Tragedia in vacanza

Bambina di 7 anni muore annegata nel laghetto in vacanza con il centro estivo

Anisa Murati era al bioparco di Caraglio con l'oratorio: a un certo punto si sono perse le sue tracce, era annegata nel laghetto artificiale

Bambina di 7 anni muore annegata nel laghetto in vacanza con il centro estivo
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Si chiamava Anisa Murati, aveva soltanto 7 anni e una vita intera davanti. Stava trascorrendo una giornata al bioparco di Caraglio, in provincia di Cuneo, con il centro estivo della parrocchia quando all'improvviso è scomparsa. E' stata ritrovata soltanto dai sommozzatori, annegata nel laghetto artificiale.

Bambina di 7 anni annega nel laghetto di Caraglio con l'oratorio

L'allarme è scattato a metà pomeriggio. Tantissimi i bambini che erano nelle acque del laghetto. Tra loro, appunto, anche la piccola Anisa, residente a Demonte, piccolo centro da duemila abitanti del Cuneese. Attorno alle 16, quando il gruppo si è radunato per tornare a casa, la bimba non c'era. Quando hanno visto il suo zainetto e i vestiti abbandonati nel prato per entrare in acqua, gli animatori del centro estivo hanno dato l'allarme.

I vestiti e lo zainetto della piccola Anisa Murati nel bioparco

Immediatamente sono iniziate le ricerche, che hanno coinvolto i bagnini della struttura, ma anche i Carabinieri e i sommozzatori, e hanno portato al ritrovamento del corpo della piccola, annegata nel laghetto. A nulla sono valse le manovre di rianimazione, Anisa era già morta.

Sequestrato il laghetto

Il bioparco, inaugurato nel 2022 in località Bottonasco, sorge su quindici ettari di terreno in una ex polveriera militare. Al suo interno sono presenti un lago balneabile e un bacino da oltre 50 mila metri cubi d’acqua. Di proprietà del Comune, era gestito da una famiglia di ristoratori della zona.

Il magistrato di turno ha ordinato il sequestro della struttura e l'autopsia sul corpo della piccola.  

Le indagini

La Procura ha aperto intanto un fascicolo per omicidio colposo e abbandono di minore, affidato al sostituto procuratore Alberto Braghin, che coordina le indagini insieme al procuratore aggiunto Ciro Santoriello.

Gli investigatori stanno cercando di capire come sia stato possibile che nessuno si sia accorto dell'allontanamento della piccola, che si trovava in gita con l'oratorio con sette animatori, di cui due maggiorenni. Sotto esame anche l'attività dei bagnini della struttura.

Ancora una tragedia al centro estivo

Ancora una tragedia durante una gita con il centro estivo, dunque, dopo quella che lo scorso 17 giugno 2024 aveva strappato alla vita la piccola Fatou, la ragazzina di 11 anni di Caravaggio (Bergamo) finita sott'acqua in piscina con l'oratorio a Inzago (Milano).

Le condizioni della ragazzina erano sembrate sin da subito disperate. L'adolescente, soccorsa immediatamente sul posto da un educatore del Grest di Caravaggio e dal personale dell'Aquaneva, era stata portata d'urgenza all'ospedale di Bergamo, dove però purtroppo nonostante gli sforzi dei medici non c'è stato nulla da fare.

La Polizia Locale di Inzago intervenuta sul luogo della tragedia

L'ipotesi di un gioco finito male

Come racconta Prima Treviglio, secondo i racconti di alcuni bambini presenti durante la mattinata a un certo punto sarebbe scattata una sfida tra i ragazzi a chi era in grado di trattenere il fiato più a lungo sott'acqua. Quando le amiche sono riemerse, però, l'11enne - di origine senegalese e in Italia da circa un anno -  era ancora sott'acqua. E' morta tre giorni dopo in ospedale.

 

 

 

 

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