaggio medici, pazienti e guardie giurate.

Anche se proprio la Puglia rimane la Regione dove la situazione è più critica con i sindacati che hanno presentato un report che parla di una aggressione ogni tre giorni, con il fenomeno che si è triplicato rispetto al 2023.

In attesa delle disposizioni arrivate in queste ore dal Governo, in Calabria, a Vibo Valentia, il Prefetto ha invece precettato l'esercito per presidiare l'ospedale cittadino.

La soddisfazione dei sindacati

Intanto dopo l'ufficializzazione delle decisioni del Governo, i sindacati dei medici hanno manifestato la propria soddisfazione come ad esempio attraverso la nota stampa della Federazione Cimo-Fesmed:

"L'approvazione del decreto legge è la risposta concreta e immediata ad una emergenza nazionale, plaudiamo e sosteniamo l'operato del ministro Orazio Schillaci".

Soddisfatta anche la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri:

"E' un primo passo, ma va benissimo. Il Governo ora deve però dare precise indicazioni alle aziende sanitarie e alle Regioni perché adottino sistemi di videosorveglianza, utilizzando eventualmente anche i fondi del Pnrr. Solo così queste previsioni potranno essere realmente efficaci".

I commenti della politica

Soddisfazione anche dal mondo della politica. Il portavoce di Forza Italia e vicecapogruppo alla Camera Raffaele Nevi ha commentato:

Raffaele Nevi, Forza Italia
Raffaele Nevi, Forza Italia

"Il decreto per contrastare immediatamente le azioni violente contro chi si occupa della nostra salute è la risposta pronta del Governo che viene incontro alle richieste di intervento che come Forza Italia avevamo tempestivamente evidenziato".

E ancora:

"E' un tema gravissimo che riguarda anche la sicurezza nei luoghi di lavoro e il rispetto che si deve a chiunque svolga la propria attività, in special modo i professionisti e i medici che operano nell'ambito sanitario. Proprio per questo, abbiamo chiesto unità su questa materia e siamo soddisfatti di essere stati ascoltati".

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