fascismo, nazismo, razzismo e antisemitismo

L'inchiesta sulla "meglio gioventù" meloniana obbliga la premier a rompere il silenzio. Ira della comunità ebraica

Cadono le prime teste: Meloni prende le distanza ma attacca i "metodi giornalistici da regime". Ira delle opposizioni

L'inchiesta sulla "meglio gioventù" meloniana obbliga la premier a rompere il silenzio. Ira della comunità ebraica
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Saluti romani, nostalgie fasciste rivolte allo "zio Benito"  (e anche naziste), pesanti insulti antisemiti, razzismo dichiarato con orgoglio. Un mix di battute inquietanti del tenore di “ebrei che campano di rendita sull'Olocausto”. Dopo la diffusione della seconda parte dell'inchiesta di Fanpage sui militanti di Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, è scoppiato lo scandalo.

Questa "meglio gioventù" meloniana ne esce con le ossa rotte. Giorgia Meloni, dopo la messa in onda della prima parte del materiale aveva

L'inchiesta di Fanpage sui militanti di FdI

Un tempo, nemmeno troppo remoto, Meloni indicava i giovani militanti di Gioventù Nazionale - che negli anni hanno collaborato, o collaborano ancora, con i massimi dirigenti del suo partito - come una realtà di cui andare orgogliosi.

Oggi corre ai ripari. La prima volta ha taciuto. Stavolta, messa evidentemente alle strette, ha parlato.

La seconda parte di "Gioventù meloniana”, inchiesta di Fanpage proiettata al Monk di Roma, con Roberto Saviano, Corrado Formigli, Michela Ponzani e il direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato ha fatto rumore.

Flaminia Pace

Immagini e audio rubati si concentrano in particolare su elementi di spicco del movimento giovanile, alcuni anche negli staff di esponenti di partito e di governo. C’è chi parla di militanti che inneggiano a “zio Benito”, battute al veleno contro Ilaria Salis. Frasi che stridono con l'accoglienza calorosa che Gioventù nazionale ha riservato alla senatrice di Fratelli d'Italia Ester Mieli, a sua volta bersaglio di parole antisemite, testimoniate nell'inchiesta.

Un cortocircuito significativo: i giovani antisemiti hanno deriso, offeso e attaccato, dunque, una politica del loro stesso partito, in virtù delle sue origini.

Dura reazione della comunità ebraica

"La Comunità Ebraica di Milano è sconcertata dalle immagini di razzismo e antisemitismo emerse dall’inchiesta di Fanpage. Siamo vicini e esprimiamo la nostra solidarietà alla senatrice Ester Mieli, vittima di offese intollerabili. Bene le dimissioni, ma chiediamo provvedimenti incisivi che modifichino radicalmente la mentalità che è emersa tra i giovani di Fdi. Non solo dimissioni dunque, ma anche incontri sulla cultura ebraica, viaggi in Israele, e tutto quanto possa essere utile a combattere ogni forma di razzismo e antisemitismo”.

È quanto si legge nel comunicato del Presidente della comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi.

Walker Meghnagi

Mieli: "Non è il partito che conosco"

“Come senatrice della Repubblica italiana componente di FdI, non mi riconosco in quelle immagini, in quei comportamenti e in quelle parole che sono state mostrate”, afferma Ester Mieli in una nota. “Non ritrovo la realtà che conosco di Fratelli d’Italia e Gioventù nazionale. È evidente che la presenza di elementi nostalgici piegati a un passato riprovevole e criminale non mi appartengono. Le parole e i comportamenti là tenuti sono per me motivo di condanna e disapprovazione. Sono sicura che i vertici di FdI sapranno confermare la vocazione e la sostanza di un partito conservatore completamente libero da ideologie e comportamenti pericolosamente nostalgici”.

Ester Mieli

Questo l'amaro commento della senatrice.

