assurdo ma vero

Porta lo smartphone a riparare, i tecnici le saccheggiano il conto in banca: spariti 87mila euro

Rischiano ora di finire sotto processo 4 uomini italiani, accusati a vario titolo di frode informatica, accesso abusivo ad un sistema informatico e ricettazione

Porta lo smartphone a riparare, i tecnici le saccheggiano il conto in banca: spariti 87mila euro
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Una vicenda tanto assurda quanto vera, accaduta a Caserta. Una donna ha portato il proprio smartphone in un centro di assistenza per farlo riparare e si è trovata il conto in banca svaligiato: circa 87mila euro.

Rischiano ora di finire sotto processo 4 uomini italiani, accusati a vario titolo di frode informatica, accesso abusivo ad un sistema informatico e ricettazione.

Porta lo smartphone a riparare: le saccheggiano il conto in banca

Nei nostri smartphone, si sa, ci sono gli accessi ai beni più preziosi: conto in banca incluso. Mai la donna che ha portato il proprio telefono in riparazione avrebbe pensato di essere letteralmente saccheggiata dei propri risparmi.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, dopo che la signora ha sporto denuncia, il tecnico sarebbe riuscito ad introdursi all'interno del sistema informatico e nell'account personale dell'istituto di credito della donna. Una volta in possesso dei codici di accesso al conto, gli indagati hanno fatto partire bonifici per 77mila euro oltre a effettuare una serie di acquisti online, per un totale di 10mila euro. Uno degli indagati avrebbe effettuato anche due bonifici a una concessionaria d'auto come acconto per l'acquisto di una Bmw X6, rivenduta dopo poco tempo.

E ci si chiede come sia possibile tanta ingenuità da parte degli accusati. Questo genere di operazioni sono ovviamente tracciate e ricostruibili dagli esperti informatici che lavorano per la giustizia. 

Pesanti accuse

Nei confronti dei quattro accusati il pubblico ministero Danilo De Simone, della procura di Napoli, ha emesso l'avviso di conclusione delle indagini preliminari: rischiano ora di finire sotto processo, accusati a vario titolo di frode informatica, accesso abusivo ad un sistema informatico e ricettazione.

Pensavano davvero di poter compiere una sottrazione tanto clamorosa e farla franca?

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