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Impianto antifurto, è il momento di dotarsi di questa protezione

Fondamentale è che sia in grado di rilevare il malintenzionato prima che possa entrare nell’abitazione

Impianto antifurto, è il momento di dotarsi di questa protezione
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Impianto antifurto, è il momento di dotarsi di questa protezione. L’estate è arrivata e in ottica vacanze per evitare spiacevoli sorprese è necessario dotarsi di un buon sistema di protezione. Il punto di partenza per questo strumento è sempre il sopralluogo effettuato da parte del tecnico installatore, e ciò vale per ogni casa, capannone, laboratorio, negozio, ognuno è diverso da un altro, ha caratteristiche proprie e tipologie di possibili accessi differenti perciò un impianto antifurto va sempre studiato in base al luogo in cui dovrà essere predisposto. Fondamentale è che l’impianto sia in grado di rilevare il malintenzionato prima che entri nell’abitazione.

Impianto antifurto esterno

In termini di antifurti esterni la tecnologia mette a disposizione diverse soluzioni: al di là delle videocamere termiche che stanno prendendo piede ultimamente, esistono dei tappeti da posizionare sotto al manto erboso, quando una persona scavalca ringhiera o rete protettiva, vengono premuti e possono generare una variazione di pressione consistente, facendo quindi scattare allarme. A proposito di ringhiere e reti: è possibile posizionare dei sensori su di esse, collegati con un cavo bus: quando vengono mosse in modo anomalo generano un allarme. Qui si pone il problema dei falsi allarmi, specialmente in caso di temporali, di conseguenza vanno tarati facendo delle prove concrete.

Le diverse tipologie

Nel caso di grandi spazi aperti è possibile utilizzare le barriere a microonde. Esistono di varie portate, da 30 a 200 metri e generano un fascio circolare, chi passa in mezzo genera un allarme e sono particolarmente indicate per realtà che hanno la necessità di coprire lunghi percorsi. Troviamo poi barriere a doppia tecnologia, infrarosso e microonde, fatte a torre e in grado di generare fasci uno sopra l’altro; ecco anche sensori a tripla tecnologia, ossia radar, infrarosso e microonde, nel cui raggio d’azione non è importante che ci siano degli oggetti, l’importante è che siano immobili. Se qualcosa si muove fa scattare l’allarme. In genere è consigliato l’uso di radar a corta gittata, meglio quindi se diversificati per coprire zone diverse.

Le barriere disponibili

A proposito di radar: nelle abitazioni private spesso sono utilizzati ad un’altezza di circa un metro, sia a filo che via radio. Altri generano un fascio a tende in grado di coprire tutta l’apertura della finestra o della porta e anche in questo caso vanno regolati alla perfezione per evitare i falsi allarme, facendo maggiore attenzione alla presenza di eventuali animali domestici. Altre barriere, composte da trasmettitore e ricevitore, possono essere posizionate su porte e finestre: sempre determinante è la loro taratura e regolazione, fattibile anche da remoto.

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