Da prima Modena

C'è un Comune dove il salario minimo garantito esiste già

A Fiorano Modenese la nuova Giunta ha approvato un atto a tutela della retribuzione minima salariale nei contratti sottoscritti dal Comune

C'è un Comune dove il salario minimo garantito esiste già
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Il salario minimo non è più un miraggio nel comune di Comune di Fiorano Modenese, in provincia di Modena. Come hanno fatto? Le imprese impiegate negli appalti comunali sono obbligate a garantire un salario minimo di 9 euro l’ora e l’adozione del corretto contratto nazionale di lavoro.

Il paesino dove il Comune ha imposto il salario minimo

Quando si dice dare l'esempio con i mezzi che si hanno a disposizione. Se a livello nazionale il dibattito politico sul salario minimo è ancora in alto mare, c'è chi - nel proprio piccolo - passa ai fatti. Se vuoi lavorare per il Comune paghi almeno nove euro all'ora i tuoi dipendenti.

Come racconta Prima Modena, succede a Fiorano Modenese dove, a margine della prima riunione di Giunta (la nuova amministrazione si è infatti insediata da meno di un mese) è stato approvato un atto a tutela della retribuzione minima salariale nei contratti sottoscritti dal Comune.

"Si tratta – spiega il sindaco Marco Biagini, neoeletto in una coalizione di Centrosinistra - di una delibera importante, la prima del genere in provincia di Modena, ma anche dal grande valore simbolico".

L’atto impegna il Comune ad indicare in tutte le procedure di gara che al personale impiegato negli appalti pubblici e concessioni sia applicato il contratto collettivo maggiormente attinente all’attività svolta e a verificare che i contratti prevedano un trattamento economico minimo pari a 9 euro l’ora. Ove gli operatori economici dichiarino di applicare un diverso contratto collettivo, si dovrà accertare che questo garantisca ai lavoratori la retribuzione minima pari a 9 euro l’ora. Gli uffici comunali dovranno effettuare una ricognizione di tutti contratti in essere stipulati a partire dal 2022, verificando le condizioni applicate sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista normativo, ed ogni sei mesi dovranno redigere un report che faccia il punto della situazione.

Neosindaco Biagini

Encomio dei sindacati

 “E’ sicuramente una notizia positiva che un’Amministrazione importante come quella di Fiorano abbia aperto la consigliatura con un atto di forte valore per tutti i lavoratori – dichiarano Alessandro De Nicola coordinatore CGIL del distretto di Sassuolo e Roberto Rinaldi segretario UIL Modena e Reggio Emilia – riteniamo la delibera frutto del percorso che ci ha portato a sottoscrivere il Patto per il lavoro e per il clima del 2023 condividendo la necessità di aprire una riflessione sul nuovo codice degli appalti, sulla tutela dell’occupazione e della salvaguardia della qualità della stessa.”

E ci si augura non si tratti di un caso isolato:

"Ed è proprio in seno al Patto per clima ed il lavoro del distretto che – a giudizio di Cgil e Uil – si deve aprire una discussione di più ampio respiro sia a livello territoriale che in termini di contenuti. “La tutela dei salari dei lavoratori è un tema unitario – continuano De Nicola e Rinaldi - è necessario quindi darsi un metodo di lavoro più strutturato dove le iniziative di tutela non sono patrimonio di un solo comune, ma di tutti i comuni del distretto e di tutti i soggetti del Patto per il clima e il lavoro”.

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