Il caso Mieli e le teste cadute

Di Ester Mieli parla, senza sapere di essere ripresa, proprio Flaminia Pace, segretaria del circolo romano “Pinciano” di Gioventù Nazionale:

“La cosa più bella è stata ieri a prendersi per il c... per le svastiche e poi io che avevo fatto il comunicato stampa di solidarietà a Ester Mieli...” dice la dirigente. “Non ho mai smesso di essere razzista e fascista” sostiene - sempre inconsapevole di essere registrata - Elisa Segnini, capo segreteria della deputata Ylenia Lucaselli, che ha poi comunicato di essersi dimessa dal ruolo. Segnini aggiungeva: “Vado a Budapest a fare festa e a Orban dico che Ilaria Salis deve marcire in galera con i topi e i ratti che le mangiano i piedi”.

Elisa Segnini

Oltre Segnini, a stretto giro arrivano le dimissioni di Flaminia Pace, la responsabile del circolo “Pinciano” di GN; ufficialmente “per motivi personali”, il passo indietro non basta però a spegnere le polemiche.

Meloni, Donzelli e La Russa

"Penso che chi ha sentimenti razzisti, antisemiti o nostalgici semplicemente abbia sbagliato la propria casa, perché questi sentimenti sono incompatibili con Fratelli D'Italia. Non ci sono ambiguità da parte mia su questo".

Giorgia Meloni

È stata la risposta della premier ai fatti e ai comportamenti emersi nelle due puntate dell'inchiesta, che successivamente è passata al contrattacco:

 "Nella storia della Repubblica italiana non è mai accaduto quello che Fanpage ha fatto con Fratelli d'Italia, con nessun partito politico, con nessun'organizzazione giovanile, con nessun'organizzazione sindacale. Non si è mai ritenuto di infiltrarsi in un'organizzazione politica, riprenderne segretamente le riunioni, riprendere anche i fatti personali di minorenni, selezionare cosa mandare", ha dichiarato. "In altri tempi questi sono i metodi che usavano i regimi".

Il deputato, e responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia, vicinissimo alla premier, Giovanni Donzelli, non lesina critiche: definisce “inaccettabili - nonostante le modalità con cui sono state carpite e divulgate - le frasi che si sentono in filmati […] che riprendono militanti del nostro partito usare un linguaggio incompatibile con i valori di riferimento del nostro movimento politico”. E ha promesso che Fratelli d'Italia interverrà ancora.

Giovanni Donzelli

Totale condanna e solidarietà a Ester Mieli, anche da uno dei fondatori del partito, ora presidente del Senato, Ignazio La Russa.

La politica

"L'inchiesta di Fanpage, di cui ieri è stata pubblicata la seconda parte, ha aperto il vaso di Pandora della fascisteria che abita il sottobosco di Fratelli d'Italia. Omofobia, razzismo, nostalgia per Benito Mussolini, simpatie per Adolf Hitler e il nazismo, antisemitismo che li porta persino ad attaccare una loro sottosegretaria: il silenzio di Giorgia Meloni fino ad ora è stato assordante. Da adesso diventa vero e proprio assenso", ha scritto su X il segretario di +Europa Riccardo Magi.

Riccardo Magi +Europa
Riccardo Magi +Europa

"La seconda parte dell'inchiesta di Fanpage ci dice che dentro Fdi non si sono prese le distanze da un mondo sotterraneo che esiste, legato a modelli e a riferimenti di estrema destra, e che alimenta l’organizzazione giovanile di Fdi. Non ci sono molto commenti da fare. Le immagini parlano da sole. Abbiamo letto le parole di Giovanni Donzelli. Che parla di antisemitismo, razzismo, ma non riesce a pronunciare la parola fascismo. Mentre i riferimenti nelle parole dei protagonisti sono evidenti", ja scritto il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. "Ci auguriamo – ha aggiunto – venga fatta in fretta chiarezza e speriamo che anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dica parole chiare. Non è possibile che ci sia spazio, nel partito che esprime il capo del governo italiano, per chi si richiama al Duce, all’antisemitismo e al razzismo".

