"Sono posseduti dal demonio": obbliga moglie e figli a bere 5 litri di strani liquidi
Un episodio davvero incredibile. Ma la lista di precedenti (finiti anche in tragedia) è lunga
Obbligava la moglie e i figli a bere cinque litri di un liquido non meglio identificato per purificarsi. A detta sua infatti erano posseduti dal demonio.
Una vicenda inquietante conclusasi con l'arresto di un 48enne a Novara.
Obbliga moglie e figli a bere 5 litri di liquidi
Come racconta Prima Novara, la richiesta di aiuto è arrivata dalla moglie dell'uomo, che ha chiamato il 112 raccontando che il marito, marocchino classe 1976, stesse forzando il figlio a ingerire una soluzione liquida.
Gli agenti, giunti immediatamente sul posto, trovavano la donna e i due figli minori, uno dei quali, pallido e dolorante, riferiva di avere appena vomitato in quanto appena costretto dal padre a bere 5 litri di liquidi. All’interno della camera da letto, gli agenti hanno poi trovato due taniche di acqua da 5 litri, una delle quali completamente piena di un liquido e un’altra vuota ma con residui di fondo della medesima sostanza.
Il figlio in ospedale, lui in Questura
Il ragazzo è stato portato in Pronto soccorso mentre il padre è stato accompagnato in Questura dai poliziotti. Presso il presidio sanitario la figlia, l’unico membro della famiglia nelle condizioni linguistiche di riferire qualcosa di utile, ha raccontato episodi di violenza subita da lei, dal fratello e dalla madre anche risalenti fino a dieci anni prima.
"Posseduti dal demonio"
La ricostruzione dei fatti ha permesso di scoprire che l’uomo aveva avuto un ulteriore declino comportamentale a partire dall’estate del 2020, quando aveva iniziato a maturare la convinzione dell’esistenza di demoni dai quali tutti i componenti del nucleo famigliare sarebbero posseduti e dai quali avrebbero dovuto essere liberati.
Da qui la pratica di sottoporre con cadenza mensile di far bere 5 litri di quel liquido a testa che causerebbe in loro attacchi di vomito, diarrea ed inappetenza per tempo prolungato. Tale pratica sarebbe certamente coercitiva in quanto la mancata assunzione veniva punita con violenze fisiche sino a che non veniva terminata la bevanda.
Il 48enne nordafricano quindi è stato arrestato.
Al parco col figlio al guinzaglio: "E' posseduto"
Un episodio incredibile, ma non è l'unico. A Besana Brianza, in provincia di Monza, a giugno un 68enne era stato arrestato dopo essere stato fermato in un parco pubblico con il figlio tenuto al guinzaglio.
A seguito di una segnalazione, i militari sono andati a casa della famiglia, dove la madre ha spiegato che, sebbene il figlio fosse affetto da problemi di salute, negli ultimi tempi non era seguito da alcun professionista o struttura sanitaria, per volontà del marito. Nei giorni precedenti il 39enne era sembrato particolarmente inquieto e così il padre aveva escogitato l'incredibile metodo per tenerlo calmo...
I militari hanno dunque raggiunto i due familiari in un’area verde poco distante da casa e hanno trovato il giovane visibilmente trasandato, seduto sull’erba in stato confusionale e legato a una corda che gli cingeva la vita e sostenuta dal padre, distante pochi metri.
Il genitore si si è giustificato dicendo ai militari che aveva il timore che il figlio potesse scappare improvvisamente e si è opposto all’intenzione dei militari di chiamare il personale sanitario, dicendo che il figlio non aveva alcun problema di salute ma era posseduto da un demone. Per tale motivo, a suo dire, aveva condotto il giovane da alcuni sedicenti mistici che lo avevano sottoposto a dei rituali.
Omicidio in famiglia durante un esorcismo
Un altro episodio finito in tragedia era invece avvenuto a Salassa, piccolo paesino di meno di duemila anime in provincia di Torino, il 10 febbraio 2024.
La sera del 10 febbraio 2024, i Carabinieri della Stazione di Cuorgnè erano intervenuti in una abitazione di Salassa a seguito del decesso di un quarantatreenne per sospetta overdose. Le prime verifiche svolte dai militari della Stazione Carabinieri avevano permesso di accertare che nel mese precedente l’uomo era stato sottoposto ad almeno due sedute di esorcismo con rito islamico, poiché ritenuto dai propri congiunti posseduto dai demoni.
La situazione è però diametralmente cambiata con l'esito dell'autopsia, che ha accertato che l'uomo era morto per soffocamento. A quel punto erano scattate ulteriori indagini che hanno chiarito l'accaduto.
L’ex coniuge, il fratello e lo zio della vittima (quest’ultimo, figura di riferimento della comunità islamica), avrebbero condotto alcuni rituali di esorcismo, che in un'occasione avevano portato la vittima a un ricovero ospedaliero per le lesioni. La sera del 10 febbraio, poi, i rituali si sarebbero spinti oltre, con la morte dell'uomo.
Come ad Altavilla Milicia
Un caso che aveva riportato tragicamente alla mente la strage di Altavilla Milicia, sulla quale sono ancora in corso accertamenti per ricostruire l'effettiva dinamica dei fatti.
In quell'occasione, Antonella Salamone e i figli minorenni Emanuel e Kevin erano ritenuti posseduti dal demonio secondo il padre Giuseppe Barreca e la figlia maggiore Miriam, 17 anni.
Alla strage - secondo le risultanze sinora emerse dalle indagini - avrebbero partecipato anche due estranei, il sedicente mental coach Massimo Carandente e la sua compagna Sabrina Fina, appartenenti a un gruppo di fedeli (una sorta di setta).
Sull'accaduto - e sulle effettive responsabilità dei coinvolti - sono ancora in corso accurate indagini.
DALLA MIA BOCCA UN SOLO COMMENTO: BOH!? Nessun altro commento è possibile, in quanto, ciò che io leggo, racconta episodi che, possono sembrare "assurdi", ma che in verità raccontano ciò che, purtroppo, accade in molte famiglie italiane, soprattutto quando si tratta di famiglie straniere, di religione islamica. MA IO MI CHIEDO, NON E' POSSIBILE FAR INTERVENIRE I SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI DI RESIDENZA DI QUESTE FAMIGLIE!?