Aveva dimenticato d'aver lavorato in Svizzera: ora scopre di avere un vitalizio e le ridanno pure 80mila euro di arretrati
Angela, dopo aver vissuto e lavorato nella Confederazione, rientrò anni fa in Italia e da quel momento si è dimenticata completamente dell’esperienza all’estero, così come dei contributi versati...
Una storia che ha dell’incredibile ma è assolutamente vera, quella che racconta ComoZero.it e che viene dalla vicina Svizzera (ma la cui protagonista è una donna italiana). Immagine di copertina dal Web.
Angela, dopo aver vissuto e lavorato nella Confederazione, rientrò anni fa in Italia e da quel momento si è dimenticata completamente dell’esperienza all’estero, così come dei contributi versati.
E invece, proprio quei versamenti le avevano consentito un vitalizio. Ma lei non lo sapeva e lo ha scoperto quasi per caso.
S'era dimenticata d'aver lavorato in Svizzera...
A scoprire la vicenda, sono stati gli operatori del patronato Epaca-Coldiretti dell’Ufficio di zona di San Marco Argentano, in provincia di Cosenza, Calabria.
Tutto è iniziato dopo una richiesta di delucidazioni avanzata da un parente della signora che, in fase di ricostruzione della posizione contributiva sulle pensioni estere della donna, si è recato negli uffici del patronato Coldiretti per altri adempimenti.
Dopo aver visionato i documenti, è emerso che l’assistita aveva diritto alla pensione maturata in terra elvetica oltre agli arretrati che sono stati recuperati, però, solo per le ultime cinque annualità.
Il patronato Epaca ha quindi istruito la pratica e inviato telematicamente la domanda all’Inps. Una sorpresa bella e inaspettata per la signora Angela che, dopo un’integrazione della documentazione, ha ricevuto la lettera di liquidazione con la somma di 1.224 franchi svizzeri mensili equivalenti a 1.258 euro e una somma arretrata pari a circa 80.579 franchi svizzeri equivalenti a 82.854 euro.
“Si è trattato di un risultato – commentano all’Ansa il presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto e il direttore regionale Francesco Cosentini – raggiunto grazie alla professionalità e al lavoro certosino dei responsabili di Epaca-Coldiretti che hanno analizzato con oculatezza, anche in questo caso, le posizioni contributive non solo di coloro i quali vorrebbero andare in pensione, ma anche di chi è già pensionato, vagliando tutte le situazioni. Un gioco di squadra che è sempre fondamentale per raggiungere anche questi obiettivi”.