Arriva in anticipo?

Bonus 100 euro in busta paga: quando arriva, chi può richiederlo e cosa fare

Previsto per gennaio (e ribattezzato Bonus Befana), potrebbe essere erogato prima, come ha spiegato il viceministro Leo

Bonus 100 euro in busta paga: quando arriva, chi può richiederlo e cosa fare
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"Non escludiamo che il bonus da 100 euro previsto a gennaio 2025 per le famiglie possa essere rivisto e anticipato nel 2024 sostanzialmente implementando le tredicesime di questo anno. Vogliamo sostenere le famiglie, soprattutto in un momento particolare dell'anno".

Lo ha detto il viceministro dell'Economia Maurizio Leo anticipando alcune mosse del Governo in vista della Manovra.

Ma di cosa si tratta? Vediamo nello specifico di cosa stiamo parlando, chi può richiedere il bonus 100 euro in busta paga e cosa fare.

Bonus 100 euro in busta paga in anticipo?

Il Bonus 100 euro è stato approvato dal Governo in primavera, con il Decreto Primo Maggio e si rivolge ai lavoratori con gli stipendi più bassi, assegnando una una tantum  nella busta paga di gennaio 2025 (tanto che è stato ribattezzato Bonus Befana). Ma il netto non sarà di 100 euro, e c'è chi rischia la beffa.

Nei piani del Governo c'era in realtà un Bonus tredicesima, che avrebbe implementato la mensilità aggiuntiva di dicembre. Ma poi, visti i tempi stretti del Decreto, l'ipotesi non era andata in porto ed era nato così il Bonus 100 euro.

A chi spetta il bonus 100 euro

Al momento i 100 euro sono previsti nella busta paga di gennaio 2025, ma come ha spiegato Leo, l'intenzione è quella di anticipare di un mese, aiutando le famiglie più bisognose nel periodo delle feste di Natale.

Le caratteristiche per la concessione dei 100 euro sono:

  • essere lavoratori dipendenti un reddito complessivo inferiore ai 28mila euro;
  • avere un coniuge e almeno un figlio, e che siano entrambi a proprio carico, oppure non avere un coniuge a proprio carico ma avere un figlio a proprio carico;
  • avere un’imposta lorda sul reddito (IRPEF) di importo superiore alle detrazioni spettanti.

Cosa fare per avere il Bonus 100 euro

A differenza di altri bonus elargiti in passato, il Bonus 100 euro non sarà automatico. Sarà infatti il lavoratore a doverlo chiedere all'azienda attestando la sussistenza dei requisiti (servirà indicare anche il codice fiscale del coniuge e dei figli a carico) con l'avvicinarsi dell'erogazione della busta paga in cui verrà inserito.

I sostituti d’imposta poi verificheranno in sede di conguaglio il diritto all’indennità e, se la stessa si riveli non spettante, saranno sempre i datori di lavoro a recuperare l’importo già erogato.

Il Bonus 100 euro non sarà... da 100 euro

Ma, a dispetto del nome, il Bonus 100 euro non sarà... da 100 euro. Il contributo sarà soggetto infatti a ritenuta, che trattandosi di redditi sino a 28.000 euro sarà del 23%. Dunque, alla fine di tutto, in busta paga troverete 77 euro.

Ma non è finita qui: l'imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente percepiti dal lavoratore dovrà essere d’importo superiore a quello delle detrazioni spettanti al lavoratore. In sostanza, serve avere una "capienza Irpef" tale da aver diritto al bonus. Un po' come per l'ex bonus Renzi.  Per capirci, se le detrazioni di cui si usufruisce sono pari o superiori alla somma versata come imposta sul reddito non si avrà diritto al beneficio. In pratica, chi è nella cosiddetta "no tax area" non riceverà il contributo.

Inoltre, il bonus sarà rapportato ai mesi lavoratori, esattamente come accade per la tredicesima: solo chi ha maturato 12 mesi di lavoro nel 2024 avrà dunque diritto a 100 euro lordi. Per chi ha lavorato meno, sarà proporzionale. Per fare un esempio: se avete lavorato da luglio a dicembre (dunque sei mesi), ne percepirete la metà.

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