Chi è Valentina Petrillo, l'atleta trans italiana che gareggerà con le donne alle Paralimpiadi (e fa arrabbiare gli spagnoli)
Valentina Petrillo (nata Fabrizio) parteciperà ai 200 e ai 400 metri a Parigi
La vicenda ha aspetti molto differenti da quella Imane Khelif alle Olimpiadi, ma le polemiche potrebbero essere molto simili. Sì, perché alle Paralimpiadi (che inizieranno a Parigi il 28 agosto 2024) ci sarà in gara con le donne un'atleta trans (lei sì, a differenza della pugile algerina), in rappresentanza dell'Italia. Si tratta di Valentina Petrillo, che gareggerà nei 200 e nei 400 metri. Ma la sua presenza ha di fatto escluso un'atleta spagnola, che non l'ha presa affatto bene. (foto copertina dal profilo Fb di Valentina Petrillo)
Valentina Petrillo, la trans italiana alle Paralimpiadi
Valentina Petrillo, nata Fabrizio, è napoletana e ha 50 anni (saranno 51 a ottobre) ed è la prima transessuale a gareggiare ai Giochi, nella classe T12, riservata agli ipovedenti.
Chiariamo subito un aspetto fondamentale: rispetta in pieno le regole e dunque la sua partecipazione non è in discussione.
Sono però di tutt'altra opinione gli spagnoli, e in particolare l'avvocato Irene Aguiar, specializzata in diritto sportivo internazionale, che sostiene che la presenza dell'italiana abbia fatto perdere il posto a Melani Borges, 34enne iberica.
"La nostra atleta spagnola Melani Berges ha perso la possibilità di qualificarsi per le Paralimpiadi. Il motivo è la partecipazione dell'uomo Fabrizio ‘Valentina' Petrillo, che è arrivato in finale al suo posto. Questo è ingiusto", ha raccontato alla Bild.
Perché Valentina Petrillo può partecipare alle Paralimpiadi
Come detto, Petrillo rispetta in pieno il regolamento. In particolare il punto 4.5 della norma della World Para Athletics stabilisce che le atlete legalmente riconosciute come donne possono competere nelle discipline femminili:
"La World Para Athletics gestirà tutti i casi che coinvolgono atleti transgender in conformità con le linee guida transgender del Comitato Olimpico Internazionale".
Una posizione divergente rispetto a quella di World Athletics, che ha vietato agli atleti transgender di competere nelle gare femminili nel marzo 2023.
Chi è Valentina Petrillo
Fabrizio Petrillo praticava atletica sin da ragazzino. Poi, l'insorgere della malattia l'aveva convinto a fermarsi. Poi, a 41 anni, la decisione di riprendere a correre nelle specialità paralimpiche. Nel suo palmares ci sono undici titoli nazionali maschili.
Nel 2019 inizia a farsi chiamare Valentina, intraprendendo un percorso di affermazione di genere grazie al supporto dell'associazione Gruppo Trans APS.
Ai Campionati italiani paralimpici di atletica leggera dell'11 settembre 2020 partecipa per la prima volta nella categoria femminile.
Nel 2023 proprio a Parigi ha partecipato ai campionati mondiali dove ha conquistato due medaglie di bronzo e si è guadagnata la convocazione per Parigi.
Sempre alla Bbc Petrillo ha affidato le sue sensazioni alla vigilia del grande evento, che per lei rappresenta un sogno:
"Aspettavo questo giorno da tre anni e in questi ultimi tre anni ho fatto tutto il possibile per guadagnarmelo. Merito questa selezione e voglio ringraziare la Federazione Italiana Paralimpica e il Comitato Paralimpico Italiano per aver sempre creduto in me, soprattutto come persona e come atleta. Il valore storico di essere la prima donna transgender a gareggiare alle Paralimpiadi è un importante simbolo di inclusione".
L'odio social
La sua vicenda non è ovviamente nuova per gli appassionati di atletica. E anche per gli odiatori seriali del web. Basti pensare che l'anno scorso l'atleta ha rinunciato ai Mondiali Master in Polonia per le minacce ricevute online.
E anche la presenza alle Paralimpiadi promette di suscitare non poco dibattito.