Follia in Alto Adige

Uccide il padre malato e una vicina, poi si barrica in casa e si spara

Notte e mattina ad alta tensione a San Candido. L'omicida è morto in ospedale

Uccide il padre malato e una vicina, poi si barrica in casa e si spara
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Prima le urla, poi gli spari, poi l'intervento delle teste di cuoio. Una scena da film che ha spezzato la tranquillità di un sabato sera e una domenica mattina a San Candido, in provincia di Bolzano. Qui si è consumato un duplice omicidio e poi il presunto killer, assediato dalle forze speciali, si è sparato. E' morto in ospedale.

San Candido: uccide il padre e una vicina

L'allarme è scattato nella tarda serata di sabato 17 agosto 2024. Secondo quanto ricostruito il duplice delitto sarebbe avvenuto attorno alle 23 di sabato 17 agosto 2024. Una vicina ha chiamato i Vigili del fuoco sentendo odore di gas e degli scoppi (che ha riferito simili a degli spari).

Quando i pompieri sono intervenuti, Ewald Kuehbacher, 50 anni, ha iniziato a sparare, colpendo i mezzi di soccorso.

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Waltraud Jud, 50 anni, vicina di casa, è uscita sulle scale forse per cercare di calmarlo, ma è stata centrata in pieno da un colpo: il suo corpo è stato ritrovato sulle scale.

Presumibilmente prima di lei, il killer aveva ucciso il padre, il 90enne Hermann Kuehbacher, ex guardiacaccia. L'arma del delitto sarebbe una di quelle in dotazione all'anziano.

La caccia all'uomo e l'assedio

L'allerta vera e propria scatta poi al mattino, quando il Gruppo di intervento speciale (Gis) dei carabinieri circonda l'appartamento dove vive il figlio di Kuehbacher.

Le forze speciali posizionano cariche di esplosivo davanti all'ingresso dell'abitazione per fare irruzione. Ma lui, Ewald Kuehbacher, si barrica all'interno.

Sono momenti di grande tensione. A un certo punto il presunto killer, sentendosi braccato, si spara alla gola. Morirà in ospedale qualche ora dopo.

La Protezione civile, ipotizzando che il killer possa essere in giro e armato, dirama l'allerta:

"Non uscite di casa".

Mistero sul movente

Dinamica e movente sono ancora da ricostruire. Tra le ipotesi la possibilità che Kuehbacher abbia colpito per errore la 50enne, quando ha sparato alcuni colpi di fucile in direzione delle forze dell'ordine che cercavano di intervenire.

Il padre potrebbe essere stato ucciso prima oppure in quel momento, per errore o perché stava cercando di impedire all'uomo di sparare.

Forze dell'ordine al lavoro anche per ricostruire il movente, al momento ancora ignoto. Il padre era malato e necessitava di cure costanti. Probabilmente siamo di fronte all'ennesimo dramma della disperazione.

Non risulta che il killer avesse problemi psicologici o di salute, invece.

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