Talento puro

Ezio Vendrame, l'addio al George Best del calcio italiano

Genio e sregolatezza, fu idolo dei tifosi del Lanerossi Vicenza ma transitò anche da Padova. Le sue prodezze in campo e fuori.

Ezio Vendrame, l'addio al George Best del calcio italiano
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Aveva 72 anni ed era malato da tempo: un talento purissimo fuori dagli schemi.

Il debutto in Serie A con il Lanerossi

Aveva fatto sognare i tifosi biancorossi del Lanerossi Vicenza, formazione con cui aveva esordito in Serie A all'inizio degli anni '70. Ma era transitato anche dal Padova, in serie C, prima di tornare a casa per giocare anche con la squadra del suo paese, la Junior Casarsa. Una meteora accecante fiera di esserlo. Se n'è andato a 72 anni Ezio Vendrame, il George Best italiano, accostato al fuoriclasse nord irlandese per il grande talento (in buona parte dissipato) e per il carattere ribelle. Origini friulane, Vendrame - malato da tempo - è scomparso ieri mattina, sabato 4 aprile 2020, in provincia di Treviso, dove viveva.

Ezio Vendrame, l'addio al George Best del calcio italiano

Carriera e imprese

Piede magico, capelli lunghi e indole anticonformista, aveva giocato nel ruolo di mezzala e ala anche nell'Udinese, ma era stato con proprio con il Lanerossi Vicenza che aveva esordio in serie A nella stagione 1971-1972, diventando l'idolo dei tifosi biancorossi. Dopo tre anni passò al Napoli disputando tuttavia solamente tre partite in campionato. Successivamente  passò al Padova in serie C, dove rimase due stagioni collezionando 57 presenze. Chiuse come detto a casa sua, contribuendo con la maglia del Pordenone alla vittoria dei neroverdi nel campionato di serie D 1978-1979 per poi giocare nella squadra del suo paese, la Junior Casarsa. Molto amato dai tifosi per il talento tecnico naturale e per lo spettacolo che sapeva regalare anche nelle partite più anonime, era invece spesso la disperazione di allenatori e presidenti. Famosa, tra le tante, è rimasta la volta in cui, annoiato per un Padova-Cremonese che scorreva senza sussulti, si inventò di dribblare tutti i suoi compagni di squadra, incapaci di fermarlo, per poi fermarsi davanti al suo portiere e da lì ritornare indietro.

Le sue passione extra campo

Scrittore e poeta, è stato autore di diversi libri, tra cui il (non a caso) provocatorio: "Se mi mandi in tribuna, godo". Ha scritto anche poesie ed è stato amico del cantautore Piero Ciampi, che durante una partita del Padova salutò pubblicamente vedendolo in tribuna e interrompendo il gioco. Ma tra le sue passioni extra calcistiche anche e soprattutto le donne. Una volta, mandato in tribuna dal tecnico dei partenopei Vinicio, con cui non ebbe mai feeling, Vendrame ne approfittò per amoreggiare nel bagno dello stadio con una ragazza conosciuta da poco. Insomma, genio e sregolatezza.

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