RITORNO AL PASSATO?

Cellulari in classe? C'è (già) chi ha detto no...la scuola di Firenze dove il divieto vale anche per prof e bidelli

La stretta del Governo è prevista dall'anno scolastico 2024-2025 ma c'è chi ha anticipato i tempi e chi vorrebbe allargare il provvedimento anche alle Superiori

Cellulari in classe? C'è (già) chi ha detto no...la scuola di Firenze dove il divieto vale anche per prof e bidelli
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Studenti "imbesuiti" con gli occhi e le mani sempre fissi sugli schermi e le tastiere di smartphone e cellulari. Di fatto distratti mentre in classe c'è lezione.

Ma anche "stop" ai furbetti di compiti e interrogazioni grazie all'aiuto del web.

In attesa del giro di vite annunciato dal Governo e dal Ministro all'Istruzione Giuseppe Valditara, ecco che c'è una scuola che già anticipato i tempi.

Smartphone e cellulari in classe, c'è già chi ha detto no

Come riportato da Prima Firenze, rispetto alle iniziative pronte a essere messe in campo dall'Esecutivo e in particolare dal titolare all'Istruzione (in quota Lega), c'è già di fatto chi ha fatto da precursore.

Accade in un istituto di Firenze, il comprensivo Barsanti, dove il collegio dei docenti e il consiglio d'istituto hanno deliberato nuove regole per l'utilizzo degli smartphone e per il registro elettronico.

L'istituto Barsanti di Firenze
L'istituto Barsanti di Firenze

Dunque allora si cambia: niente smartphone a scuola, neppure per professori e bidelli.

Ma evidentemente, l'obiettivo principale del provvedimento adottato dalla scuola è limitare la dipendenza da cellulari e al contempo iniziare a responsabilizzare gli studenti.

Firenze, niente cellulari a scuola: la circolare

E come detto, la circolare approvata dai consigli dell'Istituto riguarda non solo gli studenti.

Il provvedimento, per quanto riguarda docenti, collaboratori scolastici e visitatori esterni, dispone che "il cellulare non potrà essere usato nelle ore di lezione e di servizio, se non per urgenze personali e di servizio che siano al bisogno documentabili.

L’uso personale è consentito solo al di fuori del proprio orario di servizio e fuori dai luoghi frequentati dagli alunni.

I cellulari degli studenti...nei cassetti

E i telefonini degli studenti? Nei cassetti.

In realtà, una misura già in vigore da qualche tempo nella scuola. I cellulari infatti ogni mattina vengono lasciati dai ragazzi in un cassetto e se qualcuno trasgredisce, la scuola provvede a convocare i genitori, con tanto di nota sul registro.

Un provvedimento motivato così dal dirigente scolastico dell'istituto:

"Non avendo durante la permanenza a scuola (sia in orario curricolare che extracurricolare) alcuna urgenza di comunicazione con la famiglia che non possa essere gestita dalla scuola, i nostri studenti ripongono il cellulare in un cassetto della classe che viene chiuso a chiave fino all’ora di uscita a cura dei docenti della classe".

Giro di vite sui cellulari a scuola, il "piano" del Governo

Ma come detto, in questi ultimi giorni, anche il Governo attraverso quanto già anticipato dal Ministro all'Istruzione Giuseppe Valditara (Lega) ha in mente un giro di vite sull'utilizzo di cellulare e smartphone nelle scuole.

Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe
Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara

Il Ministero prevede dunque lo stop ai cellulari in classe anche per scopi didattici.

Il motivo è presto detto e piuttosto intuibile:

"Gli smartphone sono fonte di distrazione”.

Quindi, a partire dall'anno scolastico 2024/2025, i cellulari saranno banditi dalle classi delle scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.

Il commento del Ministro

Un provvedimento che il Ministro all'Istruzione Valditara ha così commentato:

"Diversi studi scientifici internazionali hanno accertato che l'abuso dei cellulari soprattutto nei giovani provoca una serie di conseguenze negative: difetti di memorizzazione, incide sulla capacità di concentrazione, sulla fantasia e creatività. Rapporti di agenzie internazionali come Unesco ed Ocse hanno accertato queste conseguenze negative".

E ancora:

"Diversi paesi occidentali sono già su questa strada e ho deciso di vietarlo anche in Italia. Anche a scopo didattico ci sono i tablet e i computer che possono essere utilizzati sotto la guida del docente. Il cellulare credo sia opportuno non utilizzarlo nelle scuole primarie e medie".

Il fisico Schettini: "Cellulari via anche alle superiori"

Ma c'è chi non ci sta. Non perché non sia d'accordo con il Ministro, ma addirittura perché "allargherebbe" il provvedimento anche alle scuole superiori.

Come il "famoso" fisico Vincenzo Schettini:

IL fisico Vincenzo Schettini
Il fisico Vincenzo Schettini

"A scuola abbiamo fatto un guaio pazzesco con l'introduzione dei tablet, dei vari computer, è una distrazione continua. Quindi sentire il ministro dire che il cellulare viene vietato a scuola lascia il tempo che trova, è condivisibile al massimo".

E ancora, la "bocciatura" di cellulari anche alle superiori:

"Ci hanno dato questo coso in mano anni fa e non ci hanno dato il libretto delle istruzioni'. Abbiamo perso il controllo. Anche noi ci distraiamo tantissimo con il cellulare, anche i lavoratori si distraggono al lavoro, immaginate i ragazzi a scuola. Cellulare vietato fino alle scuole medie? Ma alle scuole superiori? Dove i ragazzi hanno il tablet che è una sala giochi. Ce lo siamo scordati?"

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