Igiene fuori casa, per gli italiani quanto è importante in vacanza?
Il 95% afferma di essere altamente influenzato dal livello igienico della struttura ricettiva
Igiene fuori casa, per gli italiani quanto è importante in vacanza? Con il tanto agognato arrivo delle temperature estive, il desiderio che accomuna tutti gli italiani ora è solo uno: le vacanze. L’avvicinarsi dei preparativi per le partenze ci porta a riflettere sempre più sulla situazione di igiene che ci accoglierà durante il nostro soggiorno fuori casa, in particolare a quattro anni di distanza dallo scoppio della pandemia da Covid-19. Le restrizioni e le misure di contingentamento dell’emergenza sembrano oramai un lontano ricordo, tuttavia, l’attenzione sociale al tema dell’igiene e del suo impatto nella quotidianità è rimasta impressa. Initial, azienda di servizi e soluzioni per l'igiene ed il benessere fuori casa, nel 2022 si è interrogata su quanto le scelte degli italiani in materia di vacanze siano dettate dall’attenzione verso pulizia e sicurezza sanitaria e ha sottoposto un sondaggio mirato proprio a fornire una fotografia attuale e precisa rispetto a questo legame.
Igiene fuori casa: due anni dopo
A due anni di distanza, con il ritorno a uno stile di vita quanto più simile a quello che conoscevamo prima della pandemia, viene spontaneo chiedersi se lo scenario ritratto nel 2022 abbia subìto dei cambiamenti. Gli italiani mantengono sempre il primato di popolazione percepita come più pulita? Il benessere e l’igiene restano sempre dei fattori determinanti al di fuori dell’abitazione? Per rispondere a questa curiosità Initial ha sottoposto nuovamente il sondaggio e descrive il quadro a due anni di distanza dal primo, evidenziandone nuove sfumature.
Viva la vacanza itinerante!
Resta sempre il mare la destinazione prediletta per le proprie vacanze, sebbene con una leggera flessione (il 74% registrato nel 2022 lascia spazio a un più modesto 65%) in favore di città d’arte (10% vs 8% nel 2022) e dei viaggi itineranti. È infatti la tendenza verso i viaggi itineranti che, se nel 2022 interessavano il 17% degli italiani, ora – complice la voglia, probabilmente innescata dalle limitazioni agli spostamenti – porterà il 22% degli italiani a scoprire diverse destinazioni in un’unica vacanza. Resta alta l’attenzione all’igiene della struttura ospitante. Se solamente l’1% (2% nel 2022) dei rispondenti dichiara di non prestare attenzione all’igiene della struttura scelta per il proprio soggiorno, il 95% afferma di essere altamente influenzato da questa informazione (in lieve aumento rispetto al 93% del 2022), seguito da un 4% per il quale l’informazione è importante, ma non determinante.
Il livello di igiene della struttura
A conferma di questi dati, infatti, cinque persone su dieci considerano il livello di igiene delle strutture un fattore fondamentale nella loro scelta, contro le quattro persone su dieci che scelgono invece in base ai costi contenuti. Curiosa è anche l’attenzione verso l’instagrammibilità e il panorama offerto dalla location. Il 12% dei rispondenti ha infatti indicato questo fattore come determinante nella scelta della struttura che li ospiterà nell'estate del 2024.
L’uso dei bagni pubblici
Il sondaggio rivela un crescente uso dei servizi igienici pubblici, come negli stabilimenti balneari, musei e rifugi, con il 94% degli intervistati che ammette di utilizzarli, in aumento rispetto al 79% del 2022. Tra questi, il 78% dichiara di prestare estrema attenzione a non toccare nulla per paura di contrarre infezioni o malattie. Dimostrato dalla preferenza per i dispositivi no touch, come dispenser di sapone, rubinetti o asciugamani automatici che resta costante rispetto al 2022. Il 70% degli intervistati preferisce questi dispositivi per evitare il contatto con le superfici, mentre un ulteriore 15% li preferisce anche per evitare sprechi inutili. Solo il 6% degli intervistati preferisce aspettare di tornare in hotel per utilizzare i servizi igienici, evitando del tutto quelli pubblici.