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In Veneto il secondo morto in Italia nel 2024 per West Nile

Si tratta di un 86enne di Candiana, in provincia di Padova. Zaia: "Prestare attenzione alle zanzare, ma nessun allarmismo"

In Veneto il secondo morto in Italia nel 2024 per West Nile
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Dopo l'ottantenne di Pordenone, salgono a due i decessi in Italia nel 2024 a causa del virus West Nile, che lo scorso anno ha fatto 27 vittime nel nostro Paese. Dopo che nei giorni scorsi era stata segnalata dall'Ulss 6 Euganea la positività al virus West Nile di quattro persone in Veneto, di cui due in provincia di Padova, purtroppo nelle scorse ore non ce l'ha fatta Gabriele Brazzo, 86enne di Candiana, provincia di Padova, che si è spento all'ospedale di Schiavonia a causa di un'encefalite.

Primo morto di West Nile in Veneto nel 2024

A dare notizia del primo caso di decesso dell'estate in Veneto è il dottore Luca Sbrogliò, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 6 Euganea.

La vittima, deceduta per complicanze da meningoencefalite, è Gabriele Brazzo, 86enne di Candiana, ricoverato nei giorni scorsi all'ospedale di Schiavonia dopo essere risultato positivo al virus West Nile.

Come racconta Prima Padova, l'anziano, che godeva di buona salute, ha improvvisamente cominciato a non sentirsi bene, manifestando malesseri di nausea e vomito. Immediato quindi il ricovero in ospedale. Le sue condizioni si sono però gradualmente aggravate e l'86enne si è spento nel corso della giornata di venerdì 26 luglio 2024.

In Veneto, ad oggi, risultano ricoverati per patologie analoghe due padovani e un trevigiano tenuti sotto stretta osservazione dal personale medico.

Gabriele Brazzo era papà di Chiara, ex sindaca di Candiana. Per diversi anni è stato dipendente della ditta Berto di Bovolenta. Dopo la pensione si è dedicato con passione al volontariato ed era una persona particolarmente conosciuta a Candiana.

Zaia: "Necessaria attenzione, ma nessun allarmismo"

A seguito della notizia della prima morte dell'estate di West Nile in Veneto, anche il Presidente Luca Zaia ha voluto rilasciare un commento sulla vicenda:

Senza allarmismi, ma è bene prestare maggiore attenzione alla diffusione delle malattie estive, penso soprattutto alla West Nile, la febbre tropicale che si diffonde con le punture delle zanzare. Nei fisici più deboli può essere molto pericolosa: si è registrata nelle scorse ore la prima vittima in Veneto di questa estate, e ci sono altre due persone attualmente ricoverate, sempre nel padovano. I nostri esperti hanno identificato focolai di zanzare infette nelle province di Rovigo, Venezia e Padova. È possibile, quindi, che i casi di West Nile aumentino. Il messaggio che deve passare, a tutela soprattutto di persone anziane, fragili e immunodepresse, è che è necessario proteggerci con repellenti e proteggere le nostre case attraverso zanzariere e misure di protezione. All’aperto in particolare, ma anche in casa e nei contesti domestici è fondamentale limitare le punture da parte delle zanzare".

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Luca Zaia
I casi di West Nile in Veneto, come affermato in precedenza, inclusa la persona deceduta, sono quattro: tre a Padova (due ricoveri) e uno a Treviso (sintomatico ma trattato a domicilio).

“Faccio un appello anche agli enti locali – precisa ancora il Presidente Zaia –. Serve attuare e rafforzare tutte le misure di disinfestazione concordate con la propria Azienda ULSS di riferimento. Come del resto mi rivolgo ai cittadini: dobbiamo impegnarci anche nelle proprietà private a prestare massima attenzione, facendo sì che negli spazi privati si attuino le misure di disinfestazione, perché non si creino situazioni di rischio. Il rischio che portano con sé le zanzare è molto, molto elevato, soprattutto per la salute delle persone più fragili e immunodepresse. Dobbiamo impegnarci tutti per fare in modo che tale rischio sia ridotto".

Emergenza in tutta la pianura padana

Ma l'emergenza non riguarda solo il Veneto, ma anche una buona parte della Pianura Padana. Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, il virus è stato rilevato per la prima volta in un gruppo di zanzare nella provincia di Cremona il 16 luglio scorso

In Veneto anche il primo caso europeo di febbre Oropouche

Nel giugno 2024, il dipartimento di malattie infettive tropicali dell’ospedale di Negrar nel veronese ha diagnosticato il primo caso in Europa di febbre Oropouche in una paziente che di recente aveva viaggiato nella regione tropicale caraibica. A causa di questo virus, negli scorsi giorni, è arrivata la conferma dei primi due decessi al mondo, in Brasile. 

La febbre Oropouche è un'infezione virale tropicale diffusa da moscerini e zanzare, e prende il nome dalla regione di Oropouche, vicino al fiume omonimo a Trinidad e Tobago, dove il virus fu identificato per la prima volta nel 1955.

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Febbre Dengue

Ma la Regione italiana del nord-est è alle prese anche con Dengue. A distanza di due mesi dal primo caso di Dengue a Rovigo, in provincia è stato rilevato un nuovo contagio. Il virus, infatti, sarebbe stato riscontrato in un giocatore di rugby della FemiCz. Proprio per questo motivo, le Amministrazioni comunali di Rovigo e Adria hanno deciso di mettere in atto una serie di disinfestazioni di zanzare, principale veicolo di trasmissione del virus Dengue, in alcune specifiche località dei due Comuni.

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