Ragazzino ucciso a coltellate ritrovato in un parco di Pescara: fermati due minorenni. Figli di un maresciallo e di un avvocato
Il corpo senza documenti è stato rinvenuto nella serata di domenica 23 giugno: si ipotizza una rissa per droga degenerata
Nella serata di domenica 23 giugno 2024, il cadavere di un ragazzino di circa 15 anni, senza documenti, è stato trovato riverso tra le sterpaglie del Parco Baden Powell, a Pescara, vicino ad un sotto passaggi della ferrovia. Il corpo presenterebbe ferite da arma di taglio.
Secondo le prime indiscrezioni sarebbe staro accoltellato per banali motivi al termine di una lite nel tardo pomeriggio. Indagini in corso, ci sarebbero già due fermi, si tratterebbe di altri due giovanissimi ragazzi del posto, entrambi minorenni. I presunti assassini sarebbero uno il figlio di un avvocato, l'altro figlio di un maresciallo comandante di una stazione locale di un Comune della provincia di Pescara.
Trovato un ragazzino ucciso a coltellate in un parco a Pescara: nessun documento
Dopo il macabro ritrovamento, sul posto si è recato anche il capo della procura di Pescara Giuseppe Bellelli, mentre le indagini sono coordinate dalla Polizia di Pescara. Si indaga per omicidio.
Il corpo del giovane, di origine straniera e privo di documenti, dell'età apparente di circa 15 anni, è stato rinvenuto nel campo di calcetto a ridosso della tracciato ferroviario. Presenti ferite da arma di taglio: l’ipotesi è quella dell’omicidio, probabilmente al termine di un litigio, o di una rissa tra coetanei.
I rilievi e i fermi
A occuparsi delle indagini sono gli agenti della polizia con la squadra mobile e quelli della scientifica che hanno eseguito i rilievi del caso. A svolgere una prima ricognizione cadaverica è stato il medico legale Christian D’Ovidio.
L'allarme è scattato intorno alle ore 21 quando al 112 è arrivata una chiamata. I soccorritori del 118 hanno trovato il ragazzo riverso a terra a faccia in giù tra le sterpaglie. In quella zona, come confermano altri episodi e inchieste giudiziarie, è radicata una piazza di spaccio, gestita da stranieri, spesso di giovanissima età.
Due i giovanissimi fermati, entrambi minorenni, come pare essere la vittima. Sarebbero di nazionalità italiana. Secondo le prime informazioni sarebbe stato utilizzato un coltello dalla lama molto lunga, forse da sub. I due arrestati, dopo il delitto, secondo una prima ricostruzione, avrebbero fatto un bagno in mare, dove si sarebbero sbarazzati dell'arma. I sommozzatori dei vigili del fuoco si sono immersi alla ricerca del coltello.