Stefano De Martino supera la prova Affari tuoi: sfida a distanza con Amadeus
Grane all'orizzonte per l'ex conduttore e direttore artistico di Sanremo traslocato sulla Nove: il Codacons insorge sul suo nuovo programma in partenza
Archiviate le vacanze, tornano prepotentemente in auge i programmi di prima serata sul piccolo schermo. E' ricominciata la trasmissione di punta di rai Uno, il gioco dei "pacchi" Affari tuoi, ora condotta dal guascone Stefano De Martino, mentre il suo ex timoniere Amadeus scalda i motori in vista della partenza (già con polemiche) della sua versione de "I soliti ignoti" sul Nove, emittente targata Warner Bros.
Stefano De Martino al timone di Affari tuoi supera la prova
Stefano De Martino - fresco capitano al timone di “Affari Tuoi” - ha convinto con il suo esordio avvenuto lunedì 2 settembre 2024. Anche se il fantasma di Amadeus aleggia ancora negli studi capitolini.
Nella serata del suo debutto, su Rai 1, il 34enne partenopeo (ex ballerino ad Amici, poi showman e nel frattempo a più riprese compagno di Belen Rodriguez) ha conquistato il pubblico e vinto il segmento orario di riferimento sfiorando il 25% di share (24,9%) incollando davanti alla tv complessivamente 4 milioni 407 mila spettatori.
Centinaia i commenti su X, che fanno balzare in trend topic sia l'hasthtag #affarituoi che #DeMartino, per lo più di apprezzamento per la sua performance.
— Stefano De Martino (@ste_demartino) September 4, 2024
Il conduttore, molto spigliato e già "comodo" nelle nuove vesti, ha presentato la protagonista della serata: Monica da Legnago che ha giocato con il pacco numero 20. Con lei, il suo compagno Edoardo: entrambi lavorano in un’azienda di trasporto ferroviario a Verona.
Il fantasma di Amadeus
Aleggia ancora, nello studio, il fantasma (non poco ingombrante) di Amadeus, fresco di trasloco al Nove. Un confronto pressoché inevitabile, ma che De Martino tenta di stemperare con coraggio:
"Come direbbe il buon Amadeus: soldi sicuri!".
Insomma, il coraggio e la grinta ci sono, per ora gli ascolti premiano. Tempo al tempo: il ragazzo si farà!
La "grana" per "Ama"
Tornando invece ad Amadeus - che condurrà sul Nove a partire dal 22 settembre 2024 il programma tv dal titolo "Chissà chi c'è" - potrebbe presentarsi qualche grana...
Il Codacons ha acceso i riflettori chiedendo un'indagine da parte della Corte dei Conti sul fatto che il programma, in realtà, sarebbe lo stesso format di quello che il popolare conduttore tv conduceva in Rai dal titolo "I soliti ignoti".
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Carlo Rienzi, presidente dell'associazione, ha scritto all'Adnkronos chiedendo spiegazioni.
"Vogliamo capire se sia legittimo che un conduttore, in questo caso Amadeus, porti con se su un'altra rete televisiva un format di cui la Rai sembrerebbe detenere la proprietà già dal 1991, quando il quiz tv fu ideato e presentato alla rete da Gianni Ippoliti, come riportato da diversi articoli di stampa dell'epoca".
Rienzi ha aggiunto che il passaggio di un format da anni faceva parte del palinsesto Rai verso una rete privata "danneggia sia i cittadini, privandoli come telespettatori Rai di una trasmissione molto seguita, sia la rete di Stato che non potrà contare sugli introiti pubblicitari garantiti dal programma. Una vicenda francamente incomprensibile, e per la quale chiediamo l'intervento della Corte dei Conti affinché verifichi eventuali danni erariali, considerato che la rete è finanziata da cittadini attraverso il canone", conclude.
"La Rai non ha più i diritti"
"La Rai non è più detentrice del format 'I Soliti Ignoti', i diritti sono scaduti e il copyright è rimasto nelle mani di Endemol, che può dunque disporne come crede", replicano però fonti Rai ad AdnKronos.
Ma il Codacons non molla:
"La scadenza dei diritti Rai sul format Endemol 'I soliti ignoti' è cosa ben nota e del tutto irrilevante ai fini della nostra denuncia alla Corte dei Conti non incide minimamente sulla nostra richiesta alla Corte dei Conti di fare chiarezza sul passaggio del game show - seppur con un nome diverso - dalla Rai a Nove".
"Ciò che vogliamo chiarire con l’esposto alla magistratura contabile, semmai, è se la rete di Stato risulti già in possesso di un format televisivo del tutto identico a quello de 'I Soliti Ignoti' prodotto da Endemol. In una precedente istanza dello scorso aprile inviata, tra gli altri, alla Commissione parlamentare di vigilanza Rai e alla stessa Corte dei Conti, avevamo segnalato come 'nel settembre del 1991, nel corso del programma La Vela d’oro, Galà per la presentazione del palinsesto Rai, il conduttore Pippo Baudo, su Raitre, illustrò le principali novità ed idee del nuovo palinsesto. In tale contesto si propose l’idea, ascrivibile a Gianni Ippoliti, di un quiz caratterizzato dalla natura fisiognomica, ovvero un format in cui si richiedeva al concorrente di indovinare il lavoro di una persona utilizzando esclusivamente l’osservazione".