Da TelecityNews 24

Guardate in che condizioni pessime venivano tenuti in una casa 33 gatti (e una tartaruga)

A Stazzano (in provincia di Alessandria) salvati numerosi felini che vivevano in condizioni igieniche pessime

Guardate in che condizioni pessime venivano tenuti in una casa 33 gatti (e una tartaruga)
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Viveva in casa, un appartamento nel centro di Stazzano, con 33 gatti, di cui una decina appena nati, e in gravi condizioni igienico-sanitarie. Il blitz delle Guardie zoofile dell'Oipa di Alessandria e dell'associazione Animal's Angels ha permesso di "liberare" decine di felini e una tartaruga orecchie rosse da un'abitazione da incubo.

In casa 33 gatti e una tartaruga

Come racconta TeleCityNews24, l'operazione è avvenuta in un appartamento di Stazzano, in provincia di Alessandria, dove erano tenuti in pessime condizioni 33 gatti e una tartaruga.

Gli animali, in stato di grave incuria, vivevano al buio tra le loro deiezioni e sporcizia, in un appartamento dall’aria irrespirabile, come racconta la coordinatrice del Nucleo delle guardie zoofile Oipa di Alessandria e provincia, Cristina Destro. Due mamme gatte erano chiuse in una gabbia per conigli insieme a sette cuccioli provenienti da diverse cucciolate. Magrissime, erano anche prive di acqua, cibo e lettiera.

Oltre a essere malnutriti e molto deperiti, molti dei mici erano affetti da diffusa alopecia e soffrivano di dermatite da ectoparasitti. Particolarmente critiche le condizioni di un gatto maschio, gravemente ferito a un testicolo.

Ritrovata durante il sopralluogo anche una tartaruga dalle orecchie rosse in una vaschetta con acqua putrida e stagnante.

Animali sequestrati

Tutti gli animali sono stati sequestrati e le guardie zoofile hanno subito avviato la procedura di ripristino dell’appartamento contattando l’Asl, il Comune e i Servizi Sociali e chiesto al sindaco di Stazzano, Pierpaolo Bagnasco, di emanare un’ordinanza che vieti la detenzione di animali a chi deteneva i poveri gatti.

Le due mamme, i piccoli e il gatto gravemente ferito sono stati affidati ad alcune associazioni che si sono rese disponibili per le cure più urgenti, mentre per tutti gli altri gatti, circa una ventina, tra i quali alcuni molto deperiti e debilitati, l’Oipa chiede la solidarietà di tutti per provvedere alla loro alimentazione e alle spese sanitarie per i controlli veterinari cui andranno sottoposti i mici.

Gatti in condizioni pessime in casa: le foto

Per capire la gravità della situazione, ecco le immagini dei poveri felini all'interno dell'appartamento.

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Le associazioni lanciano un appello a chiunque voglia fornire aiuto, dal cibo alle cure veterinarie.

"Servono aiuti perché purtroppo i gatti sono molto debilitati, tutti denutriti malati e deboli, noi siamo facendo il possibile e l'impossibile - aggiungono dall'Oipa - L'operazione è stata seguita dal vice coordinatore Roberto Coccellato e vorremmo ringraziare vivamente l'associazione Animal's Angels per averci segnalato questa grave situazione ed aver preso in carico i gatti più urgenti".

In casa dell'accumulatrice seriale 83 gatti

La storia piemontese fa il paio con un'altra vicenda del tutto simile emersa proprio nei giorni scorsi in Lombardia. A Brescia una donna teneva in casa ben 83 gatti che si aggiravano al buio tra i resti di altri mici deceduti. Gli animali erano imprigionati nell’abitazione di una donna affetta da accumulo compulsivo e costretti a vivere in condizioni disumane.

La prima segnalazione, arrivata all'Enpa domenica 11 agosto 2024, riferiva di numerosi gatti che si intravedevano entrare e uscire da una finestra dell'appartamento. Immediatamente, la sezione Enpa di Brescia ha attivato un intervento con il supporto dell'Ats, della Polizia Locale e delle Guardie Zoofile.

Gatti salvati

"Non avremmo mai potuto immaginare la gravità della situazione dall’esterno" racconta una delle volontarie. "Osservavamo i gatti da fuori, ma quando siamo entrati per la prima volta è stato scioccante. Il pavimento era talmente ricoperto di sporcizia che era impossibile capire su cosa camminavamo. Le porte e le finestre erano bloccate dagli escrementi, e purtroppo, abbiamo trovato anche resti di animali morti. Una scena infernale."

Dopo gli accertamenti, si è scoperto che l'abitazione apparteneva a una donna di 58 anni, dall'apparenza curata e ben vestita, la quale credeva di prendersi cura degli animali nel modo corretto. La signora, collaborativa, ha accettato di far entrare i volontari per procedere con il recupero degli animali.

E ancora:

Il salvataggio è stato un'operazione lunga e complessa. "Il primo gatto che abbiamo recuperato era un cucciolo di neanche un mese, in condizioni critiche. Molti degli adulti erano debilitati a causa delle infezioni, mentre altri erano estremamente schivi, essendo vissuti per un tempo indefinito in quelle condizioni terribili, senza mai vedere la luce del sole e immersi nei propri escrementi. Qualcuno, non sappiamo chi, aveva aperto una finestra appena una settimana fa."

La donna è stata collaborativa

Secondo il racconto dei volontari la signora è stata incredibilmente collaborativa, nonostante le condizioni terrificanti dell'abitazione, si presentava curata e ben vestita. Pare che non si rendesse conto della situazione e fosse convinta di stare accudendo con amore i suoi animali.

Le terribili condizioni della casa

Portati in salvo

L'operazione di recupero dei gatti si è conclusa lunedì 19 agosto, una settimana dopo l'inizio degli interventi. Degli 83 gatti salvati, 11 sono stati ricoverati presso strutture veterinarie per cure urgenti, mentre gli altri 72 sono stati trasferiti al canile sanitario.

Salvataggio Enpa

Ora inizia il lungo processo di recupero: gli animali dovranno essere stabilizzati, identificati, sterilizzati e testati, prima di poter essere ricollocati. "Ci vorrà del tempo, settimane o addirittura mesi" ha commentato l'Enpa, "ma speriamo che presto tutti questi gatti possano trovare finalmente un posto sicuro nel mondo."

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