Come gestire la convivenza con un animale?
Dopo l’arrivo in casa e la prima visita dal veterinario ci sono alcuni obblighi da assolvere. Ed esistono percorsi formativi per i proprietari
Come gestire la convivenza con un animale? Di certo c’è che cani e gatti rappresentano senza dubbio un dono molto prezioso per la nostra esistenza. Da una parte sono in grado di riempire la nostra vita di amore e serenità, ma dall’altro richiedono una bella dose di impegno per accudirli. Possedere un animale non è un gioco: significa assumersi una serie di responsabilità, occuparsi in generale del suo benessere, ovvero della sua salute, delle condizioni in cui deve essere tenuto, delle interazioni sociali con i suoi simili e del rapporto con le persone.
Come gestire la convivenza con un animale?
È doveroso sapere che cani, gatti, furetti e altre specie che popolano le nostro case non sono certo giocattoli, ma esseri senzienti di cui, al momento dell’adozione, diventiamo pienamente responsabili. Il momento dell’arrivo in casa è sicuramente il più delicato: in primis va fatta una visita dal veterinario, per una valutazione dello stato generale di salute. Quindi vi è l’obbligo per i cani di identificazione e di iscrizione all’Anagrafe degli animali d’affezione. Di conseguenza ci sarà l’applicazione del microchip, con il rilascio del certificato di iscrizione come documento d’identità dell’animale. Per i gatti invece l’identificazione è su base volontaria.
Questione di obblighi e responsabilità
Chi sceglie di vivere con un cane deve sapere che esistono alcuni obblighi di legge: parliamo della necessità di portare sempre con sé una museruola idonea da far indossare al proprio animale, se necessario, nei locali pubblici o a bordo dei mezzi di trasporto pubblico.
Altro obbligo: se si intende andare all’estero è indispensabile munire di passaporto il proprio animale (cane, gatto o furetto). E ancora: raccogliere le deiezioni del proprio cane dai marciapiedi o lungo le strade utilizzando le apposite bustine facilmente reperibili in commercio è un obbligo ma soprattutto un atto di civiltà. Insomma, è semplice intuire come la corretta gestione di un animale non sia un affare da poco, dal momento che compiti e responsabilità non finiscono mai.
Il patentino per i proprietari
La cultura del possesso responsabile di un animale passa obbligatoriamente attraverso la formazione dei proprietari. Solo con l’acquisizione di cognizioni sulle caratteristiche fisiche e comportamentali dell’animale e sulle norme in vigore, il neo-proprietario è in grado di comprendere che cosa significhi nella pratica possedere un cane e quali siano i comportamenti più idonei da tenere per armonizzarne la convivenza all’interno della società.
Informazioni chiare e facilmente fruibili
Esistono dunque percorsi che prevedono il rilascio di un attestato di partecipazione denominato patentino e sono organizzati dai Comuni e dai Servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali che possono avvalersi della collaborazione degli Ordini professionali dei medici veterinari, delle Facoltà di medicina veterinaria, delle Associazioni veterinarie e delle Associazioni di protezione animale. I percorsi formativi su base volontaria possono essere organizzati autonomamente anche da medici veterinari libero professionisti informando il Comune, il Servizio Veterinario dell’Azienda sanitaria locale e l’Ordine professionale. Questi percorsi forniscono informazioni chiare e facilmente fruibili, garantendo risposte esaustive alle domande e ai problemi sollevati più spesso dagli stessi proprietari.