Più pubblicità in Rai per pagare meno il canone: La Lega non convince Forza Italia
Tajani frena gli entusiasmi del Carroccio, sottolineando che il canone Rai è già il più basso in Europa
Il deputato della Lega Stefano Candiani ha avanzato l'ipotesi di aumentare i limiti di affollamento del tetto pubblicitario della Rai, "così da abbassare il canone". Questo il cuore della proposta di legge presentata dal Carroccio.
Proposta che non ha incontrato il favore delle opposizioni, ma anche nella maggioranza di Governo ha rimediato una tegola. Antonio Tajani, leader di Forza Italia, frena gli entusiasmi leghisti, che non nascondono irritazione per l'ostracismo dell'alleato.
La Lega punta ad abbassare il canone Rai con più pubblicità
"Aumentare di un punto percentuale la pubblicità della TV di Stato - argomenta Candiani - garantirebbe una raccolta di quasi 600 milioni che darebbero all'azienda "la possibilità di una maggiore autonomia sul mercato".
Questa la proposta del deputato leghista Stefano Candiani, membro della commissione di vigilanza Rai, riportando un auge un vecchio “mantra” della Lega delle origini. La proposta di legge Candiani prevede due semplici articoli. Il primo introdurrebbe "l’aumento dei limiti di affollamento del tetto pubblicitario della Rai", partendo dal presupposto che "nel 2022 gli spot valevano complessivamente circa 500 milioni di euro" e che "un aumento di un punto percentuale porterebbe la cifra complessiva raccolta a poco meno di 600 milioni, dando all’azienda la possibilità di una maggiore autonomia sul mercato".
Il secondo punta al bersaglio grosso: la "progressiva riduzione del canone con un taglio a cadenza annuale del 20 per cento rispetto all’importo oggi previsto, fino al suo totale azzeramento in cinque anni".
Fino allo scorso anno la tassa annuale per l’abbonamento alla televisione aveva un costo di 90 euro l’anno. La Legge di Bilancio 2024 ha ridotto l’importo a 70 euro, somma che viene pagata con la bolletta della luce, dilazionata su dieci rate mensili o cinque bimestrali, a seconda delle modalità di pagamento stabilite dagli operatori del servizio elettrico. Una piccola vittoria della Lega, che però non intende mollare la presa.
"Il pagamento del canone RAI – scrive nella sua proposta l’onorevole Candiani – risulta oggi anacronistico e ingiusto, in quanto è dovuto per la semplice detenzione di apparecchi atti o adattabili a ricevere un segnale".
Fuoco amico da Tajani
Non sono soltanto le opposizioni a storcere il naso. Forza Italia, infatti, ha sottolineato che il canone Rai è già il più basso in Europa. In particolare, fonti di Forza Italia si sono dette contrarie, spiegando che la proposta della Lega non è un "atto ostile" al resto della maggioranza, ma comunque non è stata concordata e non fa parte dell'accordo di governo.
Il tema, hanno detto dal partito di Tajani, era già stato affrontato quando si parlava dell'ultima legge di bilancio, e Forza Italia già allora era contraria.
Non è la prima volta che ci sono tensioni in merito: quando con l'ultima legge di bilancio il governo ha abbassato il canone, il senatore di FI Maurizio Gasparri ha sottolineato che i soldi sarebbero rientrati con altre imposte pagate sempre dagli italiani.
Fuoco amico dagli alleati che ha non poco irritato il Carroccio, con una nota, i parlamentari leghisti della commissione di Vigilanza Rai hanno scritto:
"Una prospettiva di puro buonsenso. Sorprende quindi che, all'interno della maggioranza, vi sia chi non è d'accordo. Siamo certi che i cittadini la pensino diversamente".
La senatrice della Lega Nicoletta Spelgatti ha dichiarato: "Ma Forza Italia difende un'azienda privata a danno della tv di Stato? Non comprendiamo chi agita inutili dubbi sulla proposta della Lega di aumentare i limiti di affollamento del tetto pubblicitario della Rai così da abbassare il canone".
Critiche (anche) dell'opposizione
Poche ore dopo l'annuncio, però, è arrivata la posizione contraria anche del Pd:
"Cosa ne pensano Meloni e Tajani di una proposta che porterà alla chiusura del servizio pubblico e ha tutto il sapore di un avvertimento a Mediaset e alle private?", ha chiesto Stefano Graziano, capogruppo del Pd in commissione Vigilanza Rai).