Dopo il terremoto Boccia

Il ministro Sangiuliano si è dimesso

Dimissioni irrevocabili: al suo posto Meloni nomina Alessandro Giuli

Il ministro Sangiuliano si è dimesso
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Alla fine sono arrivate le dimissioni. Gennaro Sangiuliano ha lasciato il suo ruolo di ministro della Cultura, travolto dal caso Boccia. Nel pomeriggio di venerdì 6 settembre 2024 ha presentato le dimissioni irrevocabili.

Sangiuliano si è dimesso: la lettera

Di seguito il testo della lettera di dimissioni del ministro indirizzata a Giorgia Meloni.

"Caro Presidente, cara Giorgia,
dopo aver a lungo meditato, in giornate dolorose e cariche di odio nei miei confronti da parte di un certo sistema politico mediatico, ho deciso di rassegnare in termini irrevocabili le mie dimissioni da Ministro della Cultura.
Ti ringrazio per avermi difeso con decisione, per aver già respinto una prima richiesta di dimissioni e per l'affetto che ancora una volta mi hai testimoniato. Ma ritengo necessario per le Istituzioni e per me stesso di rassegnare le dimissioni. Come hai ricordato di recente, stiamo facendo grandi cose, e lo dico come comunità politica e umana alla quale mi sento di appartenere.

Sono fiero dei risultati raggiunti sulle politiche culturali in questi quasi due anni di Governo. A partire dall'aver messo fine alla vergogna tutta italiana dei musei e dei siti culturali chiusi durante i periodi di ferie, aver incrementato in appena un anno il numero dei visitatori dei musei (più 22 per cento) e gli incassi degli stessi (più 33 per cento).

A dicembre a Milano aprirà palazzo Citterio acquistato dal ministero nei primi anni Settanta e poi rimasto inutilizzato per decenni. Sono ben avvianti grandi progetti come l'ex Albergo dei Poveri di Napoli, l' ampliamento degli Uffizi in altre sedi e l'investimento per la Biennale di Venezia.

Per la prima volta in Italia sono state organizzate grandi mostre su autori e personaggi storici che la sinistra aveva ignorato per ragioni ideologiche.
Sono consapevole, inoltre, di aver toccato un nervo sensibile e di essermi attirato molte inimicizie avendo scelto di rivedere il sistema dei contributi al cinema ricercando più efficienza e meno sprechi.

Questo lavoro non può essere macchiato e soprattutto fermato da questioni di gossip. Le Istituzioni sono un valore troppo alto e non devono sottostare alle ragioni dei singoli. Io ho bisogno di tranquillità personale, di stare accanto a mia moglie che amo, ma soprattutto di avere le mani libere per agire in tutte le sedi legali contro chi mi ha procurato questo danno, a cominciare da un imminente esposto alla Procura della Repubblica, che intendo presentare.

Qui è in gioco la mia onorabilità e giudico importante poter agire per dimostrare la mia assoluta trasparenza e correttezza, senza coinvolgere il Governo. Mai un euro del Ministero è stato speso per attività improprie. L'ho detto e lo dimostrerò in ogni sede. Non solo. Andrò fino in fondo per verificare se alla vicenda abbiano concorso interessi diversi e agirò contro chi ha pubblicato fake news in questi giorni".

Chi sarà il nuovo ministro

Giorgia Meloni però ha già in tasca il nome del sostituto, e lo ha annunciato in una nota:

"Ringrazio sinceramente Gennaro Sangiuliano, una persona capace e un uomo onesto, per lo straordinario lavoro svolto finora che ha permesso al Governo italiano di conseguire importanti risultati di rilancio e valorizzazione del grande patrimonio culturale italiano, anche fuori dai confini nazionali. Ho preso atto delle dimissioni irrevocabili di Sangiuliano e ho proposto al Presidente della Repubblica di nominare Alessandro Giuli, attualmente Presidente della Fondazione MAXXI, nuovo Ministro della Cultura. Proseguirà l’azione di rilancio della cultura nazionale, consolidando quella discontinuità rispetto al passato che gli italiani ci hanno chiesto e che abbiamo avviato dal nostro insediamento ad oggi".

 

Commenti
Adriano Sirtoli

Vi sono stati commenti con toni eccessivamente duri e fuori luogo verso l'amministrazione comunale per aver commesso sul proprio sito di un errore cronologico riguardante lo spostamento della tomba di Medea Colleoni. Si è urlato allo scempio verso la cultura. Non una parola invece su una vicenda sul Ministro Sangiuliano che partecipando come giuria al premio Strega riconosce di non aver ancora letto i libri finalisti. Che ha ubicato Time Square in un altro continente e fatto navigare (1492) Cristoforo Colombo sulle indicazioni scientifiche di Galileo Galilei nato nel 1564. Tanti strafalcioni a dir poco ridicoli per un ministro della Cultura. Ancora non sapevamo che il ridicolo più grave sarebbe esploso con le vicende che lo hanno portato alle dimissioni. Non sentivamo il bisogno di peggiorare ulteriormente la nostra reputazioni nei confronti del resto del mondo.

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