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Presa a bottigliate dall'ex: il figlio accoltellato alla testa per difenderla. Donna incinta picchiata dal compagno: "Ti faccio diventare pazza"

Tre gravissimi casi di violenza sulle donne: a Mantova, Tivoli e Milano

Presa a bottigliate dall'ex: il figlio accoltellato alla testa per difenderla. Donna incinta picchiata dal compagno: "Ti faccio diventare pazza"
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Ancora violenza sulle donne come pane quotidiano. A Tivoli, provincia di Roma, un 25enne cubano insultava la compagna incinta, e poi la picchiava. Per lui disposto l'allontanamento e il braccialetto elettronico.

A Milano, una donna è stata colpita con una bottigliata dal suo ex: quando il figlio della vittima è giunto in suo soccorso, l'aggressore si è scagliato anche su di lui, accoltellandolo alla testa.

Spettacolo drammatico a Mantova, dove una donna con il volto tumefatto è stata soccorsa sul ponte San Giorgio, da alcuni agenti. Responsabile delle grave violenze il suo ex compagno.

Donna incinta picchiata dal suo compagno: guarda il videoservizio di Lazio Tv, canale del nostro Gruppo Editoriale Netweek:

 

Picchia e minaccia la compagna incinta: allontanato con braccialetto elettronico

L'ennesima storia di vessazioni e violenza domestica arriva da Tivoli. Gli agenti del commissariato di Tivoli hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare, emessa dal gip del di Tivoli, nei confronti di un venticinquenne di origine cubana. L'uomo picchiava e minacciava la compagna incinta. 

Scopre di essere incinta durante la transizione da donna a uomo
Violenze in gravidanza

E' stato imposto il divieto di avvicinamento a non meno di 500 metri dalla ex compagna e dai luoghi da lei abitualmente frequentati, con applicazione del braccialetto elettronico e divieto di comunicazione con qualsiasi mezzo, telefonico, telematico, informatico. Le indagini sono scattate dalle denuncia della donna e coordinate dalla Procura di Tivoli. E' stato accertato che l'uomo in più occasioni l'avrebbe picchiata dandole anche calci e pugni all'addome. Nei suoi frequenti scatti d'ira, insultava violentemente la compagna, anche distruggendo mobili e suppellettili dell'abitazione. E la colpevolizzava quando lei tentava di chiedere aiuto al numero di emergenza, dicendole: "chiami le guardie per il padre di suo figlio".

Le violenze fisiche erano accompagnate da condotte manipolatorie, si legge nell'ordinanza del Gip: "…dicendole che l'avrebbe fatta diventare pazza, le avrebbe tolto il bambino, che se si fosse messa con un altro avrebbe ammazzato sia lei che l'altro, che il figlio non avrebbe mai dovuto vedere un altro uomo vicino a lei…".

Bottigliate alla ex: il figlio intervenuto per difenderla accoltellato alla testa

Ma la carrellata degli orrori non è ancora finita. A Milano, zona Barona, un marocchino di 41 anni, senza fissa dimora, poco prima della mezzanotte di lunedì 29 luglio 2024, ha aggredito la sua ex compagna in piazza Miani, una connazionale della stessa età, che in quel momento era seduta su una panchina, forse per respirare un po' dato il grande caldo della sera.

Come racconta Prima Milano, la donna ha tentato di difendersi da sola ma è stata colpita al braccio con una bottiglia di vetro. In suo aiuto è arrivato suo figlio di 26 anni ma l'aggressore ha reagito sferrandogli una coltellata alla nuca per poi darsi alla fuga a piedi.

I soccorritori hanno trasportato il giovane, anch'esso di origine nordafricana in ospedale. Le sue condizioni sono andate migliorando durante la notte e sarà dimesso con una prognosi di 15 giorni. Sul luogo dell'aggressione sono giunti anche gli agenti dell'Ufficio prevenzione generale della Questura che hanno subito avviato le ricerche per catturare l'aggressore in fuga. Dalle indagini è emerso che la donna aveva presentato una denuncia per maltrattamenti in famiglia contro l'uomo nel 2017, presso la Questura di Firenze.

Mantova: soccorsa sul ponte San Giorgio col volto tumefatto

Botte, botte e ancora botte. Fino a quando gli agenti della Volante della Questura di Mantova sono intervenuti e hanno messo la parola fine ad una situazione al limite. Lei, con il volto tumefatto, è stata soccorsa e portata in ospedale per le cure del caso. Lui, il suo ex, è stato arrestato: quando i poliziotti lo hanno raggiunto, aveva ancora la maglietta sporca di sangue di lei.

Come racconta Prima Mantova, l’episodio si è verificato tra la notte e l'alba di martedì 30 luglio 2024, sul ponte di San Giorgio, dove lei è stata soccorsa e lui arrestato. Per attirare l'attenzione dei poliziotti la vittima si è gettata in mezzo alla strada. Poco prima aveva lanciato l'allarme chiedendo aiuto dopo un nuova aggressione del suo ex compagno. Gli agenti così si sono messi in movimento. Giunti all'ingresso della città, l'hanno trovata mentre chiedeva aiuto e aspettava che arrivasse l’auto della polizia.

È così emerso un quadro di allarmanti violenze. Lo scorso marzo la donna aveva deciso di interrompere la relazione a seguito delle continue aggressioni. Da quel momento il suo ex ha iniziato a pedinarla e seguirla praticamente ovunque, minacciandola e insultandola.

Ma non solo. Dal racconto della vittima è emerso come più volte lui l'abbia picchiata e malmenata.

Il carcere di Mantova

Proprio come poche ore prima dell’arresto. O come quando, tempo fa, lui l'aveva raggiunta ad una festa e l'ha picchiata sferrandole calci ad una gamba e pugni al volto, fino a romperle il naso.

Per l'uomo è scattato l’arresto con l’accusa di atti persecutori e lesioni personali aggravate dai futili motivi.

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