"Dall'inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale, l'organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia, emerge un quadro sempre più grave e inquietante –  ha detto il senatore Francesco Verducci, vice presidente Commissione Antidiscriminazioni del Senato – Fa impressione il pianificato doppio livello praticato dell'organizzazione: da una parte una immagine pubblica edulcorata e ingannevole che in realtà pare nascondere un'altra parte, quella autentica, fatta di razzismo, antisemitismo, istigazione all'odio, professione di fascismo e nazismo, aperta simpatia verso personaggi del terrorismo nero. È impressionante la falsità dei comportamenti dei giovani dirigenti del partito di Giorgia Meloni che, per loro stessa ammissione, in pubblico solidarizzano con Israele e la comunità ebraica ma in realtà nella dinamica interna alimentano un feroce antisemitismo. Gioventù nazionale è un pezzo nevralgico di Fratelli d'Italia, più volte portata ad esempio da Giorgia Meloni. Non è più tollerabile il silenzio della Presidente del Consiglio e Presidente di Fratelli d'Italia, su un caso così grave che investe direttamente la sua organizzazione. Giorgia Meloni non può far finta di non sapere o di non vedere".

"Le parole timide e balbettanti di Donzelli non sono sufficienti: servono dichiarazioni chiare e senza nessuna ambiguità da parte di Giorgia Meloni che è chiamata non solo a censurare ma ad allontanare le frange estremiste, razziste e fasciste dentro a Gioventù Nazionale. Ed è incredibile che la premier e leader di Fdi non abbia ancora espresso una parola di solidarietà nei confronti della collega Ester Mieli, a cui esprimo tutta la mia vicinanza, per gli attacchi antisemiti che le sono stati rivolti. Chi rimane in silenzio è complice con le cose gravissime ascoltate nell'inchiesta di Fanpage e se ne assume la responsabilità politica", si legge in una nota di Simona Malpezzi, capogruppo Pd nella Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza.

Simona Malpezzi

"Il crescente clima di antisemitismo che sta emergendo in tutta Europa nell'ambito di formazioni estremiste desta forte preoccupazione. Alla senatrice Ester Mieli la solidarietà di Matteo Renzi e di tutta Italia Viva per gli insulti antisemiti che le sono stati rivolti dai giovani di Fratelli d'Italia, emersi dall'inchiesta di Fanpage", è la nota dell'ufficio stampa di Italia Viva.

renzi open
Matteo Renzi

"Il silenzio di Giorgia Meloni sui giovani di FdI che trasudano antisemitismo e fascismo dice chiaramente che sapeva. D'altronde come poteva non accorgersene? E come possiamo pensare che cacci questi personaggi quando lei stessa non fa che parlare da anni alla pancia del peggio del Paese?", ha dichiarato Francesco Silvestri, capogruppo M5s alla Camera.

Anche Angelo Bonelli (Avs) ha partecipato all'evento al Monk: "Io ieri sono stato a Roma a vedere la seconda tranche del documentario di Fanpage ‘Gioventù Meloniana'. De Gasperi diceva che un partito è formato da due elementi: il consenso e l'organizzazione, non c'è consenso se non c'è organizzazione. Se nella tua organizzazione c’è una presenza che inneggia al fascismo, che inneggia all'antisemitismo e augura la morte agli avversari, e su questo non fai nulla, stai in silenzio, c'è un problema molto, molto serio. E ricordo che quelle immagini e quelle parole sono arrivate a tutti i leader europei e hanno costretto il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, dopo una domanda diretta sull’inchiesta di Fanpage, a ribadire che per la Commissione e per la sua presidente Ursula von der Leyen la ‘simbologia del fascismo’ è da condannare. Anche questo ha contribuito a isolare l’Italia in Europa. Su quanto documentato dalla coraggiosa inchiesta di Fanpage, sulla cultura fascista che permea la giovanile di Fratelli d’Italia, va applicata la Legge Mancino e Gioventù Nazionale va sciolta immediatamente".

La strade dell'estremismo conduce a simili risultati

Resta, giusto, lo spazio per un'amara riflessione al cospetto di una gioventù in balìa di estremismi.

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un'escalation antisemita da parte di alcune frange di giovani studenti e militanti di estrema sinistra, in quello che ormai alcuni percepiscono come un derby tra Israele e Palestina. Sarà dura accettare, per gli estremisti "rossi" e "neri" che, se si tirano le somme, le loro posizioni coincidono. 

Che lo smacco li faccia rinsavire?

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